Il progetto Rear Window consiste in una serie di fotografie di paesaggi urbani realizzate da Di Bello affacciandosi alle finestre di appartamenti privati in diverse citta' del mondo, da New York, a Sao Paulo, a Baghdad. Ma la logica documentaristica di queste fotografie e' contraddetta dalla sovrapposizione di un'esposizione realizzata di giorno e di una seconda realizzata durante le ore della notte.
Rear Window
a cura di Gabi Scardi
Martedì 25 febbraio alle ore 18.30 s'inaugura, presso la galleria Artopia, la mostra di Paola Di Bello Rear Window.
Paola Di Bello è interessata ad esplorare l'ambito della percezione: ciò che vediamo e come lo vediamo o, più spesso, ciò che non vediamo, perché ci sfugge o perché, adattandoci all'esistente, smettiamo di guardarlo. Tendiamo infatti a vivere distrattamente prestando poca attenzione ai fenomeni e agli oggetti più comuni. Eppure queste cose racchiudono sorprese, questioni, contraddizioni.
Animata da spirito indiziario, convinta che valga sempre la pena di sperimentare punti di vista molteplici, Di Bello compie questo esercizio quotidianamente, con atteggiamento concreto ed essenziale, con immediatezza e con naturalezza, nell'intento di smascherare le visioni precostituite per approfondire la conoscenza del mondo che viviamo.
Il progetto Rear Window consiste in una serie di fotografie di paesaggi urbani realizzate da Di Bello affacciandosi alle finestre di appartamenti privati, in diverse città del mondo, da New York, a Sao Paulo, a Baghdad. Ma la logica documentaristica di queste fotografie è contraddetta dalla sovrapposizione di un'esposizione realizzata di giorno e di una seconda realizzata durante le ore della notte. Animato da un traffico diurno, ma illuminato da luci notturne, ogni scorcio appare sorprendentemente magico.
L'artista sceglie dunque di adottare il punto di vista quotidiano di coloro che in quei luoghi abitano. La città diviene realtà sensibile carica degli sguardi di ogni giorno, dell'esperienza di chi la vive, perdendo la neutra bellezza da cartolina che la connota quando è guardata da punti di vista canonici e privilegiati. Risulta però al contempo pervasa da un carattere extra-ordinario.
In galleria, oltre ad alcune fotografie della serie Rear Window, è visibile una videoproiezione che disloca all'interno della sala l'incrocio altrimenti visibile dalla finestra dello spazio stesso. Lo slittamento avviene così contemporaneamente sul piano temporale e su quello spaziale, con la galleria trasformata in un palcoscenico sulla cui scena compare ciò che normalmente risulta visibile solo affacciandosi sull'esterno. Nel video assistiamo al lento trapassare del giorno e della notte in una situazione di simultaneità , una sorta di "giorno-notte".
Senza rinunciare ad un aspetto poetico, il lavoro di Paola Di Bello si applica così, una volta di più, direttamente alla sostanza della visione, al suo oggetto, per interrogare la conoscibilità delle cose.
Il catalogo della mostra prende la forma di una serie di cartoline: con un'inversione rispetto alla situazione creata dal video, sono ora i punti di vista più riservati ad offrirsi allo sguardo pubblico, e Rear Window acquista un significato aggiuntivo: quello di un invito all'estroversione e alla relazione.
Inaugurazione martedì 25 febbraio 2003 ore 18.30
ARTOPIA 20135 MILANO VIA LAZZARO PAPI 2
orario martedì > venerdì 15.30 > 19.30