Nel nome del rivoluzionario Guglielmo Tell: un inno alla spesa proletaria. La Fondazione propone un'installazione come inno alla lotta - dalla parte degli indignati, di chi protesta negli Usa come in Egitto: note anarchiche di Addio Lugano Bella e l'immagine della spesa proletaria declinata attraverso la proiezione di opere della storia dell'arte.
La protesta degli indignati continua a restare inascoltata dalle istituzioni internazionali. Ma davanti a una politica incapace di cambiare e di sintonizzarsi con la forza dei movimenti che stanno occupando le piazze del mondo che cosa fare? La Fondazione Alda Fendi Esperimenti risponde con la cultura proponendo un’installazione che è un inno alla lotta. Dalla parte degli indignati, di chi protesta negli Usa come in Egitto. Un inno alla giusta rabbia del 99 per cento della popolazione che deve pagare i debiti fatti dall’1 per cento dei potenti. Un’installazione che si avvale di quanto di più forte e rivoluzionario l’essere umano ha creato: la musica e l’arte.
Black White Block inizia con le parole e le note anarchiche di Addio Lugano Bella: il segno di una rivolta che non può essere pacificata, né omologata. Il cuore dell’opera è infatti l’ouverture del Guglielmo Tell di Gioacchino Rossini, proposta in un’esecuzione rara di Arturo Toscanini, registrata nel 1940 e ritrovata alla Discoteca di Stato. Il leggendario rivoluzionario svizzero è il padre dei giovani che oggi dicono no a un presente senza futuro: Guglielmo Tell come loro e prima di loro si oppose al potere, alla sua arroganza. Come evento simbolico della lotta che pretende tutto Raffaele Curi ha scelto l’immagine della spesa proletaria declinata attraverso la proiezione di eccezionali opere della storia dell’arte - Paesaggio alimentare di Errò, La donna con il carrello di Duane Hanson, Il re beve di Jacob Jordaens – e attraverso i prodotti della grande distribuzione messi a disposizione per essere rubati: ragazzi il futuro è vostro, prendetevelo. L’ouverture del Guglielmo Tell è anche una delle opere che ascolta il protagonista di Arancia Meccanica: Rossini come leit motiv della rivolta e della rabbia. Di ieri e di oggi.
Alda Fendi: «La rivoluzione è in noi, ed per noi che i rivoluzionari combattono costringendoci a pensare»
Raffaele Curi: «Tra le Aiuole di Zuccotti Park a Manhattan, come a Madrid, Londra, Roma, Atene, “un vecchio ordine va morendo, ma il nuovo non si vede ancora” (Antonio Gramsci). Cerchiamo di pensare al futuro senza dimenticare le motivazioni del passato. Non insultiamo la leggenda del Guglielmo Tell»
Album e figurine Il catalogo consisterà in un album di figurine con le immagini dell’installazione, della galleria e dei protagonisti coinvolti, compresi gli spettatori che avranno a disposizione alcuni spazi per inserire i loro volti. Le loro rivoluzioni.
Black White Block sarà replicato fino al 21 dicembre, alle ore 18 e alle 20, 06-6793139/06-6792597
Ufficio Stampa Angela Azzaro (335 8423968) Matteo Capanna (335 6473379)
Inaugurazione 15 dicembre 2011 ore 22
Fondazione Alda Fendi Esperimenti
Foro Traiano 1 - Roma
Ingresso libero