60 opere pittoriche in tecnica mista realizzate dall'artista negli ultimi 10 anni. 'Donne e lupi' e' un omaggio alla tenace resistenza di un uomo e di un artista che ha cercato, in un territorio isolato e aspro come quello della Barbagia Ogliastrina della Sardegna, di coltivare l'inclinazione creativa attraverso lo strumento pittorico e grafico.
a cura di Bianca Laura Petretto
Un appuntamento importante, quello di Francesco Spatara, pittore calabrese di adozione sarda che dopo 25 anni di silenzio ha voluto rendere omaggio alla terra che lo ha accolto con una personale “Donne e Lupi” che offre una panoramica vivace e forte della sua produzione artistica di questi ultimi anni. In primavera ha realizzato la personale nazionale “Quinte del corpo”, in Liguria, con un progetto voluto da M’ARTE Galleria e B&BArt Museo di arte contemporanea, Italia Colombia, riscuotendo il favore del pubblico e della critica.
Il Comune di Lanusei che ha dato il suo contributo per questa iniziativa, ora promuove il progetto di B&BArt Museo di arte contemporanea, nel suo Museo Civico con la personale di Francesco Spatara per far conoscere e celebrare una attività artistica importante che si è evoluta in modo riservato e senza clamori.
La mostra “Donne e lupi” di Francesco Spatara è curata da Bianca Laura Petretto cosi come l’allestimento che si articola sui tre piani del Museo Civico di Lanusei e presenta circa sessanta opere pittoriche in tecnica mista realizzate dall’artista negli ultimi 10 anni. “Donne e lupi” è un omaggio alla tenace resistenza di un uomo e di un artista che ha cercato, in un territorio isolato e aspro come quello della Barbagia Ogliastrina della Sardegna, di coltivare l’inclinazione creativa attraverso lo strumento pittorico e grafico.
Alla mostra si accompagna un catalogo prestigioso che rappresenta in modo esaustivo l’attività artistica di Francesco Spatara, curato da Bianca Laura Petretto, ha come Sponsor: la Provincia dell’Ogliastra, la Città di Lanusei, la Città di Tortolì, il Liceo Artistico di Lanusei “Mario Delitala”.
La mostra personale Donne e lupi di Francesco Spatara con il catalogo è un appuntamento artistico, che si realizza con il contributo del Comune di Lanusei e il coinvolgimento del Sindaco e dell’Amministrazione Comunale, oltre la partecipazione del Liceo Artistico di Lanusei, proposto all’interno di un progetto culturale voluto da B&BArt Museo di arte contemporanea che promuove e investe nell’arte contemporanea, offrendo l’opportunità a artisti poco visibili di esporre e proporre il loro percorso artistico.
Dal punto di vista estetico la pittura di Francesco Spatara è interessata alla forma e al colore come mezzo di espressione delle emozioni umane. L’artista dipinge corpi di donne spogliate della loro sensualità gioiosa e racconta nudità sofferte, celate, terribili e umane nel rivelare il tratto dell’eros che passa da linee purpuree a cobalti metallici.
Donne e lupi è un filone che narra il confine. Quella sottile striscia che appare e scompare tra ciò che si vede e ciò che si intuisce e vive nascosto. Un aspetto della luce e dell’ombra sia in termini cromatici che simbolici. Il lupo contiene in se il fascino, il mistero e in molte culture viene associato al buio, al passaggio, identificato come custode dei defunti, in natura vive solo e in branco e quando si accoppia è fedele, rappresenta l’ardore, il coraggio, il guerriero. Per l’artista Spatara appaiono alcuni di questi elementi, ma nel tratto emerge l’interesse per la trasformazione, una sorta di uomo lupo e di donna lupo. La trasfigurazione umana che diviene animale e bestiale, atavica, per poi tornare quieta.
Nelle sue figure, nei corpi e nell’uso graffiante del colore riecheggia l’insegnamento storico del movimento francese dei fauves e quello tedesco della Brucke.
I riferimenti quasi didascalici alla pittura impressionista di Derain e a quella espressionista di Kirchner, ripropongono l’osservazione attraverso un interesse psicologico differente. Da una parte si ispira a Derain: carica la sensazione visiva di una forte emozione, ricorre alla violenza del segno, alla descrizione forte e i contrasti simultanei tessono il progetto pittorico, l’interesse psicologico estende i registri cromatici oltre le possibilità visive.
Dall’altra a Kirchner: destruttura il colore e la grafica per ottenere un effetto privo di equilibrio, per creare fastidio in chi guarda. Si tratta di pittura contratta realizzata con l’appiattimento e lo schematismo dell’immagine. In Francesco Spatara sopravvive il ricordo espressionista dei maestri: scopre l’emozione cromatica attraverso il colore denso dei rossi e dei blu, sprofonda in grovigli e macchie per creare vagine inespresse, bocche contorte, corpi che urlano dolori acuti e solitudini soffocate.
La sensazione fisica e visiva viene relativizzata da una rassegnazione silenziosa, leggermente nostalgica. Una tristezza segnata, un dolore soffocato, un desiderio nascosto, una passione negata, riempiono le immagini grandi e malinconiche di donne, mute, incapaci di dare voce ai corpi che si mostrano come quinte da guardare.
Le tele di Francesco Spatara raffigurano immagini che sono fatte per narrare storie nascoste di ordinaria quotidianità, per scoprire il valore di un segno con gli occhi stupiti dell’osservatore che transita.
L’artista
Francesco Spatara è nato a Lamezia Terme (Catanzaro) nel 1960.
Si diploma all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano nel 1983. Successivamente, per diversi anni, affianca il pittore Innocente Salvini e approfondisce alcuni aspetti pittorici vicini all’astrattismo.
Inizia quindi a esporre in mostre collettive e personali nella provincia di Varese e in altre città del nord Italia. Trasferitosi in Sardegna per esigenze personali, si inserisce nel mondo della scuola e insegna, tutt’ora, presso l’Istituto statale d’arte di Lanusei.
Il territorio selvaggio e fascinoso dell’Ogliastra alimenta nell’artista la necessità di produrre opere grafiche e pittoriche che indagano la natura umana, come una sorta di amplificazione dello spazio vitale e quotidiano che non gli permette un confronto costante con l’esterno e con il mercato dell’arte.
Dopo un lungo periodo di isolamento presenta la produzione realizzata con oltre duecento opere e dal 2003 accetta le proposte di galleristi che organizzano le sue personali in Toscana e in Lombardia.
In quegli anni, In Sardegna, si dedica a istruire i suoi allievi e a sperimentare una pittura urbana fatta di murales che arredano gli scorci degradati dei paesi di montagna o i borghi marini e avvia un nuovo progetto di ricerca grafica e pittorica sull’espressione corporea femminile
Direttore artistico e curatore Bianca Laura Petretto
Esperta d' Arte moderna, contemporanea e di arti orientali, giornalista.
Artista performer che si dedica da oltre vent'anni alla videoarte, alla regia, alla sceneggiatura e agli allestimenti d'esposizioni temporanee, curando, in particolar modo, lo studio del rapporto fra le arti visive e il patrimonio simbolico delle culture tradizionali. Negli ultimi anni si è occupata di giovani talenti e di arte multimediale. I suoi lavori cinematografici, artistici e letterari hanno ricevuto numerosi riconoscimenti in rassegne italiane e straniere. Ha pubblicato cataloghi e libri d'arte, opere di narrativa ed edizioni scientifiche.
Attualmente è Direttore artistico di B&BArt Museo di arte contemporanea Italia -Colombia;
Curatore di mostre di arte contemporanea; Curatrice, critica ed esperta d'arte moderna e contemporanea di "Effetto Biennale" Florence Biennale; Giurato Biennale Internazionale arte contemporanea Firenze; Delegato per le attività artistiche del CIE, Centro Internazionale di Etnostoria di Palermo, per l' Italia settentrionale e centrale; Editore delle rivista artistica Ainas e direttore della rivista scientifica Prae e collaboratore, per la cultura, del quotidiano "La Nuova Sardegna".
MOSTRA PERSONALE LANUSEI 17 DICEMBRE 2011 30 GENNAIO 2012
DONNE E LUPI di FRANCESCO SPATARA
a cura di Bianca Laura Petretto
CATALOGO
Quinte del corpo – Francesco Spatara
Direttore artistico
Bianca laura Petretto
Direttore Redazione
Giorgio Giorgetti
Direttore Attività Culturali
Sandra Miranda Pattin
Impaginazione
Mario Pascucci
Comunicazione
Roberto Petretto
Segreteria
Rita Picci
Inaugurazione 17 dicembre 2011
B&BArt
Museo di arte contemporanea Italia.Colombia
Via San Sebastiano, 12, Collinas
venerdi,domenica dalle 16 alle 20 e su appuntamento