Fiorile Arte
Bologna
via Nosadella 37/D

Vittorio Valente
dal 21/2/2003 al 13/3/2003
051 331676

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Fiorile Arte




 
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21/2/2003

Vittorio Valente

Fiorile Arte, Bologna

'Un lavoro complesso nella sua apparente semplicita', come di frequente avviene per le produzioni di livello, che si pone al crocevia fenomenologico ed estetico della contemporaneita', rispetto sia alla sua evoluzione sociale che a quella, omologa, relativa allo stato attuale del sistema dell'arte.' Edoardo Di Mauro


comunicato stampa

Piccoli Corpi

a cura di Edoardo Di Mauro

Il cammino artistico di Vittorio Valente, apprezzabile per coerenza progettuale ed originalità stilistica, si colloca esemplarmente all'interno del percorso di più marcata eccellenza della scena artistica italiana contemporanea, quello meglio in grado, a mio avviso, di confrontarsi in maniera armonica, ma al tempo stesso positivamente competitiva, con il restante panorama internazionale, perché detentore di personalità e di quelle caratteristiche estetiche e linguistiche peculiari al 'genius loci'nazionale.
In uno scenario caratterizzato dalla sovrabbondanza di immagini ed icone, di materiale artistico ed artisticizzante, dall'invasività della tecnologia e della comunicazione, nessun singolo lavoro, ferma restando la salvaguardia dei valori individuali, può essere interpretato come monade disgiunta da un rapporto con il suo tempo e le suggestioni, in positivo e negativo, di questo, così come dal confronto con le produzioni omologhe od antitetiche, e con i cicli che si susseguono frenetici, pur in presenza di una intima coerenza, per quanto sempre più caotica e frammentata.

Il lavoro di Valente riesce peraltro, al pari di pochi altri, a rappresentare un elemento di continuità rispetto alle poetiche emerse in Italia a partire dalla metà degli anni'80, data delle sue prime apparizioni pubbliche, per poi proseguire nel decennio successivo fino ai giorni nostri, che costituiscono, al momento, ancora un episodio collegato al più recente passato. Le opere di Valente già assumono, negli anni'80, quell'aspetto formalmente irreprensibile che perfettamente si integra nell'ambiente circostante, tale da sfidare le arti applicate, particolarmente il design, sul loro stesso terreno, invertendo i termini tradizionali del rapporto, restituendo all'arte il molto che negli ultimi anni le è stato sottratto dai limitrofi territori dell'oggettualismo, dell'immagine e della comunicazione. Quel periodo segna, in Italia e fuori, un ritorno di valori astratto-geometrici, adeguati alla nuova estetica telematica, ai 'pixel' della 'computer graphic', che aggiornano il linguaggio guida dell'avanguardia novecentesca, scongiurando il rischio di una citazione passiva ed inerte. Di pari assistiamo ad una riformulazione del linguaggio della scultura e dell'installazione, con una produzione che oscilla tra forme asciutte e minimali ed altre tendenti ad una più evidente ridondanza , con l'uso integrato delle tecnologie e con l'impiego di nuovi materiali plastici e sintetici. Valente si pone esemplarmente al crocevia ideale di queste impostazioni e le osservazioni sulla nuova dimensione 'post umana' dell'esistenza condurranno il suo lavoro a sintonizzarsi con gli umori più diffusi ed interessanti del decennio successivo. Decennio che vede l'artista genovese passare attraverso tre fasi tra loro intimamente collegate, predominanti stilistiche per brevi periodi abbandonate e poi riprese, modificate, aggiornate alla luce di nuove intuizioni.

La prima, datata primi anni'90, delle 'cellule', strettamente abbinata a quella immediatamente successiva dei 'derma scheletri'. Nella prima assistiamo ad un predominanza bidimensionale, mentre la seconda indulge efficacemente ad un originale costruttivismo, con le superfici istoriate di silicone montate su basi metalliche, una pelle artificiale che riveste la sua struttura ossea, dando vita ad a assemblaggi che simulano parodisticamente un espanso monumentalismo.
L'ultimo periodo, quello dei 'virus', è certamente connotato da una felice, quasi frenetica vena creativa, che ha dotato di nuovo propellente la già solida carriera dell'artista.
I 'virus' testimoniano in maniera evidente l'interesse di Valente per la microbiologia, per il fitto reticolo amebico che giace racchiuso nelle forme organiche, apparentemente silente ma pronto a colpire con effetti devastanti. I microbi e batteri si presentano colorati a tinte squillanti come effettivamente appaiono in natura, seppure in presenza di un certo surplus decorativo, ad enfatizzare l'effetto ammaliante di queste creature insidiose, gradevoli all'aspetto come tutti i grandi tentatori.

Nelle ultime installazioni Valente preme sull'acceleratore dell'enfasi compositiva, creando assemblaggi talvolta di dimensioni imponenti, più spesso costellando l'ambiente di centinaia di piccole creature, tondeggianti e soffici al tatto per effetto della superficie siliconata, sorta di gommosi gadget per l'infanzia, simili a quelli confezionati nelle confezioni di merende e biscotti destinati al pubblico infantile, o all'opposto, in taluni casi volutamente vicine all'oggettistica innocuamente perversa dei pornoshop. Così operando, l'artista eleva i simboli del trash, del cattivo gusto imperante nei sottoscala della società contemporanea, a simulacri di una nuova estetica,riuscendo a decontestualizzarli con abilità e scaltrezza formale.
Bisogna tener presente come spesso questi oggetti, all'apparenza innocui e giocosi, celino concrete insidie al loro interno, come aghi di siringhe e lamette, sebbene confezionate in modo da non costituire una minaccia per il fruitore inconsapevole ed ammaliato dalla veemenza totalizzante dell'impatto visivo.

Un lavoro, quindi, complesso nella sua apparente semplicità, come di frequente avviene per le produzioni di livello, che si pone al crocevia fenomenologico ed estetico della contemporaneità, rispetto sia alla sua evoluzione sociale che a quella, omologa, relativa allo stato attuale del sistema dell'arte.
Edoardo Di Mauro

Inaugurazione: sabato 22 febbraio ore 18

fino al 13 marzo dal mercoledi al sabato 16,30-19

Fiorile Arte |via Nosadella 37/d Bologna

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