Galleria Monica De Cardenas
Zuoz
via Maistra, 41 (Chesa Albertini)
+41 81 868 8080
WEB
Norbert Schwontkowski
dal 17/2/2012 al 6/4/2012
mar-sab 15-19

Segnalato da

Galleria Monica De Cardenas


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Norbert Schwontkowski



 
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17/2/2012

Norbert Schwontkowski

Galleria Monica De Cardenas, Zuoz

I dipinti di Schwontkowski operano con l'immediatezza e l'essenzialita' dei disegni dei bambini unite alla capacita' caricaturale e alla potenza di un'immagine magica e ironica.


comunicato stampa

Siamo felici di annunciare la mostra di Norbert Schwontkowski, uno dei più importanti pittori tedeschi contemporanei. Nato a Brema nel 1949, dalla fine degli anni Settanta ha esposto in gallerie private ed istituzioni pubbliche in tutta Europa. Le sue opere sono presenti in musei importanti, quali il Guggenheim di New York e il Museum of Fine Arts di Boston.

I dipinti di Schwontkowski operano con l'immediatezza e l'essenzialità dei disegni dei bambini, la capacità caricaturale e la potenza di un'immagine magica e ironica al contempo. Lo spazio, i limiti fisici dell'immagine pittorica sembrano deposti e che queste pitture possano espandersi nella nostra contemplazione come porte aperte a nuove dimensioni. Da un lato i soggetti rappresentati e dall'altro l'utilizzo di colori marroni, neri, grigi e gialli chiari prolungano l'attenzione, non limitando più il nostro sguardo alla condizione temporale, annullando quelle coordinate spaziali dell'oggetto che lo rendono fisicamente vincolato. L'attrazione metafisica di queste immagini però non è mai citazione aulica, ma presenta un approccio ironico e disincantato all'oggetto o ai soggetti rappresentati. Sembrerebbero chiederci di essere presi seriamente in considerazione e al contempo si mostrano in un modo che suggerisce il sorriso.

Schwontkowski mescola personalmente i pigmenti e le vernici per le sue opere, aggiungendo diversi materiali come rame, oro e polvere di marmo in modo da creare diverse trame e finiture sulle sue tele. La tavolozza di colori che utilizza, dalla terra pallida ai neri e grigi, crea un'atmosfera sommessa e smorzata, mentre le superfici sono accuratamente lavorate e gesti minimi dimostrano il suo legame con la storia della pittura. I suoi dipinti, popolati da piccoli oggetti ed esili figure umane, creano un mondo lontano immerso in una dimensione immobile e senza tempo. La sua gamma di colori delicati e scuri, gli oggetti immobili, le personalità eccentriche e surreali fanno pensare a Morandi, al quale egli unisce, come uno strano scherzo del destino, l'umorismo nero e grottesco di Hieronymus Bosch.

Norbert Schwontkowski si fa strada tra i sentieri del modernismo e del postmodernismo. Non ha bisogno di dichiarazioni programmatiche, dipinge semplicemente come se i tabù del modernismo non fossero mai esistiti. Ricco di associazioni, il suo lavoro fa riferimento a una vasta gamma di tradizioni pittoriche, includendo ma anche andando oltre a quelle dell' arte romantica e giapponese. In tutte le sue mostre lo spettatore può percepire il significato di avere a propria disposizione tutta la gamma delle tecniche artistiche.

I dipinti di Schwontkowski sono surreali e criptici, sembrano voler contemporaneamente raccontare una storia e rimanere misteriosi. Come l'artista ha rivelato in una recente intervista al Brooklyn Rail: "La maggior parte dei miei quadri provengono da un sogno, che non è mai immobile. È più come la sensazione di quando si viaggia su un treno senza destinazione, o come quando al mattino presto appena svegli si è ancora tra il sogno e il pensiero di quello che si dovrà fare durante il giorno, come quali camicia e pantaloni si indosseranno, chi si vedrà per il pranzo e così via. Essenzialmente, si tratta di un momento in cui non si ha pieno controllo dei propri pensieri o di quello che è effettivamente visibile. Gli occhi sono aperti e si pensa di poter vedere ciò che si ha di fronte, ma in realtà c'è un qualcosa da questo angolo della visione che in qualche modo si fonde diventando qualcosa che non è possibile identificare. Penso che questo sia il modo in cui funziona la poesia: consente alle cose di riunirsi, fiorire e diventare qualcosa d'altro, qualcosa di fresco e vivo."

Inaugurazione sabato 18 febbraio ore 18

Galleria Monica De Cardenas
Chesa Albertini - Via Maistra 41 Zuoz - St.Moritz
Orario: martedì - sabato 15 - 19
Ingresso libero

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