I dipinti di Schwontkowski operano con l'immediatezza e l'essenzialita' dei disegni dei bambini unite alla capacita' caricaturale e alla potenza di un'immagine magica e ironica.
Siamo felici di annunciare la mostra di Norbert Schwontkowski, uno dei più
importanti pittori tedeschi contemporanei. Nato a Brema nel 1949, dalla fine degli
anni Settanta ha esposto in gallerie private ed istituzioni pubbliche in tutta
Europa. Le sue opere sono presenti in musei importanti, quali il Guggenheim di New
York e il Museum of Fine Arts di Boston.
I dipinti di Schwontkowski operano con l'immediatezza e l'essenzialità dei disegni
dei bambini, la capacità caricaturale e la potenza di un'immagine magica e ironica
al contempo. Lo spazio, i limiti fisici dell'immagine pittorica sembrano deposti e
che queste pitture possano espandersi nella nostra contemplazione come porte aperte
a nuove dimensioni. Da un lato i soggetti rappresentati e dall'altro l'utilizzo di
colori marroni, neri, grigi e gialli chiari prolungano l'attenzione, non limitando
più il nostro sguardo alla condizione temporale, annullando quelle coordinate
spaziali dell'oggetto che lo rendono fisicamente vincolato. L'attrazione metafisica
di queste immagini però non è mai citazione aulica, ma presenta un approccio ironico
e disincantato all'oggetto o ai soggetti rappresentati. Sembrerebbero chiederci di
essere presi seriamente in considerazione e al contempo si mostrano in un modo che
suggerisce il sorriso.
Schwontkowski mescola personalmente i pigmenti e le vernici per le sue opere,
aggiungendo diversi materiali come rame, oro e polvere di marmo in modo da creare
diverse trame e finiture sulle sue tele. La tavolozza di colori che utilizza, dalla
terra pallida ai neri e grigi, crea un'atmosfera sommessa e smorzata, mentre le
superfici sono accuratamente lavorate e gesti minimi dimostrano il suo legame con la
storia della pittura. I suoi dipinti, popolati da piccoli oggetti ed esili figure
umane, creano un mondo lontano immerso in una dimensione immobile e senza tempo. La
sua gamma di colori delicati e scuri, gli oggetti immobili, le personalità
eccentriche e surreali fanno pensare a Morandi, al quale egli unisce, come uno
strano scherzo del destino, l'umorismo nero e grottesco di Hieronymus Bosch.
Norbert Schwontkowski si fa strada tra i sentieri del modernismo e del
postmodernismo. Non ha bisogno di dichiarazioni programmatiche, dipinge
semplicemente come se i tabù del modernismo non fossero mai esistiti. Ricco di
associazioni, il suo lavoro fa riferimento a una vasta gamma di tradizioni
pittoriche, includendo ma anche andando oltre a quelle dell' arte romantica e
giapponese. In tutte le sue mostre lo spettatore può percepire il significato di
avere a propria disposizione tutta la gamma delle tecniche artistiche.
I dipinti di Schwontkowski sono surreali e criptici, sembrano voler
contemporaneamente raccontare una storia e rimanere misteriosi. Come l'artista ha
rivelato in una recente intervista al Brooklyn Rail: "La maggior parte dei miei
quadri provengono da un sogno, che non è mai immobile. È più come la sensazione di
quando si viaggia su un treno senza destinazione, o come quando al mattino presto
appena svegli si è ancora tra il sogno e il pensiero di quello che si dovrà fare
durante il giorno, come quali camicia e pantaloni si indosseranno, chi si vedrà per
il pranzo e così via. Essenzialmente, si tratta di un momento in cui non si ha pieno
controllo dei propri pensieri o di quello che è effettivamente visibile. Gli occhi
sono aperti e si pensa di poter vedere ciò che si ha di fronte, ma in realtà c'è un
qualcosa da questo angolo della visione che in qualche modo si fonde diventando
qualcosa che non è possibile identificare. Penso che questo sia il modo in cui
funziona la poesia: consente alle cose di riunirsi, fiorire e diventare qualcosa
d'altro, qualcosa di fresco e vivo."
Inaugurazione sabato 18 febbraio ore 18
Galleria Monica De Cardenas
Chesa Albertini - Via Maistra 41 Zuoz - St.Moritz
Orario: martedì - sabato 15 - 19
Ingresso libero