Galleria Immaginaria
Firenze
via Guelfa, 22/a
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Resmi Al Kafaji
dal 20/1/2012 al 13/2/2012
lun-sab 9.30-13 e 15.30-19.30, dom 16-19.30

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20/1/2012

Resmi Al Kafaji

Galleria Immaginaria, Firenze

Canti andalusi. Nei suoi acquerelli, l'artista crea cromie fra il nero e il bianco dove le lettere dell'alfabeto arabo sono i segni astratti che si depositano sui fogli senza voler essere uno scritto compiuto.


comunicato stampa

a cura di Aldo Frangioni

Il liquido dell'acquarello di Resmi si stende lieve sulle preziose carte di Fabriano. Come l'esistenza di infiniti punti fra due estremi, egli crea infinite cromie fra il nero e il bianco, in maniera discontinua si fissano sulla superficie martellata della carta e amplificando gli effetti in campiture disomogenee.

Le lettere dell'alfabeto arabo sono i segni astratti che si depositano sui fogli senza voler essere uno scritto compiuto. Si possono anche tradurre in un discorso con parole scomposte, ma siamo portati ad immaginare che siano tutte poesie antiche e modernissime senza che ci vengano tradotte. Nello stesso modo appaiono archetipi di alberi segni universali che uniscono i linguaggi e gli spiriti dei popoli.

La serie dei “Canti Andalusi” ci dice che le nazioni del Mediterraneo e della Mesopotamia hanno attraversato i millenni scontrandosi ma costruendo due civiltà che sono esistite ed esistono in conflitto e in simbiosi. L'una non può fare a meno dell'altra. Lo scambio di pensieri che ha prodotto monumenti della scienza, della filosofia o lo scambio delle merci contenenti in sé un’estetica che è anch'essa il prodotto dello spirito di popoli, che si erigono sulle stesse fondamenta.

Sulla spessa cellulosa, che assorbe lentamente l'acqua nera di Resmi, appare il melograno, il frutto magico che da il nome a Granada, appaiono i muri sulle cui superfici per secoli si è stratificato il tempo. Sulle forme simboliche ogni tanto si posa un piccolo uccello che ci immaginiamo riprenderà il volo per andare a posarsi su un'altra forma, sopra un altro foglio: l'autoritratto intimo di Al Kafaji costretto a volar via dall'Iraq tanti anni fa perchè perseguitato da un potere dispotico.

Le opere di Resmi sono della stessa materia spirituale degli acquarelli di Klee dipinti nella luce di Hammamet: la prova di come le espressioni artistiche possono essere antichissime e nello stesso tempo attuali, o forse meglio sono presenti alle sensibilità di oggi perchè hanno una anima arcaica che trasmigra nei secoli trasformandosi in ogni momento.

Inaugurazione: sabato 21 gennaio 2012 ore 17.30

Immaginaria arti visive gallery
via Guelfa n.22/a rosso - 50129 Firenze
Orari: lun-sab 9.30-13 e 15.30-19.30, dom 16-19.30

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