La mostra celebra il centenario della nascita dell'artista e presenta al pubblico un importante nucleo di opere, tra le quali alcuni inediti, per un totale di 60 lavori, tra bozzetti preparatori, sculture in bronzo, legno, cera e gesso e lavori su carta; sono realizzazioni autonome ma anche legate a grandi commissioni pubbliche.
a cura di Michela Scolaro
La Fondazione del Monte di Bologna rinnova, a partire dal 26 gennaio 2012, l’appuntamento con i grandi Maestri italiani della seconda metà del XX secolo. Dopo Pirro Cuniberti, Giovanni Ciangottini, Bruno Pulga, Giuseppe Ferrari, Sergio Romiti e Luciano De Vita, è la volta adesso di Luciano Minguzzi, che con la potente energia espressiva delle sue sculture animerà gli spazi della Fondazione.
La retrospettiva “Omaggio a Luciano Minguzzi”, realizzata con la collaborazione della Fondazione Museo Luciano Minguzzi di Milano e curata da Michela Scolaro, celebra il centenario della nascita dell’artista e presenta al pubblico un importante nucleo di opere, tra le quali alcuni inediti.
La mostra alla Fondazione del Monte propone oltre sessanta opere tra bozzetti preparatori, sculture in bronzo, legno, cera e gesso e lavori su carta, realizzazioni autonome ma anche legate a grandi commissioni pubbliche, di valore civile e religioso: i monumenti per le vittime dei lager e le porte per il Duomo di Milano, della Basilica di San Pietro, in Vaticano, di San Fermo Maggiore di Verona.
Si tratta di un’articolata documentazione che copre tutto l’arco della carriera dell’artista e si sofferma sui momenti più significativi e i temi più importanti di una ricerca realistica e narrativa, eppure capace di dare forme potentemente evocative a pure idealità e astrazioni poetiche. Un percorso sviluppatosi per oltre sessant’anni in una continua tensione verso la propria, originale concezione di perfezione formale, attraverso la padronanza di “un mestiere dalle mani di acciaio”, come amava definirlo Luciano Minguzzi, fatto di laboriosi passaggi dall’idea al bronzo, suo materiale preferito.
Come sottolineato dalla curatrice Michela Scolaro “la stessa abilità che gli consentiva di variare registro espressivo senza perdere di intensità ed efficacia nella trasmissione dei contenuti, di passare dal racconto ironico e animato, alla resa sempre di sorprendente immediatezza di un tratto, di un gesto o di un’attitudine, alla gravità più toccante e tragica è confermata dalla naturalezza che si avverte nell’osservare i lavori di dimensioni e materiali diversi esposti in mostra: sculture realizzate per vivere e relazionarsi con spazi chiusi, in ambito domestico o museale, quanto destinate alla fruizione pubblica in contesti di ampio respiro”.
In mostra anche una straordinaria serie di scatti realizzati da grandi fotografi europei, da Bo Boustedt, a Ugo Mulas, a Paolo Monti, a tutti gli effetti, una mostra nella mostra.
Infine, a sottolineare il valore didattico e informativo dell’esposizione, tesa non solo a celebrare ma anche a rinnovare e diffondere la conoscenza dell’opera di Luciano Minguzzi, è un articolato corredo di documenti costituito da testi originali, da fotografie d’epoca, nonché da alcune interviste e filmati provenienti dalle Teche Rai, riproposti in video al termine del percorso espositivo.
“Omaggio a Luciano Minguzzi”, nel celebrare la ricorrenza della nascita, offre al pubblico e alla città di Bologna un’occasione unica per scoprire - e riscoprire - l’opera di un artista che ha segnato il Novecento italiano e si inserisce in modo coerente nell’ambito del programma espositivo proposto dalla Fondazione, volto alla valorizzazione dei maestri bolognesi della cosiddetta “generazione di mezzo”, vale a dire, nati all’inizio del Novecento e giunti a maturità negli anni più tragici del secolo, tra le due guerre mondiali e le successive, dolorose ricostruzioni.
Relazioni con la stampa
Daniela Rispoli Tel. 051 2962503 e-mail ufficiostampa@fondazionedelmonte.it
Inaugurazione mercoledì 25 gennaio 2012, ore 18.00
Fondazione del Monte
via delle Donzelle, 2 - Bologna
Tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.00
Ingresso libero