Il pianoforte preparato da Cage ad oggi. Concerto
Nel 1940 John Cage scrive Baccanale, uno dei primi pezzi in cui sperimenta la tecnica del "piano preparato", piazzando una piastra di metallo sulle corde, cosi' da modificare il timbro dello strumento e produrre suoni percussivi. Molti compositori, dopo di lui, hanno allargato le possibilita' con tecniche diverse. Nel concerto di martedi' 14 gennaio la pianista Maria Grazia Bellocchio presenta un significativo esempio: da Luigi Nono con ...sofferte onde serene... in cui si moltiplica lo spazio e il suono del pianoforte con l'aiuto di un nastro magnetico, a Helmut Lachenmann con Guiro che utilizza solo il rumore prodotto dai tasti; nella Sonata (prima esecuzione assoluta) di Marco Di Bari lo strumento viene inserito in una specie di gabbia di strumenti a percussione che ne espandono le possibilita' timbriche, Marco Momi in Tre nudi mette in vibrazione le corde senza passare dalla tastiera mentre Sandro Gorli trasforma quest'ultima in un Carillon dal suono straniato (prima esecuzione assoluta). Stefano Gervasoni, piu' radicale ancora, in Precieux (prima esecuzione assoluta) abbandona il pianoforte e si rivolge alla tastiera di un toy piano. Prima del concerto i compositori Marco Di Bari, Marco Momi e Stefano Gervasoni guidano all'ascolto del programma nell'incontro con Anna Maria Morazzoni.