Circolo Culturale Bertot Brecht
Getulio Alviani
Paolo Baratella
Giuliano Barbanti
Irma Blank
Clara Bonfiglio
Vito Bucciarelli
Giovanni Campus
Mino Ceretti
Pietro Coletta
Azelio Corni
Francesco Correggia
Enrico Della Torre
Enzo Esposito
Salvatore Esposito
Michele Festa
Paola Fonticoli
Attilio Forgioli
Edoardo Franceschini
Paolo Iacchetti
Ugo La Pietra
Giancarlo Marchese
Gastone Mariani
Umberto Mariani
Armando Marrocco
Tonino Milite
Paolo Minoli
Ignazio Moncada
Angela Occhipinti
Claudio Olivieri
Gottardo Ortelli
Giancarlo Ossola
Gianfranco Pardi
Lucia Pescador
Pino Pinelli
Stefano Pizzi
Mario Raciti
Nicola Salvatore
Paolo Schiavocampo
Paolo Scirpa
Mauro Staccioli
Valentino Vago
Walter Valentini
Grazia Varisco
Renato Volpini
Claudio Cerritelli
Che ne e' dell'immagine di Brecht presso gli artisti visivi, quale sentimento provoca la sua figura fondamentale nella storia della cultura del XX secolo, che importanza assume ancor oggi il suo coinvolgimento creativo del pubblico?
A cura di Claudio Cerritelli
Getulio Alviani Paolo Baratella Giuliano Barbanti Irma Blank Clara
Bonfiglio Vito Bucciarelli Giovanni Campus Mino Ceretti Pietro Coletta
Azelio Corni Francesco Correggia Enrico Della Torre Enzo Esposito Salvatore
Esposito Michele Festa Paola Fonticoli Attilio Forgioli Edoardo Franceschini
Paolo Iacchetti Ugo La Pietra Giancarlo Marchese Gastone Mariani Umberto
Mariani Armando Marrocco Tonino Milite Paolo Minoli Ignazio Moncada Angela
Occhipinti Claudio Olivieri Gottardo Ortelli Giancarlo Ossola Gianfranco
Pardi Lucia Pescador Pino Pinelli Stefano Pizzi Mario Raciti Nicola
Salvatore Paolo Schiavocampo Paolo Scirpa Mauro Staccioli Valentino Vago
Walter Valentini Grazia Varisco Renato Volpini
Inaugurazione: lunedì 10 marzo alle ore 18.30
Catalogo in sede
Aperto: dalle ore 18.00 alle ore 20.00 Chiuso: venerdì_sabato e festivi
Che ne è dell'immagine di Brecht presso gli artisti visivi, quale
sentimento provoca la sua figura fondamentale nella storia della cultura del XX
secolo, che importanza assume ancor oggi il suo coinvolgimento creativo del
pubblico?
Queste e altre domande si pongono nel momento in cui l'attuale societÃ
dello spettacolo pare completamente disinteressata a sollecitare un
comportamento critico nei confronti delle regole della rappresentazione e dei
meccanismi persuasivi di una comunicazione estetica finalizzata perlopiù alle
esigenze del profitto.
Del resto, la qualità interpretativa dell'impegno creativo di Brecht è
legata particolarmente all'effetto di straniamento che diventa uno strumento per
trasformare l'uomo e le sue possibilità di cambiare la società .
Ripensando dunque alla mancanza di una profonda dimensione critica che
spesso caratterizza diversi versanti dell'attuale panorama artistico, questa
rassegna intende raccogliere una serie di fogli dedicati a Brecht come
personaggio totale che non solo si è impegnato ad aiutare gli uomini a prendere
coscienza delle mistificazioni del reale, ma ha suscitato una concezione della
forma artistica come segno modificabile, realtà problematica del processo di
comunicazione intersoggettiva.
Che l'arte contemporanea si sia sempre identificata nel presupposto di un
sistema di segni mutevoli è una convinzione che risiede nella lettura dei
linguaggi creativi che hanno interpretato la realtà al di fuori di ogni
illusoria rappresentazione, come pratica del dubbio e dell'interrogazione, ben
oltre i falsi miti delle certezze e delle garanzie della logica dominante.
I materiali di questa mostra, le immagini di questa collezione ideale di
segni dedicati a Brecht, si pongono spontaneamente nell'ambito di questa
necessità di ritrovare il senso di un autentico contatto con il pubblico,
attraverso una serie di gesti dimostrativi con cui ogni artista esprime non solo
se stesso ma soprattutto un legame sociale, una possibilità di dialogo con i
lettori, uno slancio a sentirsi partecipi di un comune destino.
Gli stili, le metodologie, i linguaggi sono quelli del secolo appena
passato, sono le verifiche del novecento, le avanguardie e le tradizioni del
nuovo che ne hanno reso stimolante il percorso, non senza contrapposizioni e
guerre di religione creativa.
Comunque siano, i linguaggi di questi fogli costituiscono una mappa di
percorsi che si intrecciano e si distaccano senza pausa, essi alludono a Brecht
anche quando non ne citano segni riconoscibili, guardano soprattutto al proprio
tesoro di forme e di colori, di segni e di scritture visive con cui si sogna ad
occhi aperti.
Sono immagini che appartengono all'attualità artistica di una città ,
Milano, che per molti versi ha smarrito il senso dei rapporti sociali che stanno
alla base della vita culturale e del dibattito di idee che essa dovrebbe
comportare, e comporta sempre meno.
Sono immagini frantumate di un'identità creativa che crede ai valori
dell'interiorità e della visione etica della vita, dello scambio e della
verifica di valori come questi, senza i quali tutto pare risibile, indegno
d'attenzione, stravolto da falsi obiettivi.
L'artista non può separarsi da questo impegno critico, e fortemente
creativo, nei confronti della messa in scena dei rapporti attuali, non può far
finta di non vedere un sistema pseudo-culturale che ne oscura la visibilità e ne
limita la funzione. Non può dunque rinunciare a quell'impegno civile e umano che
da solo può ricongiungere il ruolo dell'arte alla sua forza originaria,
all'energia di un linguaggio che attraverso modi parziali parla di significati
universali.
In tal senso, l'orientamento di questo quaderno dedicato idealmente a
Brecht non è celebrativo ma essenzialmente mirato ad esprimere quel sentimento
di contraddizione che sta alla base di ogni atto fisico e mentale, atto vitale
capace di suscitare passione e rivolta contro l'appiattimento e l'egoismo
culturale che producono ignoranza e sopraffazione a tutti i livelli della
comunicazione.
Ma non bisogna farsi illusioni, sembrano dire gli artisti che hanno
contributo a questa iniziativa: del resto, neppure per loro che usano bagliori
cromatici e lampi di genio è semplice rischiarare i tempi bui del presente.
Claudio Cerritelli
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Il circolo ricorda inoltre che...
Tra passato e futuro - libri, incontri, conversazioni, dibattiti
Giovedì al Brecht
Cronaca, storia e storie, ambiente, arte e cucina, fantasia e realtà ,
realtà della fantasia .
Giovedì 6 marzo alle ore 18.00
LA CIVILTÀ DELLA FORCHETTA
Presentata da Giulio Cuzzi. Storie di cibi e di cucina
Giovedì 13 marzo alle ore 18.00
NON IN NOSTRO NOME: ARTISTE CONTRO LA GUERRA
A cura dell'associazione Oltreluna Galleria delle donne di Milano.
Immagini e poesie di donne contro la guerra
Giovedì 20 marzo alle ore 18.00
POESIA, TEATRO, POLITICA - BERTOLT BRECHT (1898-1956)
Una conversazione con Paul Kroker. germanista e artista
Per partecipare attivamente a questa serata potete inviare domande e opinioni a: paul_kroker@inwind.it
Circolo Bertolt Brecht
via Padova 61, Milano
tel 0226820454