O della letteratura non obbediente. Un omaggio all'autore da poco scomparso
"Aborriva il romanzo, questo genere scaduto, corrotto, impraticabile. Se mai ne aveva scritti, erano i suoi in una diversa lingua, dissonante, in una furia verbale ch'era finita in urlo, s'era dissolta nel silenzio. Si doleva di non avere il dono della poesia, la sua liberta', la sua purezza, la sua distanza dall'implacabile logica del mondo". Dalle ore 21, ingresso con prenotazione telefonica obbligatoria.