Concerto multimediale liberamente tratto da Monteverdi
Nel solco immaginario ma definito (per forme, processi ed immagini) che unisce il barocco alla contemporaneita' le tre artiste e musiciste hanno definito per tappe un progetto che porta alla creazione dello spettacolo multimediale "Il Ballo delle Ingrate". Nucleo perfomativo del progetto e' il concerto (supportato dalla proiezione di immagini) che unisce al rigore dell'esecuzione il tocco contemporaneo della visione e dell'accompagnamento elettroacustico. Modalita' della composizione multimediale, che contestualizzano e valorizzano le istanze gia' senza tempo della rivoluzione musicale barocca. Il programma si compone come passeggiata tra le bellezze musicali dell'opera dei grandi compositori e compositrici della fine del rinascimento e del primo barocco. Il filo conduttore e' l'aria a voce sola che nasce dalla nuova sensibilita' dell'inizio del 600 in contrasto con la pervasiva polifonia vocale cinquecentesca in cui la musica era riflesso mondano delle armonie delle sfere. L'esotericita' cortese del madrigale fa spazio ad una simbolicita' piu' personale e viscerale. Con l'introduzione del canto a voce sola ad opera di Claudio Monteverdi l'io e' messo al centro dell'universo, la parola recitarcantata diventa udibile in ogni sua sfumatura e piu' sottile risonanza per penetrare nell'orecchio di chi ascolta muovendone gli affetti. Il cantante e' trasportato a sua volta dal potere della parola e traghetta se stesso e il pubblico in un mondo di sguardi, caducita', estasi, sospiro. Sabina Meyer voce, Letizia Renzini elettroacustica, Diana Fazzini viola da gamba.