Primo incontro di 'Laboratori d'ascolto 2012', a cura di Massimiliano Viel
"Pensare che ascoltare musica sia un atto che ci rappresenta sempre in quanto individui dotati di gusti personali e che possa quindi essere condotto con noncuranza e con la certezza che non generi conseguenze, e' sostanzialmente un equivoco. Per un verso siamo il frutto di quello che abbiamo ascoltato (o che ci hanno fatto ascoltare) sin dalla nascita, tanto che il nostro gusto si e' plasmato sulle abitudini che passivamente o attivamente, abbiamo sviluppato. Dall'altro, l'industria della musica e dello spettacolo sfrutta queste piu' o meno consapevoli preferenze, somministrando con insistenza brani e codici che determineranno le nostre propensioni a venire. Assoggettarsi alla routine oppure educare i nostri automatismi alla curiosita' e all'avventura? Ribaltare con decisione gli schemi di fruizione e ascolto a cui siamo stati abituati e' possibile? Nel corso dei Laboratori d'Ascolto 2012 cercheremo di individuare modalita' insolite e sorprendenti con cui accostarci a brani musicali e frammenti di suono, in modo da capovolgerne la funzione e il contesto originari, scoprendo un'ascolto attivo. Allo stesso tempo indagheremo i casi in cui la musica, che oggi diamo per scontata, e' nata da una sovversione delle abitudini d'ascolto". L'incontro e' curato da Massimiliano Viel, Ingresso libero.