Fra tutti i monologhi al femminile di Arnold Wesker 'Asta in Cortile' sembra essere quello piu' duro, senza speranza: un abbandono, suggerisce l'autore, non puo' rimarginarsi se non attraverso azioni autolesioniste. Ma, nonostante l'accorta sensibilita' dell'autore per la psicologia femminile, nella natura delle donne esiste qualcosa di profondamente ed intimamente nascosto: un'energia selvatica che permette molto spesso la rinascita.
Adattamento da 'Asta in Cortile' di Arnold Wesker di Isabella Moroni
Regia Vincenzo Cozzi
con Salima Balzerani
Scelte musicali Isabella Moroni - Scenografia e decor Lisa Ambrosini - Luci Chiara Martinelli
''Fra tutti i monologhi al femminile di Arnold Wesker 'Asta in Cortile' sembra essere quello più duro, senza speranza: un abbandono, suggerisce l'autore, non può rimarginarsi se non attraverso azioni autolesioniste. Ma, nonostante l'accorta sensibilità dell'autore per la psicologia femminile, nella natura delle donne esiste qualcosa di profondamente ed intimamente nascosto: un'energia selvatica che permette molto spesso la rinascita.
La scelta di adattare questo testo degli anni '80, ad una visione più attuale e concreta della reattività femminile, è all'origine di 'Cose Usate' scritto da Isabella Moroni, che racconta come le donne contemporanee affrontino l'abbandono, gli ineluttabili cambiamenti di vita, le svolte imposte dal destino in maniera imprevedibile, spesso evitando le strade tracciate dalla cultura e dall'abitudine.
Lo spettacolo ci conduce in un viaggio attraverso la maturazione psicologica di una donna: Marina la protagonista di 'Cose Usate' rifiutata, tradita ed umiliata si sente offesa, si rimprovera e si compiange quindi scopre, fra i suoi limiti e le sue possibilità un'aspirazione concreta e segreta: la necessità di non farsi confondere, di uscire dalla sua gabbia ovattata dove abitudini e stereotipi non le hanno neanche dato modo di accorgersi della catastrofe imminente.
Ironia e ridicolo mischiati a dolore e rimpianto. Nell'ansioso susseguirsi di stati d'animo con i quali gioca continuamente, Marina non permette mai agli 'altri' di scoprire il confine tra il tragico ed il grottesco e rafforza così la sua figura di donna contemporanea che, anche nei momenti di disperazione, sa andare verso l'uscita, verso la riuscita.
La scelta registica è quella di l'essere umano nella sua evoluzione; l'attrice, infatti, si presenta in quanto tale e porta il pubblico ad una forte, totale identificazione con il personaggio in modo che questo possa viverne tutti i passaggi, i risvolti, le evoluzioni.
Salima Balzerani ha la capacità di essere brillante, di farci ridere delle sue disgrazie senza darci mai la tranquillità dell'abitudine, spezzando a volte con un gesto, altre con un sorriso o con la rabbia l'assuefazione ad uno stile di vita che non è più nostro.
Nell'immagine Salima Balzerani
venerdì - sabato ore 21.15 - domenica ore 18.00
Ingresso 8 Euro - Ridotti 6 Euro - Tessera Associatva 2 Euro
argillateatri
Via dell'Argilla, 18 (Gregorio VII) tel. 066381058