Disegni. In mostra studi liberi e preparatori, fra i quali spiccano cinque grandi matite, realizzate con una complessa tecnica di disegno a grafite con rialzi a matita riportata.
La Galleria Aleandri Arte Moderna di Roma presenta, in occasione del centenario dalla nascita di Afro Basaldella (Udine 1912 – Walenstadt 1976), una mostra dedicata al Maestro friulano che si inserisce nel quadro dei grandi eventi nazionali ed internazionali che nel corso del 2012 celebreranno questa importante ricorrenza.
Una silloge di 15 disegni inediti e provenienti dalla collezione privata di Maria Oddo, intima amica dell’artista, frequentatrice dei salotti romani nel secondo Dopoguerra. In mostra studi liberi e preparatori, fra i quali spiccano cinque grandi matite, realizzate con una complessa tecnica di disegno a grafite con rialzi a matita riportata, che rappresentano un nucleo eccezionale nel percorso artistico di Afro, artista di respiro internazionale, ai vertici dell’arte italiana del Novecento.
Da segnalare inoltre un bellissimo disegno a matita blu del 1946, Suonatore di Mandolino, che completa una serie conosciuta di 5 disegni del medesimo anno e della medesima tecnica che il più noto dei Basaldella dedicò a questo elegante e suggestivo soggetto.
Il periodo preso in esame dalla galleria romana, da sempre attenta al disegno italiano del Novecento, è la fase neocubista che l’artista attraversa nella seconda metà degli anni ’40 e che segna il suo radicale e definitivo abbandono della pittura figurativa tradizionale, come bene illustra Giuseppe Appella nel testo introduttivo al volume che accompagna la mostra:
«.. l’importante nucleo centrale (nn. 5 – 15, nove del 1947 e due del 1948) volto ad aggiungere ulteriori tasselli alla rilettura del cubismo e alla progressiva demolizione di un sistema di rappresentazione legato ad una concezione dello spazio sottratto (...) il segnale di una allarmata inversione di tendenza, di una “régle d'atelier” che, senza perdere il contatto con la realtà, acquisisce alla visione, tramite il quotidiano esercizio del vedere depositando segni sulla carta, una emozionata ragione teorica».
In galleria il volume Disegni di Afro, 1944 - 1957, con testo introduttivo ed apparati scientifici a cura di Giuseppe Appella, Edizioni della Cometa, interamente dedicato al fondo in esame.
Breve biografia dell’artista
Afro Libio Basaldella nasce a Udine il 4 Marzo del 1912, figlio di una stirpe di artisti (il padre fu pittore e decoratore), e fratello minore degli scultori Dino (1909) e Mirko (1910). A soli 18 anni è a Roma dove conosce Scipione, Mafai, Cagli, De Libero e Sinisgalli. Nel 1931 si diploma al Liceo Artistico e l’anno seguente è a Milano con il fratello Mirko, grazie al quale frequenta gli studi di Arturo Martini, Morlotti e Birolli. La sua prima collettiva è nel 1933, presso la Galleria “Il Milione” di Milano. Tornato a Roma entra in contatto con la Galleria Della Cometa che lo farà partecipare alla sua prima Quadriennale, nel 1935.
Nel ’36 partecipa alla Biennale di Venezia (XX Edizione). Nel ’37 la Galleria Della Cometa gli dedica la prima personale con presentazione di Libero De Libero. Nel 1952 entra a far parte del Gruppo degli Otto, teorizzato da Lionello Venturi in contrapposizione al “realismo socialista” e all’astratto “concreto” di quegli anni, ed espone alla XXVI Biennale di Venezia. Da questo momento in poi sarà regolare la sua presenza a tutte le edizioni della Biennale (primo premio per la pittura nel 1956 alla XXVIII edizione, nella quale gli viene dedicata una sala) e alle Quadriennali d’Arte Nazionale di Roma. Mostre Personali e collettive si susseguono a ritmo serrato in sedi nazionali ed internazionali.
Nel 1960 vince con il dipinto “Isola del Giglio” il “Guggenheim International Award”. Nel 1967 si dedica all’ insegnamento ed assume la Cattedra di pittura all’ Accademia di belle Arti di Firenze, vi rimarrà fino al ’73. Nel medesimo anno La Kunstalle di Darmstadt gli dedica la sua prima antologica, che verrà poi spostata nelle sedi della NationalGalerie di Berlino ed a Palazzo dei Diamanti di Ferrara.
Muore a Walenstad, in Svizzera, il 24 Luglio 1976.
Le altre mostre della Galleria Aleandri:
Disegni e grafica fra ‘800 e ‘900. Opere su carta raccolta di disegni e grafica tra 800 e 900, a cura di Agnese Sferrazza
7 dicembre 2007 - 7 gennaio 2008
Duilio Cambellotti. Disegni per le Romanae Fabulae a cura di Francesco Parisi
13 novembre - 15 dicembre 2008
Pasquale Santoro. Opere su carta e incisioni, 1959-1974 a cura di Agnese Sferrazza
23 aprile - 15 maggio 2009
Francesco Parisi. Xilografie, litografie, disegni, acqueforti & libri d’artista a cura di Carlo Fabrizio Carli
16 ottobre 2009 - 16 novembre 2009
Sogni e visioni. Grafica europea tra simbolismo e secessione a cura di Francesco Parisi ed Emanuele Bardazzi
10 dicembre 2009 - 10 gennaio 2010
Fausto Pirandello. Bagnanti a cura di Fabio Benzi
26 marzo 2010 - 20 aprile 2010
Il cenacolo Cambellotti, Balla e Prini. Opere grafiche tra idealismo e socialismo 1900-1910, a cura di Francesco Parisi
20 Maggio 2010 - 15 giugno 2010
Otto Greiner. Incisioni e disegni a cura di Emanuele Bardazzi
18 novembre 2010 - 12 gennaio 2011
Adolfo Wildt. Incisioni e Disegni a cura di Francesco Parisi
10 - 31 Marzo 2011
Il segno inciso. Astrattisti a Roma 1950-2010 a cura di Mario Finazzi e Simona Pandolfi
maggio-giugno 2011
ufficio stampa: paola polidoro - 328 4116985 - paolapolidoro@hotmail.com
Inaugurazione giovedì 1 marzo 2012, ore 18
Galleria Simone Aleandri Arte Moderna
via dei Coronari 146 Roma
orari: dal Lunedì al Sabato 09.30-13.00 e 14.00-19.00
Ingresso libero