Nacht und Nebel. Nella sua installazione l'artista cileno vuole rievocare l'atmosfera della citta' di Roma tra il settembre 1943 e il giugno '44, quando, occupata dalle truppe naziste, fu esposta ai bombardamenti e alle persecuzioni e la sua popolazione cercava rifugio in sotterranei. In mostra 7 pozzi in mattoni e cemento dalla forma circolare, quadrata o triangolare, contenenti ognuno una scritta al neon (odio, occhio, ecco, eco, ex, becco, eccidio).
a cura di Antonio Arévalo
Dal 2 marzo al 5 maggio 2012 la Fondazione VOLUME!, in
collaborazione con l’Ambasciata del Cile in Italia, presenta
Nacht und Nebel di Iván Navarro, un progetto a cura di Antonio
Arévalo.
La mostra, attraverso un intervento istallativo, vuole rievocare
l’atmosfera della città di Roma tra il settembre 1943 e il giugno
‘44, quando, occupata dalle truppe naziste, fu esposta ai
bombardamenti e alle persecuzioni e la sua popolazione
cercava rifugio in sotterranei, cunicoli, tunnel. Anfratti bui che
divennero salvezza ma a volte anche sinonimo di morte, come
nel caso delle fosse Ardeatine che furono scenario di un
efferato eccidio nazista.
Il progetto, dunque, insiste proprio su questa duplice
interpretazione e su questo concetto di memoria.
L'artista Iván Navarro (Santiago del Cile, 1972) nel suo lavoro
sviluppa il concetto di conversione dell'energia attraverso la
costruzione di oggetti ed installazioni luminose con neon e
materiali d'uso quotidiano, rimettendo in discussione gli stilemi
dell’arte modernista con un’attenzione ad un risvolto socio-
politico.
Per gli spazi della Fondazione VOLUME! ha concepito sette
pozzi in mattoni e cemento dalla forma circolare, quadrata o
triangolare, contenenti ognuno una scritta al neon: ODIO,
OCCHIO, ECCO, ECO, EX, BECCO ed ECCIDIO.
Ciascuna delle scritte di luce ha una sua consistenza reale e
allo stesso tempo illusoria. Solamente la metà inferiore delle
parole è infatti realizzata con il neon curvato, l'altra metà è
riflessa in uno specchio: la parola così può essere letta solo
attraverso la sua duplicazione speculare.
Navarro usa il linguaggio come strumento per il risveglio delle
coscienze, come l'ultima delle libertà possibili. Le parole sono
epifanie luminose moltiplicate in contenitori di dolore, memoria
e vita.
Il titolo della mostra si riferisce al decreto emanato da Adolf
Hitler nel dicembre 1941, con il quale si disponeva la condanna
a morte e la sparizione “nella notte e nella nebbia” di chi
avesse commesso atti contro il Terzo Reich nei territori
occupati. La dicitura fu ispirata dall'opera L'oro del Reno di
Richard Wagner in cui Alberich, indossato l’elmo magico, si
trasforma in colonna di fumo e sparisce cantando "Nacht und
Nebel, niemand gleich" ["Notte e Nebbia, (non c'è) più
nessuno"]. Così, nella sua forma contratta NN furono siglati gli
abiti dei prigionieri politici nel campo tedesco di Struthof-
Natzweiler. E allo stesso modo, NN, furono indicati i
desaparecidos del continente latinoamericano che spesso nel
suo lavoro Navarro rievoca: per loro era un acronimo di "No
Name" e allo stesso tempo un più crudele riferimento a Nacht
und Nebel, appunto.
In occasione dell’inaugurazione verrà proposta una
performance dell’attrice Patricia Rivadeneira su una
rielaborazione della citata opera di Wagner del musicista cileno
Pedro Pulido.
Iván Navarro (Santiago del Cile 1972, vive e lavora a New
York) ha rappresentato il Cile alla 53° Esposizione
Internazionale d’Arte – la Biennale di Venezia. Ha al suo attivo
numerose mostre, tra le più recenti si ricordano: UNO Fence,
Prospect.2 at UNO Gallery, New Orleans, USA. (2011); The
Armor Fence, The Armory Show at Paul Kasmin Gallery. New
York, USA (2011); Heaven or Las Vegas, Paul Kasmin Gallery,
New York, USA (2011); Tener dolor en el cuerpo de otro, Galería
Distrito 4, Madrid, Spagna (2010).
Catalogo: Edizioni VOLUME!
Ufficio stampa:
Federica La Paglia
+ 39 338 9982553 / f.lapaglia@gmail.com
assistente: Rita Salvadei
Inaugurazione: venerdì 2 marzo 2012 ore 18:30
VOLUME!
via di San Francesco di Sales 86|88, Roma
Orari: dal martedì al venerdì dalle 17:00 alle 19:30 | sabato su appuntamento
Ingresso: gratuito