Chinese Fun. Spazi defunzionalizzati, nati per accogliere migliaia di persone, appaiono svuotati di senso e ritratti nella loro essenza surreale. Attraverso la lentezza dell'uso del banco ottico, l'artista aggiunge un ulteriore elemento straniante.
Le stanze dell’ex vetreria di Trastevere ospitano Chinese Fun, un progetto che Stefano Cerio (Roma, 1962) ha realizzato in Cina nel 2013, scegliendo di raccontare il Paese attraverso luoghi di divertimento di massa colti nell’attimo in cui non c’è traccia della figura umana.
Spazi defunzionalizzati, nati per accogliere migliaia di persone, appaiono svuotati di senso e ritratti nella loro essenza surreale. Attraverso l’uso del banco ottico, poi, Stefano Cerio si riappropria di una lentezza ormai perduta, lontana dall’idea usuale che si ha dei parchi di divertimenti, aggiungendo un ulteriore elemento straniante.
Quello di Cerio è uno sguardo sulla modernità, trattata come natura morta, in cui le costruzioni fuori misura, coloratissime e rese ancora più imponenti dalla frontalità del punto di vista, diventano emblema del vuoto che caratterizza il presente.
La mostra si arricchisce di un ulteriore elemento grazie alla presenza di un video che offre unanuova visuale sulla realtà quotidiana della metropoli contemporanea.
La mostra è accompagnata da un libro fotografico edito da Hatje Cantz.
Ufficio Stampa:
Roberta Pucci press@fondazionevolume.com
Inaugurazione: Mercoledì 23 Settembre 2015, ore 19:00
Fondazione Volume!
via S. Francesco di Sales 86/88, 00165 Roma
dal Martedì al Venerdì dalle 17:00 alle 19:30