Tra gioco e sollecitazioni concettuali Pietro Loffredo, artista napoletano, propone i suoi ''cornetti'' e ''angeli'' terreni, dipinti su tavola, giocando ironicamente con icone forti e ipercodificate; a confronto, le installazioni di Saverio Maestrali, artista corso-maghrebino.
Nello splendido Chiostro delle Clarisse di Terlizzi (BA) due artisti espongono i loro recenti lavori, in un confronto stimolante e accativante.
''Ludica/mente'', tra gioco e sollecitazioni concettuali Pietro Loffredo, artista napoletano, propone i suoi ''cornetti'' e ''angeli'' terreni, dipinti su tavola, giocando ironicamente con icone forti e ipercodificate; a confronto, le installazioni di Saverio Maestrali, artista corso-maghrebino, costituite da pannelli lignei imbiancati, a formare ''capanne'' modulari, nuclei iniziali, fondanti una nuova esistenza e una nuova coscienza, in un gioco coinvolgente, che non trascura ripensamenti e riflessioni di carattere antropologico e più ampiamente esistenziale.
La comune radice mediterranea unifica le diverse proposte linguistiche, che trovano nell'ambiguità semantica la possibilità di aprire nuovi percorsi all'immaginario visivo, in un dichiarato rifiuto delle moderne tecnologie, troppo implicate nelle logiche asfittiche del controllo delle coscienze. Gli artisti hanno già esposto i loro lavori a Castel Sant'Angelo, nell'ambito delle Giornate Europee del Patrimonio. Ora il confronto si fa più serrato e accattivante. La mostra è curata dal critico e storico dell'arte Fabio De Chirico.
Chiostro delle Clarisse
Piazza Cavour, Terlizzi (BA)