Velan Centro d Arte Contemporanea
14 marzo 2012. Secondo appuntamento dedicato a una coppia di artisti italiani di livello internazionale, con opere della collezione Vezio Tomasinelli piu' una recentissima Putin. Un percorso cronologico che include 5 lavori, dei quali le radiografie (1992), gli acquerelli (2008) e un olio su tavola, sono completamente inediti in Italia.
Dopo la mostra Mobile Credenza di Cuoghi Corsello, ospitata nella vecchia sede di via Modena, nel 2008, Velan presenta VEDOVAMAZZEI - 14 marzo 2012, il secondo appuntamento dedicato dallo spazio Velan ad una coppia di artisti italiani riconosciuti a livello internazionale, con opere della collezione Vezio Tomasinelli più una recentissima, Putin (2011), appositamente scelta dagli artisti. Si tratta di un’occasione unica in cui da un lato si da conto del percorso svolto dagli artisti, dai loro inizi (le Radiografie di Vedovamazzei sono del 1992) ai lavori recenti, dall’altro si entra nel privato di una collezione, consentendo così di curiosare tra le scelte, tutte personali, del collezionare. In tutto saranno presentati cinque lavori di Vedovamazzei, dei quali le radiografie (1992), gli acquerelli (2008), e un olio su tavola, Putin (2011), completamente inediti in Italia, visibili per la prima volta da Velan. La riflessione da fare – hanno commentato gli artisti – è sulla dialettica tra il creare e il collezionare. Questa mostra dimostra come il collezionare possa, intuitivamente, tracciare, attraverso la scelta delle opere, dei percorsi interni al creare. I nostri ultimi lavori, evidentemente, dialogano nonostante il tempo, con le radiografie e gli acquerelli. Con VEDOVAMAZZEI - 14 marzo 2012 Velan festeggia dunque, alla presenza degli artisti, venti anni di relazione artista-collezionista.
Vedovamazzei sono una coppia artistica composta da Stella Scala (Napoli, 1964) e Simeone Crispino (Frattaminore, NA, 1962). Vedovamazzei è il nome, trovato per caso su una targhetta buttata per terra, che gli artisti hanno scelto quando hanno iniziato a collaborare nel 1991. Fin dall’inizio i Vedovamazzei hanno costantemente ricercato, attraverso le loro opere, una sperimentazione, mista ad una corrosiva carica d’ironia. Tale atteggiamento li ha portati ad affrontare le tematiche più diverse, dall’arte alla letteratura, dall’architettura alla politica, dal cinema alla scienza, con opere spesso rivolte ad investigare l’affascinante relazione tra la vita e la morte. Con il loro continuo destabilizzare le conoscenze, mettere in dubbio le abitudini percettive, il ‘buonsenso’ e i giudizi convenzionali, con la loro sensibilità per gli aspetti tragicomici della vita umana, i Vedovamazzei lavorano affinché l’arte ritrovi nel nostro tempo uno spazio di responsabilità e di autentica forza polemica, una densità di significato dalla quale muovere alla conquista di una rinnovata consapevolezza della contraddittorietà e complessità del presente.
Spesso sono loro stessi i protagonisti delle loro opere; soprattutto Stella si presta come modello come nel caso dell’opera A crime is a crime is a crime is a crime (2008), in cui è rappresentata come mezzobusto in marmo il cui volto però è distorto. Lo stesso aveva fatto con un’opera video dei primi anni Novanta, in cui l’artista si modificava il viso incollandovi pezzi di scotch. Con questa e altre opere, come disegni e pitture, loro mettono in discussione la nostra identità e di conseguenze le nostre certezze. Di fatto tutta la loro opera mescola volutamente linguaggi diversi ed attinge indistintamente ad alta e bassa cultura. Tra le principali mostre personali: Terrible Beauty—Art, Crisis, Change & The Office of Non-Compliance, Dublin Contemporary (2011), Vedovamazzei, Le Temple, Parigi, a cura Pier Paolo Pancotto (2011), One too many 15 years later, A Palazzo. Brescia (2011), Sette Lavori di Vedovamazzei, Magazzino d’Arte Moderna, Roma (2010), 25 Aprile - Vedovamazzei, Galerìa Fùcares, Madrid, Spagna (2009), Spirito, Complesso Monumentale Santo Spirito in Sassia, a cura di PierPaolo Pancotto e Valentina Ciarallo, Roma (2009), Focus on Contemporary Italian Art, MAMbo, Bologna (2008), 11 dicembre 2008, Umberto Di Marino Arte Contemporanea, Napoli (2008), Public Art Projects Art 38 Basel, Basilea (2007), Raphael The Western/vedovamazzei, Galleria Borghese, Roma (2007), Vedovamazzei, Magazzino d’Arte Moderna , Roma (2006), Greatest hits vedovamazzei, M.A.D.R.E. A cura di Mario Codognato, Napoli (2006), London under London, PercyMiller gallery, London (2005), Ma c’è proprio bisogno dell’aldilà?, Umberto Di Marino Arte Contemporanea, Napoli (2005), Le vie dell’Arte, Progetto Madonie, a cura di Salvatore Lacagnina, Sicilia (2005), Vedovamazzei, Praz-Delavallade. Parigi (2005), After Balance, Spazio Erasmus, Milano (2004), Trace of B.K., Very Trolley Gallery, London (2004), Dover Street Market, Comme des Garçon, London (special project) (2004), Vedovamazzei, GAM Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino (2004), Vedovamazzei – Notebooks, Piazza Sempione, Milano (2004), This is what you want, this is what you get, Vetrine alla Calcografia, Istituto Nazionale per la Grafica, Roma (2003), Vedovamazzei, a cura di Nadine Gomez-Passamar, Galerie du Cairne, Digne-Les-Bains (2003), Vedovamazzei, a cura di Andrea Busto, Il Filatoio, Caraglio, Cuneo (2003).
Radiografie
Radiografie di Lucignolo, Santo, Licantropo, Pinocchio, Regina Maria Teresa di Savoia, Burt Simpson, Carabiniere, Pulcinella (1992), olio su tela, 178 x 128 cm ciascuna
Ricavate da autentiche radiografie di pazienti con gravi patologie ossee, le immagini ci presentano una galleria di personaggi storici e letterari o della cultura popolare, ognuno riconoscibile da una caratteristica deformazione del cranio.
Risme
LovecrafT (1995), una risma da 500 fogli di carta A4. Il bordo dei fogli diventa la superficie da decorare sulla quale viene sigillata la risma.
Acquerelli
Asher Brown Durand, Maplewood..by vedovamazzei (2008), acquarello su carta, 150x100 cm / Asher Brown Durand, Maplewood..by vedovamazzei b (2008), acquarello su carta, 150x100 cm
Si tratta di un dittico realizzato a partire dal quadro Durand, Asher Brown - Dover Plains, Dutchess County, New York realizzato nel 1848 dall’americano Asher Brown Durand (1796 –1886). L’ambiente naturale immaginato, ritagliato e quindi immerso in uno spazio-tempo, a sua volta fermato in una istantanea del pittore in questione. L’opera, come un libro di epica in cui si può aggiungere dei dettagli e continuare il racconto, perché lasciato in sospeso, mai finito. Il paesaggio ad olio del pittore, aveva in sé lo spazio fisico per contenere uno o più interventi di vedovamazzei. Così, come una macchina del tempo, il lavoro viene proiettato nel passato con Asher Brown Durand, ma al tempo stesso è capace di rendere Asher Brown Durand contemporaneo attraverso vedovamazzei.
L’universalità dell’arte e/o l’arte senza tempo. La decontestualizzazione dello spazio e del tempo di un’opera d’arte. Il continuo percorso e il dibattito tra artisti senza interruzioni temporali. L’acquerello non vuole essere né una citazione, né un omaggio, infatti è ripetuto due volte con la stessa tecnica e la stessa dimensione, ma, nella seconda versione, si presenta completamente arso, senza vita come se una catastrofe naturale avesse bloccato ulteriori interventi da parte di altri. Come accadde con l’eruzione del Vesuvio nel 73 a.C., quando tutta la vita e la quotidianità si fermò sotto le ceneri per conservarsi integra come lo scatto fotografico di una polaroid. Senza interpretazioni e senza le manipolazioni del genere umano, ma solo come pura verità e documentazione. I due acquerelli sono l’uno il documento di Asher Brown Durand e l’altro il documento di vedovamazzei. Fanno parte di quest’opera altri quattro + quattro acquerelli su carta, delle stesse dimensioni, ma con paesaggisti americani diversi e opere di vedovamazzei diverse.
Numeri di telefono
+393358025266 (2009), neon light white, 100x20 cm
Il numero di telefono è l’autoritratto, perché richiede la scrittura personale dell’acquirente. E’ il progetto con il quale gli artisti realizzano, con la tecnica della luce al neon, un ritratto numerico. Il ritratto-autoritratto numerico è un codice, una matrice. Attraverso il numero noi possiamo comunicare, conoscere la geografia e la storia della persona in quel presente.
Putin (2011)
olio su tavola, 29x27,5 cm
Gli ultimi lavori di Vedovamazzei sono quadri a olio, generalmente su tavola di compensato, multistrato o legno. Spesso rappresentano un personaggio storico, un letterato, un politico o una star del cinema. Sono riconoscibili per la postura o per un semplice dettaglio, nonostante l’intervento degli artisti che spaccano la superficie della tavola. Gli artisti poi raccolgono i frammenti per porli nella corretta collocazione, cercando di ricostruire l’opera originaria attraverso un pensiero confuso. Un puzzle impazzito, senza regole.
Inaugurazione 14 marzo ore 18.30
Velan - Centro d'Arte Contemporanea (sede2)
via Saluzzo, 64 - Torino
Orario: giov-sab 15.30-19.30
Ingresso libero