Ouroboros. Le opere ci raccontano una storia esistenziale senza inizio e senza fine; pesci, corpi umani, corpi animali, insetti e fiori creano composizioni poetiche e forme complete nelle quali si uniscono in maniera continua.
In esposizione una ventina di dipinti di Gianluca Martucci, i cui temi fortemente simbolici esprimono al meglio la visione del mondo dell’artista; un mondo dove la forza dominante è sempre quella dell’eterno ciclo della vita e della morte, sia a livello fisico che spirituale. In tutte le opere di Gianluca Martucci c’è un richiamo alla natura che ci presenta il sacro mistero dell’eternità e della continuità.
Ouroboros è un simbolo antico che rappresenta il movimento ciclico di tutti i componenti del nostro mondo; uomini, piante e animali contribuiscono all’ eterno ritorno che secondo Friedrich Nietzsche si basa sul ragionamento che le cose del mondo di numero finito e il tempo infinito, creano un universo dove il passato, il presente e il futuro ruotano non in un modo lineare ma ciclico. Ouroboros è il titolo della personale di Gianluca Martucci, in cui le opere ci raccontano una storia esistenziale senza inizio e senza fine; pesci, corpi umani, corpi animali, insetti e fiori creano composizioni poetiche e forme complete nelle quali si uniscono in maniera continua. L’uno diventa l’estensione dell’altro. Il risultato artistico del suo lavoro è la creazione di composizioni iperrealistiche e simboliche in cui l’uomo, come un essere che fa parte della natura, incontra il sublime indubbio dell’ambiente che lo circonda.
Zoe Fragoulopoulou
Inaugurazione 15 marzo ore 19
SpaziArti Ungallery
Corso Buenos Aires, 23 (cortile interno) - Milano
Orario: lun - sab 17-19:30
Ingresso libero