Galleria Bianconi
Milano
via Lecco, 20
02 22228336
WEB
Click or Clash?
dal 14/3/2012 al 11/5/2012

Segnalato da

Galleria Bianconi




 
calendario eventi  :: 




14/3/2012

Click or Clash?

Galleria Bianconi, Milano

Strategie di Collaborazione. Un progetto a cura di Julia Draganovic e LaRete Art Projects articolato in piu' tappe che affronta e approfondisce il tema della collaborazione, invitando ogni artista a confrontare le proprie posizioni con colleghi di altri Paesi. Il terzo step vede la partecipazione di Alexandre Arrechea, Maria Elvira Escallon e Gian Maria Tosatti.


comunicato stampa

----- english below

A cura di Omayra Alvarado e Julia Draganović
Co-curatrice Elena Forin

Nel terzo episodio di “Click or Clash? Strategie di Collaborazione”, un progetto a lungo termine sviluppato da LaRete Art Projects e realizzato in collaborazione con la Galleria Bianconi, i tre artisti invitati in questo caso si concentreranno meno sulle pratiche artistiche di collaborazione, ma usciranno dalla torre d’avorio per dedicarsi alle condizioni di vita urbana e rurale.

La memoria e il valore simbolico di luoghi in stato di abbandono, siano essi abitazioni private, strutture pubbliche o paesaggi naturali trasformati in aree coltivate e quindi sfruttate dall'uomo, costituiscono il legame tra il lavoro della colombiana Maria Elvira Escallòn, che espone per la prima volta in Europa, e l'italiano Gian Maria Tosatti. Le stampe fotografiche di Maria Elvira Escallòn documentano i suoi interventi in un ospedale abbandonato, ma ancora pienamente arredato, nella sua città natale Bogotà e “Nuevas Floras”, il suo progetto di land art in corso da quasi 10 anni, fino ad ora realizzato nella foresta pluviale colombiana, nelle Pampas brasiliane e in un parco inglese. Gian Maria Tosatti trasforma con il suo lavoro il piano interrato della galleria in un appartamento abbandonato a seguito di un incendio che non lo ha distrutto ma ha lasciato il segno.
Le ironiche sculture e gli acquerelli di Alexandre Arrechea svelano la necessità di uno sforzo congiunto per costruire sistemi urbani e condizioni di vita appropriate.

“Click or Clash?” è il concept di una serie di mostre, incontri e pubblicazioni curata da Julia Draganović e LaRete Art Projects, e promosso dalla Galleria Bianconi. Il terzo episodio, che per la prima volta presenta due artisti provenienti dal Centro e Sud America è frutto di una collaborazione curatoriale tra Omayra Alvarado e Julia Draganović. L'obiettivo del progetto è affrontare il tema della collaborazione per indagare quanto accordo o disaccordo, consenso o "agonismo" - per usare un termine di Chantal Mouffe - possano avere un impatto costruttivo nell'ambito di un processo creativo.

Con questo progetto di lungo periodo, la Galleria Bianconi affronta un percorso di ricerca che coinvolge artisti distintisi nel panorama contemporaneo, attivando così collaborazioni a livello nazionale e internazionale. Con l’obiettivo di stimolare nuove visioni ed energie positive, essenziali per lo sviluppo della società di oggi, la Galleria estende la sua mission in ambito contemporaneo, a fianco della sua decennale vocazione alla ricerca e alla rivalutazione di importanti figure della scena artistica della seconda metà del Novecento, come Carlo Zauli.

Alexandre Arrechea nato a Trinidad, Cuba, nel 1970, diplomato all'Istituto Superiore d'Arte de l'Havana nel 1994, vive e lavora a Madrid, in Spagna. E' stato tra i fondatori del collettivo Carpinteros (1991-2003). Come artista individuale ha esposto in numerose mostre negli Stati Uniti e in altri Paesi. Nel 2010 ha presentato una proiezione del suo video "Black Sun", precedentemente realizzato nel 2009 per la Biennale di Salonicco, sulla facciata della sede del NASDAQ a New York, in Times Square. Arrechea ha rappresentato il suo Paese natale al primo Padiglione di Cuba alla Biennale di Venezia. Nella primavera del 2013 realizzerà una serie di sculture monumentali presso il Park Avenue Malls a New York.

Maria Elvira Escallòn, nata a Londra, vive e lavora a Bogotà. Il suo lavoro si fonda sulla dimensione processuale e si sviluppa lungo le relazioni tra cultura e natura e tra costruzione e distruzione. Ogni progetto nasce da un percorso visivo unico, in cui gli interventi scultorei e le installazioni in luoghi di solito inaccessibili, poi documentati fotograficamente, costituiscono il suo approccio formale alle tematiche affrontate. Dal 2007 lavora inoltre a un progetto dedicato al sistema sanitario pubblico, che mette in evidenza la progressiva riduzione di spazio per il paziente e l'abbandono dei grandi ospedali pubblici. Con il suo lavoro ha preso parte a numerosi eventi artistici in Colombia, ha realizzato numerose mostre personali e ricevuto notevoli riconoscimenti. Dal 2000 sviluppa anche progetti al di fuori del suo Paese partecipando a mostre di livello internazionale.

Gian Maria Tosatti (1980) opera nel territorio fra arte e architettura. Dal 2007 il suo lavoro è sostenuto dalla Fondazione Volume! di Roma, per cui ha sviluppato il ciclo di opere Devozioni, un progetto di dieci installazioni ambientali per dieci edifici romani. Nel 2011 è in residenza presso il Lower Manhattan Cultural Council di New York, dove realizza il progetto “I’ve already been here”, occupando due edifici governativi con due grandi opere ambientali. Attualmente la sua ricerca è legata ai progetti, “Fondamenta”, basato sull’identificazione degli archetipi dell’era contemporanea, e “Le considerazioni sugli intenti della mia prima comunione restano lettera morta”, dedicato agli enigmi della memoria individuale.

----- english

Curated by Julia Draganović and Omayra Alvarado

For the third episode of “Click or Clash? Strategies of Collaboration”, a long term project developed by LaRete Art Projects in collaboration with Galleria Bianconi, the three artists invited are concentrating less on artistic collaboration practices than on contemporary urban and rural living conditions.

Memories and symbolic values of places in decay, whether they are private homes, public utilities or natural landscapes turned into cultivated and thus exploited rural areas are the common link between the work of Colombian artist Maria Elvira Escallόn, who is showing for the first time in Europe, and Italian-born Gian Maria Tosatti. Maria Elvira Escallόn’s photo prints document her interventions in an abandoned but still fully equipped hospital in her home town Bogotá as well as her ongoing land art project “Nuevas Floras”, so far realized in the Colombian rain forest, the Brazilian Pampas and a park in the UK. Gian Maria Tosatti turns the basement gallery into an apartment left to itself after a fire that has not destroyed it but that has left its mark on it.
Alexandre Arrechea playful sculptures and watercolours reveal the joint effort needed to build appropriate urban systems and living conditions.

“Click or Clash?” is a series of exhibitions, talks and publications curated by Julia Draganović and LaRete Art Projects, and is promoted by Galleria Bianconi. The third episode, which for the first time is showcasing two artists from Central and South America is a joint curatorial enterprise by Omayra Alvarado and Julia Draganović. The aim is to tackle the issue of working together in order to assess to what degree agreement and disagreement, consent or “agonism” – to use the term adopted by Chantal Mouffe – can have a constructive impact on a creative process.
With this long-term project, Galleria Bianconi is embarking on a research programme that involves artists who have made a name for themselves on the contemporary art scene, and bringing about collaboration on the national and international level. With the aim of inspiring new visions and engendering positive energies, which are essential for advancing today’s society, the gallery is thus expanding its mission in the contemporary world, in addition to its decade-long specialisation in the search for and reassessment of important figures in the arts scene of the second half of the twentieth century, such as Carlo Zauli.

Alexandre Arrechea, born in Trinidad, Cuba 1970, graduated from the Superior Art Institute of Havana in 1994, lives and works in Madrid, Spain. He was a founding member of the collective Los Carpinteros (1991-2003). As a solo artist Arrechea has exhibited extensively in the US and abroad. In 2010 he presented a projection of the video piece “Black Sun”, previously featured in the 2009 Thessaloniki Biennial, shown on the façade of the NASDAQ building in Time Square in New York. Arrechea represented his homeland in the first ever Cuban Pavilion at the Venice Biennale. In spring 2013 he will have monumental sculptures along the Park Avenue Malls, NYC.

Maria Elvira Escallòn, born in London, lives and works in Bogotá. Escallon’s work shows an emphasis on process and is developed around the relationship of culture-nature and construction-destruction. Each project follows its unique visual path where sculptural interventions and installations in places usually inaccessible then documented photographically, are her frequent formal approach to the matters. Alongside, since 2007, she has being working on a project that addresses the public health system, focusing on the progressive loss of space of the patient and the abandonment of large public hospitals. Her work was been included in many art events in Colombia, has had numerous solo exhibitions and received several awards. Since 2000 develops projects abroad and exhibits internationally.

Gian Maria Tosatti works in an area mid-way between art and architecture. Since 2007 he has received support from Fondazione Volume! in Rome, for which he has created his “Devozioni” cycle of works. This project consists of ten environmental installations for as many buildings in Rome. In 2011 he was a resident artist at the Lower Manhattan Cultural Council of New York, where he created the “I’ve already been here” project, occupying two government buildings with large environmental works. His research is currently focusing on two projects: “Fondamenta”, based on the identification of archetypes in the contemporary age, and “Le considerazioni sugli intenti della mia prima comunione restano lettera morta” (“Considerations About the Intentions of My First Communion Have Remained a Dead Letter”), devoted to the enigmas of individual memory.

Opening 15 marzo 2012, ore 18.00 - 21.00

Galleria Bianconi
via Lecco 20, Milano
Orari: lunedì-venerdì 10.00-13.00, 14.00-19.00, sabato su appuntamento
Ingresso libero

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