About Fashion Victims. L'artista utilizza la pittura e il disegno per ritrarre un mondo fantastico che diventa metafora visiva dei propri stati d'animo.
Lo spazio Antonioli apre nuovamente le porte all’arte con la personale di Cristina
Mandelli. Il 15 marzo 2012 inaugura la mostra About Fashion Victims, che resterà
allestita fino al 31 marzo 2012.
Nell’ottica costante di creare legami e opportunità di mercato, Antonioli ospita
artisti che in qualche modo abbiano attinenza con gli stilisti che propone, dove le
forme degli abiti o degli accessori sono richiamati nelle opere esposte.
In About Fashion Victims Cristina Mandelli veste i corpi con abiti essenziali che
ricordano le linee rigorose e morbide di Rick Owens.
Cristina Mandelli è affascinata dai trattati di anatomia, dai bestiari medievali,
dalla grafica di antiche stampe in cui alcuni dettagli del corpo sono riportati con
attenzione fedele e aliena. L’artista utilizza la pittura e il disegno per ritrarre un
mondo fantastico, non privo di profonde inquietudini, che diventa metafora visiva
dei propri stati d’animo. Ogni disegno racconta una piccola storia a sé
caratterizzata da elementi destabilizzanti.
Dal testo critico di Mema Trapani:
“L’uomo ha un corpo solo, solo come la solitudine. L’anima è stanca di questo
involucro fatto di orecchie ed occhi. Quattro soldi di grandezza e pelle, cicatrici su
cicatrici, tirata sulle ossa.
Senza corpo l’anima si vergogna come un corpo svestito, ne pensieri ne scritti, un
enigma senza soluzione. Chi ritorna sui suoi passi dopo aver ballato sul palco dove
nessuno balla.
Sogno io un’anima diversa in una veste nuova, che arde passando dal timore alla
speranza com è fiamma che s’alimenta nell’alcol.” Lo specchio- Andrej Arsenevič
Tarkovskij.
Corpi fatti di più corpi, corpi che cercano di viversi contemporaneamente nella
testa e nel corpo; fasciati in una realtà che intrappola la foga di esistere in
un’infinità di cose, contemporaneamente.
Il cuore coperto d’ombra che si affaccia sul mondo dei cosiddetti sani, quel cuore
che riesce a distendersi sull’anima, che la tende e la tira, dilatandola all’infinito.
Sembra un movimento, un battito dalle sfumature futuriste, la molteplicità dei loro
arti; sembra indicare un dinamismo che viene da dentro, un fuoco che esce e si
dirama come un albero lascia liberi i suoi rami.
Il ramo che segue è sempre più piccolo del ramo che lo precede, è questa la
regola. Lo struggimento dell’anima si ramifica al di fuori del corpo, tocca ogni
direzione, si muove sulla terra e si estende al cielo.
Corpi che vogliono sentire, che bramano un toccare costante con più mani,
comunicare in ogni direzione, pensare con teste diverse incastonate su di un
unico tronco.
Un delirio sensoriale che si affaccia su di un’immagine ansiosa di divorare il
mondo”.
Contatti e Ufficio Stampa:
Maria Cristina Balma c/o Antonioli, press.torino@antonioli.eu, cell. 335.5242055
Inaugurazione giovedì 15 marzo 2012 dalle ore 19.00
Store Antonioli
Piazza Carlo Emanuele II, 19 Torino
ingresso libero
Ingresso libero