Emanuela Ascari
Arnulf Rainer
Urs Luthi
Candice Breitz
Laurie Simmons
Shirin Neshat
Ugo Rondinone
Stefano Arienti
Agne Raceviciute
Carlo Spiga
Mi Yan Peng
Giorgia Vian
Per 'Erosioni a Nord Ovest' Emanuela Ascari realizza un'installazione di residui di mattoni, piastrelle, infissi, che hanno esaurito la loro funzione. La collettiva 'La maschera e il volto e' un tentativo di documentare attraverso la fotografia la ricerca di una pluralita' di artisti.
Emanuela Ascari
Erosioni a Nord Ovest
Per questa mostra Emanuela Ascari compie un viaggio, attraversa un paesaggio,quello che separa Bologna dalla project room della GalleriaCart di Monza; un viaggio lungo la Via Emilia, attraverso la pianura padana, alla ricerca degli scarti dell'abitare. Si tratta di resti, residui di mattoni, piastrelle, infissi che hanno esaurito la loro funzione e abbandonati a se stessi subiscono un'accelerazione dei processi di sfaldamento, una tensione verso la contaminazione dell'ambiente, verso uno stato di incertezza, di indeterminatezza. Materia manipolata dall'uomo che torna allo stato primordiale, inerte,ormai inutile, destinata a sgretolarsi, confondersi con la terra da cui in origine proveniva. Testimone di una mutazione non progettata ma organica,coerente, viva.E' il selvatico che riemerge, si impone il naturale processo di disgregazione della materia. Il materiale raccolto durante il viaggio è riversato sul pavimento della galleria a formare una traiettoria, quella del viaggio.
Un nuovo paesaggio è così riconfigurato, fatto di crolli, di abbandoni, di frammenti di storie, porzioni di intimità. Ci troviamo di fronte a delle tracce :" Tracce da leggere, se lo si vuole, che portano a persone e alle loro vite. Tracce che interessano a pochi, considerate immondizia dai più. Mentre esse sono lasciti dei mondi dai quali veniamo, mondi vicinissimi e forse per questo dimenticati" (Elena Pirazzoli, testo critico della mostra "Habitat", Museo del Patrimonio Industriale, Bologna).
----
La maschera e il volto
L'esposizione "la maschera e il volto" è un tentativo di documentare attraverso la fotografia la ricerca di una pluralità di artisti. L'uso del volto umano come strumento e ed espediente per esprimere differenti stati d'animo : paure, angosce,disagi, moti di protesta, gioco,ossessioni,realtà sociali. Ecco allora il volto effigiato e negato, manipolato e dipinto, mascherato e trasfigurato, replicato e truccato negli scatti di Arnulf Rainer, Urs Luthi, Candice Breitz, Laurie Simmons, Shirin Neshat,Ugo Rondinone, Stefano Arienti, ai quali vengono affiancati lavori recenti di Agne Raceviciute, Carlo Spiga, Mi Yan Peng e Giorgia Vian.
Inaugurazione 16 marzo ore 18.30
Galleria Cart
via Sirtori, 7 - Monza (MB)
Orario: mar-sab 15.30-19.30