Un ciclo di laboratori d'arti performative e teatro articolato in cinque workshop tenuti da Silvia Calderoni, Emanuela Villagrossi, Codice Ivan, Marta Bevilacqua, Sonia Brunelli.
Cosa significa creare attivismo prima dell’azione? Cosa a che fare …l’attivismo con il teatro?
L’attivismo per definizione è un’attività finalizzata a produrre un cambiamento, non un punto d’arrivo, un fine, ma una tappa. Un processo fatto di attivazioni continue, d’incontri che si definiscono sempre in relazioni a un Fuori. Deleuze scrive che questi incontri “si definirebbero nel movimento dell’apprendimento e non nel risultato di sapere, e che non lascerebbero a nessuno, a nessun Potere, la cura di “porre” dei problemi o di “procurare” dei problemi.”
Un’attività che pone l’azione come strumento d’intermittenza necessaria ma che non può prescindere dal divenire che la precede e la supera. Non mimare, imitare, riportare ma innervare, far scorrere, coltivare, connettere, “balbettare nella propria lingua”(Deleuze).
L’importanza dell’azione nell’attivismo è quindi inconfutabile ma quale azione può portare a una fuoriuscita in potenza capace di sovvertire il “diritto del re di dare la morte al suddito”?
L’energia delle rivolte scoppia attraverso dei corpi e delle menti consapevoli, non disperate ma avvertite, non affamate ma nutrite.
Il lavoro laboratoriale è un incontro, un divenire, un attivare, un fluire, un costruire una propria etica, un proprio bottino che paradossalmente e per sua natura non prevede né cassaforte né argini e per questo soggetto a esondazioni costanti.
Creando questo varco dedicato al Teatro e alle Arti performative vorremmo lanciare un’opportunità per chi ama l’arte e ne vede l’irriducibile direzione, per chi vuole sperimentare e inventare nuove forme di attivismo dentro il teatro, a chi non basta il teatro che riporta, che insegna, che mima, per chi ha molte idee, per chi non ne ha nessuna, per chi crede che il cambiamento non sia una chimera, per le solitudini che cercano spazi intermedi…
Sperimentiamo assieme a voi e con gli artisti invitati questo percorso, mettendo a disposizione il nostro spazio, la nostra storia, il nostro futuro, una nostra visione, una nostra politica che in fondo è anche la nostra poetica.
“Sometimes doing something poetic can become political and sometimes doing something political can become poetic” Francis Alys
24, 25 marzo 2012
ESERCIZI DI STILE
Allenamento per giovani danzatori, performer, coreografi
condotto da SONIA BRUNELLI_Barokthegreat
L’esercitazione proposta è intensiva e si fonda su una pratica sperimentale che ricerca un’andatura e stile del corpo attraverso la ripetizione del gesto in tutte le sue proiezioni spaziali. Gli esercizi di stile richiedono molta concentrazione coreografica o di azioni sceniche che esprimono idee con linguaggio del corpo. L’allenamento si fonda su n°5 esercizi ciascuno preceduto da una specifica preparazione.
SONIA BRUNELLI è co-fondatrice, danzatrice e coreografa del gruppo Barokthegreat un progetto che opera nel vasto bacino delle performing arts. Segue un percorso autonomo e dal 2004 è autrice di soli e composizioni collettive grazie al sostegno di strutture internazionali che promuovono nuovi linguaggi tra cui Xing Bologna, Pact Zollverein (D), Fabrik Potsdam (D), CanGo Firenze, Centrale Fies Trento. Importante l’esperienza come coreografa del progetto di ricerca The Migrant Body ideato da OperaEstate Veneto. Nel 2010 con il gruppo Barokthegreat vincono il Premio Mondo/Gai e sono selezionati per Marathon Unexcted/Biennale di Venezia.
Per informazioni scrivi a Sonia: barokthegreat@gmail.com
Il laboratorio è per danzatori, performer, coreografi under 30.
5-7 aprile 2012
Fuori è Dentro!
laboratorio di creazione performativa
condotto da CODICE IVAN
“Cosa è dentro e cosa fuori?” è innanzitutto una domanda formale: appurato che oggi la realtà supera sempre di un passo l’immaginazione, come possiamo far entrare ciò che è “reale” nella scatola teatrale che produce finzione? Crediamo che non sia più interessante riprodurre la vita, ma portarla direttamente sul palco, senza però dimenticare che stiamo facendo arte, e quindi artificio, oggettivazione, creazione e utopia. Ma come fare? Una via è proprio quella del rapporto che il performer vive tra “dentro” e “fuori”: è in questo rapporto conflittuale che le strutture, le forme della rappresentazione possono infrangersi senza disperdersi. Rompere la forma significa spingersi verso ciò che non si conosce, mostrarci agli spettatori per ciò che siamo. È uno sforzo continuo per cercare un livello sempre più profondo di sincerità e autenticità. E così questa ricerca può diventare non soltanto formale, ma etica: un gesto politico di ricerca di una relazione migliore con se stessi e con gli altri ed un tentativo di svelamento delle costruzioni apparenti.
Il laboratorio è rivolto a chiunque sia interessato alle tematiche esposte e abbia voglia di sperimentare come poter contribuire a modo suo alla creazione di una performance. Non sono richieste precedenti esperienza in ambito performativo/teatrale. Chiediamo a chi partecipa di portare musiche, testi, immagini, foto, filmati, oggetti o qualsiasi altro materiale utile al lavoro.
CODICE IVAN nasce nel 2008 dall’incontro di Anna Destefanis, Leonardo Mazzi e Benno Steinegger. Ilavoro del gruppo si orienta principalmente verso le arti performative/teatrali. Nel 2009 Pink, Me & The Roses, lavoro d’esordio riceve il Premio Scenario.
Nel 2010 inizia il percorso di ricerca performativa We Wanna Be Your Happening. Al 2010 risalgono anche i primi studi di GMGS che hanno portato alla realizzazione dell’ultimo lavoro GMGS_What the hell is happiness? che ha debuttato a DRODESERA 2011.
Codice Ivan fa parte del progetto Fies Factory.
27-29 aprile 2012
CONOSCI LA TUA VOCE
condotto da EMANUELA VILLAGROSSI
Non è necessario essere professionisti vocali, attori o cantanti, per desiderare di conoscere la propria voce. La voce è un dato della nostra personalità che si presenta come innato e quindi inanalizzato e allo stesso tempo è un tratto essenziale e specifico delle nostra identità. Basta una lieve variazione e alterazione della voce che ci sentiamo e siamo diversi. Approfondire la conoscenza della propria voce nel suo farsi, nel suo variare e nel suo dispiegarsi nello spazio, aumentare la consapevolezza dei propri mezzi espressivi e acquisire in modo semplice e sperimentale alcune norme d’igiene vocale rappresentano le principali motivazioni del laboratorio, accompagnate ad una sempre auspicabile conoscenza di noi stessi e del nostro corpo.
EMANUELA VILLAGROSSI Attrice teatrale, collabora da sempre con importanti gruppi di ricerca quali i Magazzini con la regia di Federico Tiezzi e con la formazione Motus. La sua formazione è frutto di numerosi laboratori teatrali tra i quali ritiene significativi gli incontri con il Living Theatre, Anatolij Vassil’ev, Carmelo Bene. Consegue il Diploma del Corso di Formazione Superiore per Attori presso ERT di Modena diretto da Giancarlo Cobelli e Cesare Lievi. Alla Laurea in Filosofia presso l’Università Statale di Milano segue recentemente la Laurea in Logopedia con una tesi di ricerca sulla voce dell’attore.
10-12 maggio 2012
FEED YOUR HEAD, FEED YOUR HEAD
laboratorio pratico-teatrale
condotto da SILVIA CALDERONI_Motus
Il laboratorio è rivolto a studenti, pittori, camerieri, filosofi, attori, baristi, fumettisti, operatori teatrali, danzatori, pensatori, performer, musicisti, scultori, fotografi, teorici, schermisti, stilisti, critici, decoratori, tecnici, storici, lettori accaniti…(Non è richiesta nessun tipo di esperienza teatrale.) Nel 1967 i Jefferson Airplane pubblicano all’interno dell’album “Surrealistic Pillow” la canzone “White Rabbit”. Una melodia che mi affascina, mi possiede, mi fa brillare. Come gli artificieri fanno brillare le vecchie bombe inesplose. Nostalgia inesplosa. Il workshop verterà proprio su questo. Attraverso un percorso di lavoro fisico, legato alla pratica dell’attore, si andranno ad individuare inneschi esterni che poi verranno riportati all’interno della sala prove. Verrà richiesto ad ogni partecipante di presentarsi con un bagaglio di inneschi personali. Musiche, testi, libri, oggetti, abiti, foto…
SILVIA CALDERONI, si è formata in Romagna dove, sin da giovanissima, ha lavorato come performer, avvicinandosi al teatro, grazie anche alla sua collaborazione con il Teatro della Valdoca, con la direzione di Cesare Ronconi e Mariangela Gualtieri. Dal 2006 collabora ininterrottamente con la compagnia riminese Motus. Nel 2010 vince il premio Ubu come miglior attrice under 30.
Per info: volavespa@tiscali.it
25, 26, 27 maggio
LABORATORIO DI DANZA CONTEMPORANEA
condotto da MARTA BEVILACQUA _Arearea
Danzare è sempre provare meraviglia. Danzare è un meravigliarsi di sé e di ciò che si può esprimere oltre le parole. La danza che verrà proposta al laboratorio è quindi uno studio, un’indagine personale e di gruppo sulle possibilità espressive del gesto. Per entrare in questa scoperta utilizzeremo i principi della danza contemporanea (non classica, né moderna). Ciascuno di noi danza, sa danzare. Attivare un’educazione al sentire attraverso la danza, significherà lavorare il più armoniosamente possibile sul singolo e sul gruppo.
Certe cose si possono dire con le parole, altre con i movimenti. Ma ci sono anche dei momenti in cui si rimane senza parole, completamente perduti e disorientati, non si sa più nemmeno cosa fare. A questo punto comincia la danza. Pina Bausch
Il laboratorio è rivolto alla curiosità e l’interesse di amatori e amanti della danza. Per questa ragione non è necessario essere già abili nella disciplina. Costruiremo insieme il livello motorio di partenza. L’unica tecnica richiesta è quella dell’ascolto e della partecipazione attenta al lavoro. Le fasi del laboratorio sono tutte rivolte a dare corpo al corpo, ovvero… come parlare senza le parole.
MARTA BEVILACQUA 1998-99 Entra a far parte della compagnia di danza Contemporanea Arearea di Udine e danza in Le Mura di Roberto Cocconi. 2002 Collabora con la rivista filosofica pordenonese diretta da Francesco Stoppa L’Ippogrifo nel numero La cura del mondo. Viene ammessa all’Accademia Isola Danza della Biennale di Venezia diretta da Carolyn Carlson. Insegna danza contemporanea perso la Civica Accademia d’Arte Drammatica ”Nico Pepe” di Udine diretta da Claudio de Maglio. Lavora come danzatrice e coreografa nella compagnia Arearea diretta da Roberto Cocconi. Lavora come danzatrice nella compagnia veronese di danza contemporanea Ersilia Dan.
Per iscrizioni:
caba.saledocks@gmail.com
S.a.L.E Docks Magazzini del Sale
Dorsoduro 265 - Venezia