MAG - Museo Alto Garda
Riva del Garda (TN)
piazza Cesare Battisti, 3/a
0464 573869 FAX 0464 573868
WEB
I Lotze e il Garda
dal 28/3/2012 al 9/6/2012
mar-dom 10-12.30 e 13.30-18

Segnalato da

Studio Esseci



approfondimenti

Lotze
Alberto Prandi



 
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28/3/2012

I Lotze e il Garda

MAG - Museo Alto Garda, Riva del Garda (TN)

Viaggio al Lago di Garda. Le vedute fotografiche dei Lotze 1860-1880. Un'ampia retrospettiva di immagini della dinastia italo-tedesca dei Lotze, con 120 stampe vintage di cui un buon numero inedite.


comunicato stampa

a cura di Alberto Prandi

I Lotze: le loro immagini all’albumina hanno contribuito a diffondere nel Continente il mito del Grande Lago Blu, il Garda.
Dal 30 marzo al 10 giugno 2012, il MAG Museo Alto Garda propone una ampia retrospettiva delle loro mitiche fotografie. 120 stampe vintage, di cui un buon numero inedite, tutte della dinastia italo-tedesca dei Lotze.
Ad ospitare la grande esposizione è la Fortezza Asburgica che affonda le proprie fondamenta entro le acque del Lago, a Riva del Garda. La mostra è promossa dal MAG e curata da Alberto Prandi.

I Lotze scesero a Verona da Monaco alla metà dell’Ottocento. Il capostipite Moritz Lotze, pittore di corte del Duca di Sassonia, con all’attivo un solido sodalizio con Franz Hanfstaengl, sperimentatore e celebre fotografo tedesco, introduce nella città scaligera la nuova suggestiva tecnica fotografica al collodio.

In pochi anni, lo Studio Lotze diviene non solo il più ricercato della città ma uno dei principali in Italia settentrionale. I privati si contendevano i suoi ritratti, l’esercito gli commissionava le campagne di documentazione delle imponenti fortificazioni militari e il Governo la documentazione delle grandi opere che modernizzavano il nord-est: ferrovie, acquedotti, canali irrigui.
A Moritz, che nonostante l’attività fotografica non abbandonerà mai la pittura, si affiancheranno i figli: Emil e Richard. Il primo attivo prevalentemente in Sudtirolo, il secondo impegnato nello studio veronese. A quest’ultimo arride minor fortuna, tanto che egli finì, il 17 aprile del 1909, suicida. Il suo fu un suicidio denso di significati simbolici: avvenne nel centenario della nascita del celebre padre e come mezzo Richard scelse l’acido prussico.

Della ricchissima attività oggi rimangono oltre un consistente nucleo di lastre negative relative alle opere d’arte e ai monumenti veronesi, anche diverse preziosissime e spesso uniche raccolte di stampe d’epoca, disperse tra collezioni pubbliche e collezionisti privati.

La mostra riunisce per la prima volta , il meglio delle suggestive immagini che i Lotze dedicarono al loro lago di adozione, il Garda appunto, e alle montagne del Sudtirolo. Sono immagini datate tra il 1860, quando sul lago svettava ancora la bandiera austriaca e il 1880, quando solo la parte trentina del grande lago era ancor irredenta, e le Dolomiti che ancora non avevano incontrato fotografi.
Hanno un enorme valore documentario, per la qualità e l’ineguagliabile abilità compositiva, che contraddistingueva il lavoro dei Lotze, e per la loro rarità. Raccontano la trasformazione dei paesaggi del lago, dal dominio spaziale e fisico delle imponenti fortezze asburgiche preunitarie, all’appropriazione identitaria dovuta all’insediamento delle nuove ville con grandi giardini panoramici voluti dalle aristocrazie italiane postunitarie. Paesaggi, atmosfere e la vita d’un lago che, via via, il turismo internazionale.

Immagine: Emil Lotze, Der Ortler vom Stilfser-Joch (L’Ortler dal passo dello Stelvio), 1876 albumina da collodio Budapest, Hungarian University of Fina Arts

Ufficio stampa:
Studio ESSECI – Sergio Campagnolo tel. 049.663499 info@studioesseci.net

Inaugurazione giovedì 29 marzo ore 18.30

MAG – Museo Alto Garda
Piazza Cesare Battisti - Riva del Garda Trento
Orari: mar-dom 10-12.30 e 13.30-18
Ingresso: 2 euro intero, 1 euro ridotto.

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