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28/3/2012

Giovanni Bonardi

Istituto Italiano di Cultura, Barcelona

a cura di Carlo Pesce

Storia, attualità, futuro, sacro e profano si riuniscono nelle opere di Giovanni Bonardi e rappresentano la costante nella sua espressione artistica.
Circa 40 opere recenti, tra sculture in terracotta e bronzo e dipinti, sono esposte nella sede dell’Istituto Italiano di Cultura di Barcellona dal 29 marzo al 26 aprile prossimi, radunate con il titolo “La memoria dei tempi”.

Simbologie raffinate, figure eleganti, forme dalle proporzioni perfette offrono una visione piacevole che introduce dolcemente nelle profondità della meditazione, in un mondo che, pur essendo nostro quotidianamente, diventa altro per quanto è trascurato nei ritmi della vita. In particolare viene sottilmente captata la religiosità intima di ognuno, ma più genericamente, e anche più immediata nella percezione, quella collettiva legata alla cultura e alla conoscenza di epoche senza tempo.

Mistero e magia fremono nei volumi, nelle pieghe dei drappi e, soprattutto, nelle immagini “tatuate” sull’epidermide delle figure; segni indelebili, evocativi, eloquenti, mediatici senza alcun bisogno di traduzione linguistica, producono informazioni e liriche che partono dall’anima per raggiungere altre anime. È un linguaggio del silenzio e della riflessione che mette in comunicazione con il prossimo e l’universo, con il tempo presente, quello passato e persino col futuro, che trasmette messaggi di conoscenze ed esperienze umane e spirituali.

Certo, le diverse tecniche impiegate, per Bonardi non hanno segreti e la sua perizia deriva sì dalla formazione, ma ancor più dall’esperienza diretta conseguita con la dedizione ai restauri di opere dei maestri del passato, oltre che dal suo proprio lavoro che oggi ha raggiunto la maturità.
La sua personalità, tuttavia, è stata sempre molto definita, fin dagli inizi e un carisma importante è rappresentato dalla coerenza espressiva ed estetica. D’altra parte, per Giovanni Bonardi, creare un’opera è proprio dar vita a una creatura, che è unica come l’individuo, plasmando la materia con amore e, nell’atto finale, trasferire a ognuna l’energia e il soffio vitale. Materia che non è sempre o solo una massa magmatica da plasmare, ma che anche pigmento, colore, segno, capaci di vivere sia nelle forme volumetriche che in quelle bidimensionali, sulla tela o sulla carta.

La mostra, curata da Carlo Pesce, è promossa dall’Istituto Italiano di Cultura a Barcellona e dall’Istituto Nazionale d’Arte Contemporanea, dei quali gode del patrocinio assieme a quello del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. A corredo, Verso l’Arte Edizioni ha pubblicato un volume a colori su cui sono riprodotte tutte le opere esposte e i testi, in italiano e spagnolo, di Salvatore Schirmo, Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura, Anselmo Villata, Presidente dell’Istituto Nazionale d’Arte Contemporanea, Carlo Pesce, curatore della mostra.

Inaugurazione 29 marzo ore 19,00

Istituto Italiano di Cultura
Passatge Mendez Vigo, 5 - Barcelona
Da lunedì a giovedì 10,00-13,00 e 17,00-20,00 venerdì 10,00-13,00

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