Mexicando. Ogni quadro diviene una sorta di messa in scena del teatro della memoria, in una riscoperta che si fa successiva riappropriazione di simboli, segni, lacerti figurativi di origine mesoamericana, cattolica, spagnola, europea o statunitense.
A seguito di accordi intercorsi tra il Console e l’Ambasciatore del Messico ed i Rappresentanti istituzionali della Città di Caramagna Piemonte , della Provincia di Cuneo e della Regione Piemonte nell’intesa di iniziare uno scambio interculturale tra Italia e Messico, la città di Caramagna Piemonte propone la personale di una acculturata artista messicana, da tempo residente a Diano d'Alba (CN), volta a raccontare la 'Tierra de arte' del Piemonte che, vista quasi come le lande adagiate del Messico, si rifà ad una scuola che, dopo quella dei muralisti Rivera, Orozco e Siqueiros ed il movimento di Ruptura e quello di Los Grupos, rappresenta una delle realtà piu' importanti dell'arte messicana. Il valore specifico di tale scuola e dei suoi protagonisti sta, nella Rivera, nella trasversalità del linguaggio che e' allo stesso tempo autoctono e internazionale, permeato da una profonda tensione onirica e un'intensa vitalità animistica. Caratterizzante e' il recupero archeologico, tanto che ogni quadro diviene una sorta di messa in scena del teatro della memoria, in una riscoperta che si fa successiva riappropriazione di simboli, segni, lacerti figurativi di origine mesoamericana, cattolica, spagnola, europea o statunitense.
L'arte popolare e primitiva si esprime in un anelito surrealista e spiritualista che da sempre ha caratterizzato la civiltà messicana e che, in questo caso, viene calato dalla brava restauratrice e pittrice a livello piemontese. Sono una sessantina le opere esposte nelle quali si riscontra una costante immaginifica oltre ad uno spiccato nomadismo simbolico e iconografico. La mente va ad alcuni degli artisti possibili referenti del suo gusto e cioè, oltre che ai citati mostri sacri della terra d'origine, a Klee, considerato il veggente e demiurgo, a Chagall, cantore e poeta della memoria del villaggio, e giù fino a Beyus, sciamano dell'arte. Perchè gli artisti messicani si nutrono di radici locali e universali, di contenuti archetipici e mitopoietici, approdando ad uno stile che trascende il mero orizzonte regionalistico e non si esaurisce in semplice pratica vernacolare. I loro luoghi sono infatti il frutto di un processo evolutivo che non ha seguito una linearità ma si e' generato attraverso l'accumulazione e la stratificazione, il sincretismo e l'ibridazione. Eccezionale dunque la testimonianza creativa conseguita dalla Rivera ora visibile in questa preziosa personale.
Giorgio Barberis
CENNI BIOGRAFICI
Guikni Hernandez Rivera è artista del centro america d’origine ed italiana d’adozione.
In Messico consegue il diploma presso l’Accademia d’Arte visuale di PUEBLA, dove inizia la sua carriera di pittrice e restauratrice. Da sei anni in Italia, decide di rimettersi in gioco e, giocando, con grande impegno, trasforma le tele in superfici vibranti, dinamiche, piene di vita e di calore. Per lei è l’inizio di una nuova ricerca, un punto di partenza su cui lavorare per riuscire a dare sfogo a ciò che vede, immagina, sogna, pensa e sente. Sono frammenti di realtà, per lo più volti, corpi scomposti e ricomposti in geometrie fluide, armoniose dai colori intensi, vivi ma mai chiassosi. Un linguaggio cromatico sapiente ed equilibrato. Il colore fa parte della sua cultura, le appartiene e viene fuori senza seguire canoni, percorsi mentali, senza essere pianificato o mediato. Attraverso i colori il sogno si fonde con la realtà. La sensazione finale è che nelle sue opere l’artista stia cercando se stessa nella sua nuova dimensione, lasciando affiorare ciò che ha nel profondo: un messaggio di vita, gioia, passione.
In occasione della rassegna il giorno dell’inaugurazione saranno ospiti il Console e l’Ambasciatore messicani ed i rappresentanti della Regione Piemonte, della Provincia di Cuneo e delle principali Istituzioni che hanno collaborato all’evento.
inaugurazione: domenica 1 aprile alle ore 11
Torre Civica
Piazza Castello - Caramagna Piemonte (CN)
orari: venerdi 15-19, sabato, domenica, prefestivi e festivi 10/13-15/19