La Rada
Locarno
piazza Remo Rossi (Ex scuole comunali)
0041 0917522230
WEB
Karim Forlin
dal 30/3/2012 al 21/4/2012
dal giovedi alla domenica 14-19 e su appuntamento
004176 2336466

Segnalato da

Riccardo Lisi


approfondimenti

Karim Forlin



 
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30/3/2012

Karim Forlin

La Rada, Locarno

C. Forlin rivela una particolare attenzione al tema dei codici linguistici. Le sue realizzazioni sono ellittiche: comunicano col pubblico in modo sempre indiretto e metaforico.


comunicato stampa

Si apre la stagione espositiva della rada - lo spazio indipendente di arte contemporanea sito nel palazzo delle ex scuole comunali, a Locarno - con elementi di novità nella direzione e nella programmazione, ripartendo dall’elevato livello di qualità nell’offerta culturale, conseguito negli ultimi anni grazie all’iniziativa ed alle capacità di Noah Stolz e Patrick Gosatti.

Il programma 2012, sotto la direzione di Riccardo Lisi, è particolarmente ricco di proposte grazie ad uno sforzo particolare nella razionalizzazione delle poche risorse disponibili per la cultura, oggi.

Esso si apre con la terza esposizione personale di Karim Forlin, artista proveniente da Gerra Piano, ma che vive ed opera da anni a Ginevra. La sua cultura è di tipo eclettico e svaria dalla filosofia all’arte - passando per temi antropologici - e dalla formazione in gioielleria contemporanea all’architettura del verde.

La sua permanenza in Romandia ha più volte influenzato le sue ricerche spingendolo a riesaminare le sue radici; immagini e ricordi di un Ticino “appartenutogli”, cercando di non cadere nella fittizia rievocazione nostalgica.

Forlin rivela inoltre una particolare attenzione al tema dei codici linguistici. Le sue realizzazioni sono ellittiche: comunicano col pubblico in modo sempre indiretto e metaforico.

Il titolo dell’esposizione, C, rimanda all’abbecedario – strumento base ma sicuramente un po’ obsoleto della nostra educazione culturale – ed a una posizione, quella di ponte tra due elementi, due opere o due territori. Questo assioma diventa quindi un dispositivo strutturante dell’intero abbecedario, un’opera che procede in modo empirico per analogie e giustapposizioni.

Si tratta di un’esposizione compatta che unisce tecniche variegate. In questo terzo ciclo di opere è centrale la presenza di un fuoco: pare la pulsione creativa stessa, a dilagare, una volta trovato un luogo e un’attenzione ad essa dedicata. Emergono rimandi letterali e transdisciplinari: dalle metamorfosi di Ovidio, alle suggestioni contenute in alcune rivisitazioni moderne della cultura contadina ed operaia.
E’ il fuoco che trasforma, che cancella ma anche ricrea.

opening: sab. 31 marzo 2012 h. 18 fino a tardi

La Rada
P.zza Remo Rossi (Ex scuole comunali) - Locarno
Orario d'apertura: dal giovedì alla domenica h. 14-19 e su appuntamento

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