Storie di possibili cadute. Il viaggio, la vita e l'autore sono i temi toccati con il caldo pathos della narrazione dallo scrittore americano John Barth. Traduzione, cura e voci recitanti di Fabrizio Cilento e Alessandro Raveggi rumoristica e voce cantante di Francesco Quatraro, percussioni di Carlo Seghi.
dalle ore 21.30
FLUORENCE
network di poesia da Firenze fuori Firenze
presenta
''Night Sea Journey''
da John Barth
traduzione, cura e voci recitanti di Fabrizio Cilento e Alessandro Raveggi
rumoristica e voce cantante di Francesco Quatraro
percussioni di Carlo Seghi
+
''il Tarlo''
di Luca Bombardieri
performance ed analisi del testo di Rapsodi
percussioni di Carlo Seghi
Il viaggio, la vita e l'autore sono i temi toccati con il caldo pathos della narrazione dallo scrittore americano John Barth
nel ''Night Sea Journey'' (racconto tratto dalla raccolta ''Lost in the Funhouse'').
'Il viaggio è una mia invenzione' La notte, il mare, esistono' Mi chiedo, al di là della mia esperienza con loro'
Io stesso, esisto, o questo è un sogno' A volte me lo domando. E se io sono, chi sono' L'eredità che suppongo di trasportare'
Però, come posso essere il vascello e i suoi passeggeri allo stesso tempo''
Ma il testo e i suoi nodi vengono messi in gioco ed analizzati da ''teorie del tarlo'' che palesano una intertestualità endemica,
come un virus che nega o corrompe l'originale.
''Lui rimane lì, che non ti resta altro, solo lui, che non ti resta che accettarlo, così com'è che poi in fondo in fondo rimane solo un tarlo.
Uno dei tanti, ma il più bastardo.''
Originale che si perde nella lettura interiore, nella performance, nella musica, nel divertissement letterario.
a seguire
''Storie di possibili cadute
un giorno..... 6/08/1945 ed un altro.....9/08/1945''
voce recitante e testi: Claudio Suzzi
nihon buyou: Azusa Tanabu
komoli uta: Yoshino Goto
costumi: Elena Frigato
installazione video: Alessandro Suzzi, Laura Muzza
La bomba e' esplosa come le endorfine da una ghiandola ed e' cosi che il corpo umano si eccita e si accascia d' angoscia.
La guerra e' il risultato di un disequilibrio linfatico di qualcuno che decide di far salire o cadere un popolo.
''Lontano, dal mercato provinciale / (ferme le zampe delle cicale) / un mostro arancione s'alza ovale / invece che nuvole e d'un tratto, /
come lo scatto nella danza buto, / lo zunami infernale investe con / fuoco supersonico di peste il Giappone: /
(6 agosto 1945 Hiroshima; AFTA; 60 Kg di carne macinata) / (9 agosto 1945 Nagasaki; MAIKO' BRUCIATA; 40 Kg di cenere di seta)''
nella serata interventi e letture da
Fabrizio Cilento - Claudio Suzzi - Alessandro Raveggi - Francesco Quatraro - Rapsodi
BZF Vallecchi
Via Panicale 61/R
Firenze