Modi di essere Indie! L'undicesima edizione del RIFF, presso il Nuovo Cinema Aquila e la Casa del Cinema di Roma, propone 120 pellicole provenienti da circa 40 nazioni. La sezione dei lungometraggi stranieri offre in particolare un articolato ventaglio di opere e talenti provenienti dalla nuova Europa.
Il programma dell’undicesima edizione del Rome Independent Film Festival, che si terrà dal 13 al 19 Aprile presso il Nuovo Cinema Aquila e presso la Casa del Cinema di Roma, propone, provenienti da circa 40 nazioni, 120 pellicole tra anteprime mondiali ed europee, opere prime e anticipazioni assolute che confermano il RIFF come importante vetrina internazionale del cinema indipendente.
La sezione dei lungometraggi stranieri offre in particolare un articolato ventaglio di opere e talenti provenienti dalla nuova Europa. Tra le opere prime in concorso vanno segnalati “Volcano” (dom 15 aprile h 20.10) dell’islandese Rúnar Rúnarsson, regista di fama internazionale, candidato per i suoi cortometraggi agli oscar nel 2006 con “Last Farm”, che ha avuto una nomination per la Palma d’oro nel 2008 con “2 birds” ed è stato selezionato sempre a Cannes per la Director’s Fortnight nel 2009 con “Anna”; molto attesa è l’opera seconda “Courage” (ven 13 aprile h 20.40) del polacco Greg Zglinski vincitore a Venezia nel 2004 con l’opera prima “Tout un hiver sans feu”; dalla Danimarca arriva “Room 304” (sab 15 aprile h 20.10) di Birgitte Starmose cineasta premiata a Berlino nel 2010 con il cortometraggio “Ønskebørn”. Tre i film selezionati per la Germania “Angel Express” (mer 18 aprile h 22.20) di RP Kahl e “Combat Girl” (giov 19 aprile h 20.10) esordio alla regia di David Wnendt, infine la coproduzione tedesco-svizzera “Il Cattivo Zio” (giov 19 aprile h 22.20) di Urs Odermatt, incentrato sulle dinamiche a volte impietose delle piccole cittadine di provincia.
Eduardo Chapero-Jackson firma per la Spagna “Verbo” (mart 17 aprile h 20.10), protagonista l’adolescente Sara, alle prese con un misterioso personaggio in un’avventura vorticosa fra vita e morte, mentre il brasiliano Andre Ristum presenta “Meu Pais” (lun 16 aprile h 20.10) sofferta riflessione sulle origini di un brasiliano trapiantato in Italia che torna al suo paese natio dopo la morte del padre. In gara per il Regno Unito “Behold the Lamb” (mart 17 aprile h 22.20) di John Mcllduff, un bizzarro road movie tragicomico lungo il quale si snodano le vicende di Liz ed Eddie alla ricerca a loro modo di una qualche forma, seppure poco cristiana, di redenzione. A chiudere la proposta degli 11 lungometraggi stranieri dagli Stati Uniti “Vamperifica” di Bruce Ornstein, che il RIFF lancerà in anteprima italiana multistreaming sulla piattaforma Mymovieslive nel corso della serata d’apertura venerdì 13 alle 22.20 e l’anteprima mondiale “The Silent Thief” (mer 18 aprile h 20.10) di Jennifer Clary.
Un poker di lungometraggi rappresenta l’Italia ai RIFF Award 2012. L’opening night è tutta per “Aspromonte” (ven 13 aprile h 20.20) di Hedy Krissane con Franco Neri, Pier Maria Cecchini, Andrea De Rosa; a seguire l’attesissimo “Ristabbanna” il(sab 14 aprile h 22.20), ultimo film di Ben Gazzara e con Tiziana Lodato per la regia di Gianni Cardillo e Daniele De Plano. Ispirato ad una storia vera è “In nomine Satan” (dom 15 aprile h 22.20) di Emanuele Cerman con Stefano Calvagna.
Vanta un cast importante l’opera prima di David Petrucci il thriller “Canepazzo” (lun 16 h 22.20): Giuseppe Schisano, Marco Bonetti, Tinto Brass, Franco Nero, Myriam Catania, Daniele Miglio.
Al festival del cinema indipendente non poteva mancare, tra i numerosi eventi collaterali, un ragionamento sull’attuale realtà produttiva. Sabato 14 aprile alle ore 10.00 avrà luogo il IV Forum: “I nuovi profili della Produzione Cinematografica Europea Indipendente”, con i produttori aderenti al progetto Producers on the movie, iniziativa lanciata a Cannes nel 2000 dalla European Film Promotion (EFP), per discutere delle dinamiche distributive internazionali. Al forum parteciperanno per l’Italia Marta Donzelli (Vivo Film), per la Polonia Lukasz Dzieciol (Opus Film), per la Repubblica Ceca Radim Prochazka (Produkce Radim Prochàzka s.r.o.), per l’Islanda Hlin Johannesdottir (Zik Zak Filmworks) e per la Danimarca Jesper Morthorst (Alphaville Pictures).
Tra le novità di quest’anno, la programmazione alla Casa del Cinema di Roma degli 11 documentari italiani selezionati (sabato 14, domenica 15 e lunedì 16).
Il tema che apre, sabato 14, la sezione ‘made in Italy’ del DocumentaRIFF è la primavera araba, con due opere: alle h. 16.00 “Lybia Hurra” di Mirko Bellis, sulla guerra civile libica e, a seguire, (h. 17.30) “MinoTawra: Exporting Change” di Kamikairy Fares, dove l’autore ripercorre gli eventi fondamentali delle recenti rivolte tunisine. Alle h. 19.00 “I Colonnelli di Roma” di Stefano Migliore, pellicola incentrata sulla condizione dell’Italia odierna, una riflessione artistica, culturale e di costume che porta lo spettatore ad interrogarsi sul senso dei festeggiamenti per il 150° dell’Italia. In prima serata (ore 21.00) arriva “Melkam Zena” debutto alla regia di Valentina Carnelutti, racconto del lavoro svolto dall’ONG Action Aid nella poverissima zona rurale di Ankober in Etiopia.
Domenica 15 alle ore 16.00 si inizia con “Salva la cozza” di Ascanio Petrini, un viaggio alla scoperta dell’antica tradizione barese della pesca e del consumo del pesce crudo; sempre domenica in calendario un doppio focus sulla mafia. Si inizia alle ore 17.30 con “Mettersi a posto: il pizzo a Palermo” di Battaglia, Donati, Schimmenti e Zulini, racconto sociale sul fenomeno delle estorsioni in Sicilia e alle h. 19.00 con “Pino Masciari, Storia di un calabrese imprenditore” di Alessandro Marinelli, docu-bio sulla vita di un singolo che si ribella alla criminalità organizzata.
Lunedì 16 il calendario delle proiezioni inizia alle ore 16.00 con “Io sono qui” di Emmanuel Exitu, la storia di Mario Melazzini medico colpito dalla SLA e autore di alcuni libri sulla malattia; subito dopo, alle 17.30, il docu-fiction “La voce del corpo” di Luca Vullo e alle 19.00 “Milongueros” di Andrea Zambelli e Andrea Zanoli, che racconta l’essenza del tango attraverso alcuni dei più famosi milongueri di Buenos Aires. Chiuderà infine il ciclo degli italiani “Mai Senza - La Sessualità alla Terza Età” di Alessandro Tamburini e Ciro Zecca, fra i personaggi intervistati: Paolo Villaggio, Lino Banfi, Sandra Milo.
Domenica 15 alle ore 21.00 alla Casa del Cinema sarà anche proiettato il documentario, coprodotto da Emirati Arabi e Libano, “The Akram Tree”, di Francesco Cabras e Alberto Molinari, già premiato come miglior documentario al Dhaka International Film Festival, racconta l’esperienza artistica del ballerino anglo-bangladese Akram Khan.
La sezione internazionale dei documentari del RIFF sarà di casa al Nuovo Cinema Aquila. Undici i migliori “International doc”, opere diversissime ma parimenti ricche di contenuti, provenienti da ogni punto del globo, dall’India alla Turchia, dalla Svizzera alla Repubblica Ceca passando per l’Estonia e la Norvegia.
Con “Broken Memory, Shining Dust” di Nilosree Biswass, viene ricordata la forza e la determinazione delle donne del Kashmir, in sofferta attesa dei loro cari dispersi, a causa del sanguinoso conflitto lungo un decennio. Di nuovo una forma di resistenza positiva il tema del film: “Culture of Resistence” di Lara Lee dove l’arte, la musica e la danza traducono la violenza in “pace creativa”. Ancora protagoniste le donne invece per “Girls of hope”, pellicola in cui Aysegul Selenga Taskent racconta il difficile cammino delle ragazze di alcune remote zone della Turchia, per l’affermazione del diritto all’istruzione. Fortissimo l’impatto emotivo di “Here we drown algerians, October 17th”, firmato da Yasmina Adi, cronaca della mattanza algerina compiuta ignobilmente a Parigi il 17 Ottobre 1961 dal governo francese. Diversa la “resistenza” contro la distruzione della bio-diversità per “Raising Resistance”, in cui Bettina Borgfeld e David Bernet ci accompagnano alla scoperta dei campesinos, piccoli coltivatori paraguaiani impegnati a combattere l’utilizzo della soia geneticamente modificata. Toccante ed originale la storia di David Vondracek in “Love in the grave”, dove il regista ci racconta l’amore di Jana e Jan, due senzatetto che si “sistemano” in un cimitero, mentre Gabrielle Provaas e Rob Schroder mostrano la parabola verso l’emancipazione di due gemelle fondatrici del primo sindacato per prostitute ad Amsterdam in “Meet the Fokkens”. Controverso e complesso il meta-racconto di Karel Vachek, filmmaker sperimentalista ceco animatore della primavera di Praga, in gara al RIFF 2012 con “Obscurantist and His Lineage”. Chiudono la sezione “The Job” di Didier Cros, cinico sguardo-verità sulle tipiche selezioni lavorative delle aziende private e “The New World” dell’estone Jaan Tootsen, che dà voce ad un movimento nato nella nuova e libera Estonia con l’ambiziosa aspettativa di cambiare il mondo.
Molte curiosità anche nella selezione dei cortometraggi italiani, con diversi attori protagonisti delle pellicole in concorso: Nino Frassica, Maurizio Crozza, Alessandro Haber, Gianmarco Tognazzi, Vinicio Marchioni, Giorgio Colangeli, Luca Ward, Carlotta Natoli, Mario Donatone, Daniela Virgilio, Andrea Sartoretti, Luca Lionello.
Il RIFF è realizzato col sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (DGC), Assessorato alla Cultura, Arte e Sport della Regione Lazio e Roma Capitale - Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico.
Sul sito del festival www.riff.it il programma dettagliato con le schede dei film e gli appuntamenti in sala.
Ufficio stampa:
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Marino Midena, +39.347.7162033
Elisabetta Colla +39.333.2736455
Conferenza stampa di presentazione: Mercoledì 11 Aprile 2012, ore 12.15 presso la Casa del Cinema
Casa del Cinema a Villa Borghese
largo Marcello Mastroianni, 1 - Roma
Nuovo Cinema Aquila | Spazio per Nuove Visioni
via L'Aquila 68 - Roma