Il tema centrale del festival e' il rapporto di scambio tra cittadini e artisti. Spettacoli, incontri e performance "per riabitare la citta'".
Padova, 30 marzo 2012 – Per un intero mese Padova sarà palcoscenico di spettacoli, laboratori, incontri sul tema della città e il suo rapporto con gli artisti, animando le piazze e alcuni luoghi significativi per la cultura e la vita della città. È il festival “relAzione Urbana”, che prende il via domenica 15 aprile con un intero pomeriggio di azioni performative, percorsi artistici, laboratori, installazioni video, performances di discipline metropolitane acrobatiche, canti corali, concerti... In calendario fino al 13 maggio, il festival costituisce la terza e ultima parte della rassegna “Contrappunti” e si inserisce nel format Universi Diversi. È promosso e organizzato da Tam Teatromusica, in collaborazione e con il sostegno degli Assessorati alla Cultura del Comune di Padova e della Regione del Veneto, dell’Assessorato alle Politiche giovanili-Progetto Giovani del Comune di Padova e del Ministero per i Beni e le attività culturali.
Tema centrale del progetto è il necessario rapporto di scambio tra cittadini e artisti, un rapporto da saldare per rivitalizzare la città come luogo in cui “abitare” significhi anche “partecipare”. Uno spazio da progettare e vivere insieme, in cui la cultura e l'arte ricoprono un ruolo fondamentale e prioritario per la crescita e lo sviluppo di ognuno e di tutti, per la promozione di cittadinanza attiva e (nuove) relazioni capaci di generare comunità. Attenzione speciale andrà alle giovani generazioni, ai bambini, alle persone che vivono in condizione di marginalità e al loro modo di vivere ed essere in relazione con la città: a loro è rivolta la proposta di iniziative specifiche.
Dopo l’apertura di domenica, una sorta di grande festa della città, gli appuntamenti proseguono con numerose iniziative, a partire dalla rassegna di spettacoli al Teatro delle Maddalene (via san Giovanni da Verdara, 40). Si comincia venerdì 20 aprile, alle ore 21, con “Report dalla città fragile” di e con Gigi Gherzi (Teatro dell’Argine- Olinda), in cui l’attore improvvisando comporrà insieme al suo pubblico una mappa della città, dei luoghi, delle storie, delle emozioni… Sullo stesso tema (e nello stesso teatro) sarà allestita la mostra “Tavole e parole dalla città fragile” di Pietro Floridia e Luana Pavani, nata dalle interviste che Gherzi ha realizzato ai cittadini di un’altra città e con la quale i visitatori padovani sono invitati a interagire lasciando il proprio segno. Infine sarà sempre Gherzi, insieme ad Anna Serlenga, a condurre il laboratorio “Il teatro della città” da martedì 17 a giovedì a sabato 21 (sempre al Teatro Maddalene, dalle 19.30).
Venerdì 27 aprile alle 21 sul palco c’è Beppe Rosso di ACTI Teatri Indipendenti di Torino con “La città fragile. Seppellitemi in piedi”, ispirato a un fatto di cronaca narrato in un libro-reportage di Marco Revelli. E ancora, domenica 29 aprile alle 17 sono dedicati ai più piccoli lo spettacolo “In cammino” di Flavia Bussolotto e il video “Matteo e la città” di Michele Sambin (Tam Teatromusica). Si continua venerdì 4 maggio alle 17 con “Le Troiane”, uno studio teatrale del laboratorio di Balamòs Teatro con le donne detenute della Casa di reclusione femminile La Giudecca (Venezia); gli Stalker Teatro calcheranno il palco con “Incontri” domenica 6 maggio alle 17, con una performance dedicata all’incontro con l’altro e alla convivenza, infine domenica 13 maggio alle ore 18 “SpeciediSpazi”, evento finale del laboratorio per giovani Oikos officina delle arti sceniche di Maria Cinzia Zanellato.
Fa parte del festival anche “Agorà di pensiero”, un ciclo di incontri per riflettere sul teatro come spazio di confine tra arte e nuove forme di cittadinanza. Sabato 28 aprile alle 10, presso il Centro Universitario - Palazzo Trevisan (via degli Zabarella 82), il primo appuntamento presenterà tre progetti di eccellenza di arte e creatività dedicati ai giovani.
Il carcere è al centro dell’intera giornata di venerdì 4 maggio: alle 10 al Centro universitario, il seminario curato dal Coordinamento nazionale Teatro carcere presenterà alcune significative esperienze nazionali di teatro con persone recluse, a partire da quella del carcere di Rebibbia dove è nato il film “Cesare deve morire”, vincitore dell’ultimo “Orso d’oro” a Berlino. E sarà proprio Fabio Cavalli, regista e referente artistico del progetto di teatro nel carcere di Rebibbia e cosceneggiatore del fim, l’ospite dell’incontro del pomeriggio (ore 15). Ultimo appuntamento, infine, sabato 5 maggio alle 18 presso il Teatro delle Maddalene con artisti di calibro internazionale del teatro contemporaneo italiano: Daniela Nicosia, Michele Sambin, Donato Sartori e Paola Piizzi porteranno la propria testimonianza sull’arte come elemento di cambiamento nelle relazioni urbane.
Il programma completo è sul sito
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