Il Cinema Ritrovato, sempre curato dalla Cineteca del Comune di Bologna e dal Nederlands Filmmuseum, vi aspetta anche quest'estate. Rispetto alle ultime edizioni, ricerche già in corso proseguono e altre, nuove, si aprono. Dopo le monografiche dedicate a Valentino (1996), Garbo (1997), Fairbanks (1998), lo scorso anno abbiamo avviato con Divine apparizioni un progetto pluriennale dedicato alle origini del divismo tra Europa e America: il secondo capitolo di questo progetto offre quest'anno un'ampia ricognizione, molto ricca di titoli inediti, sul divismo femminile americano durante gli anni Venti.
XXIX Mostra Internazionale del Cinema Libero
quattordicesima edizione
ARCHIMEDIA II
Seminario
sulla Sindrome dell'aceto:
prevenzione, rimedi ed uso delle nuove tecnologie
Domenica 2 e Lunedì 3 luglio 2000
Il Cinema Ritrovato, sempre curato dalla Cineteca del Comune di Bologna e dal
Nederlands Filmmuseum, vi aspetta anche quest'estate.
Prosegue la collaborazione tra il festival e Archimedia, il
progetto promosso da Media2 e dalla Cinémathèque Royale
de Belgique, sostenuto da nove archivi cinematografici, quattro laboratori di
restauro e nove università , per formare e specializzare
nuove figure professionali nei vari ambiti dell'attività cinetecaria.
Rispetto alle ultime edizioni, ricerche già in corso proseguono e altre,
nuove, si aprono. Dopo le monografiche dedicate a Valentino
(1996), Garbo (1997), Fairbanks (1998), lo scorso anno abbiamo avviato con
Divine apparizioni un progetto pluriennale dedicato
alle origini del divismo tra Europa e America: il secondo capitolo di questo
progetto offre quest'anno un'ampia ricognizione, molto
ricca di titoli inediti, sul divismo femminile americano durante gli anni
Venti. Una novità per Il Cinema Ritrovato (benché
annunciata, o lasciata intravvedere, da alcuni eventi speciali delle ultime
edizioni) è certamente la sezione dedicata a Rodolfo
Sonego, uno dei grandi sceneggiatori italiani, un apporto cruciale e ancora
tutto da studiare alla storia del nostro cinema migliore. E
poi, come sempre, i film Ritrovati e restaurati in arrivo dagli archivi di
tutto il mondo, e la prima del film Modern Times, restaurato
e con musica dal vivo, che prosegue il nostro Progetto Chaplin.
Divine apparizioni - anno secondo
GIRLS, LADIES, STARS
Attrici americane negli anni Venti
E' negli anni del muto che appaiono e si affermano le star, è intorno alla
loro immagine che la nascente industria hollywoodiana
costruisce il proprio mito. Non conta tanto la recitazione, quanto il fulgore
fotogenico, la forza simbolica del gesto, il talento del
corpo. L'immagine del divo e prima ancora della diva riescono a catalizzare
desideri, a suggerire nuovi rituali di comportamento,
forse anche a sollecitare quell'inconscio che proprio nello stesso periodo sta
diventando materia di letteratura e di scienza. I grandi
divi hollywoodiani ed europei degli anni Venti saranno le prime figure di un
immaginario cinematografico collettivo destinato a
resistere, nelle sue diverse e alterne fortune, fino ad oggi, già oltre il
primo secolo del cinema.
La galassia del divismo femminile nell'America degli anni Venti, composta da
nomi indimenticabili e da altri presto dimenticati, verrÃ
esplorata secondo lo stile del Cinema Ritrovato: presentando i film scovati
negli archivi di tutto il mondo, con attenzione particolare
alle opere meno viste. Molti film restaurati dunque, ma anche altri che,
accompagnati da presentazioni, serviranno a chiarire il
quadro complessivo del fenomeno divistico, nei suoi aspetti sociologici e
produttivi, strettamente attorali o più propriamente storici ed
estetici.
Sarà l'anno di Vilma Banky, Clara Bow, Joan Crawford, Marion Davies, Pauline
Frederick, Lillian Gish, Pola Negri, Gloria
Swanson, Florence Vidor. Di alcune quasi tutto è da scoprire, di altre credete
forse di sapere già tutto: e vedrete che non è così...
Ma non solo sul divismo delle attrici si concentrerà Divine apparizioni, anno
secondo: in altro modo - non meno importante -
furono dive anche le sceneggiatrici (da Anita Loos a Frances Marion) che
scrissero i film delle massime star. Il Cinema Ritrovato
ha scelto di ripensare il cinema americano anche attraverso la prospettiva del
rapporto tra scrittura femminile e divismo femminile.
Rodolfo Sonego
Storia di uno (sceneggiatore) italiano
Sceneggiatore tra i più memorabili, comici, desolati e pungenti del cinema
italiano degli anni Cinquanta e Sessanta; autore di
sceneggiature-capolavoro (come Una vita difficile per Dino Risi e Alberto
Sordi) e di soggetti-capolavoro (come Il sorpasso per
Dino Risi e Vittorio Gassman); collaboratore e complice di Sordi lungo una
vita intera. Rodolfo Sonego, veneto a Roma (dove
esordisce come artista visivo, e si unisce al gruppo Vedova) è uno dei
nomi-chiave per ricostruire e riportare a vera luce una lunga
ed intensa stagione del nostro cinema. Modella indimenticabili, implacabili
maschere d'italiano men che medio, pavido, arrogante,
corrivo, goffo, troppo umano, italiano stordito dal boom o forzato del
matrimonio, italiano all'estero, già eroe d'una mitologia
grottesca; vere figure di storia moderna e di Italia contemporanea. A lui Il
Cinema Ritrovato dedica una retrospettiva e un libro
curato da Tatti Sanguineti. Sarà lo stesso Sonego a presentare una selezione
dei film da lui sceneggiati lungo quasi cinquant'anni,
insieme a registi, attori, sceneggiatori, produttori che ne hanno segnato e
accompagnato la carriera.
Progetto Chaplin
Durante l'edizione 1999 del Cinema Ritrovato, mostrando per la prima volta
l'edizione restaurata di The Kid, abbiamo annunciato
l'avvio della collaborazione tra la Cineteca di Bologna e la famiglia Chaplin
per il restauro filologico dell'intero corpus dei film
chapliniani, corto e lungometraggi. Quest'anno sarà la volta di Modern Times,
presentato con l'accompagnamento dal vivo
dell'orchestra del Teatro Comunale diretta dal Maestro Timothy Brock che ha
curato la ricostruzione della partitura.
Programme Picture dalla Cinémathèque Royale:
B-movies dagli anni Venti
Dal ricchissimo fondo di b-movies americani anni Venti della Cinémathèque
Royale de Belgique, una prima selezione curata con
l'aiuto di Kevin Brownlow, primo sguardo su una produzione di genere
largamente inedita: solidi melodrammi come The Old
Homestead di James Cruze; film all-negro di dura intonazione sociale come
Symbol of the unconquered (titolo misconosciuto
della filmografia del leggendario cineasta/produttore nero Oscar Micheaux);
commedie en abîme o film-sul-film come Clothes
Make a Woman, con Walter Pidgeon ed Eve Southern. Il Programme Picture della
Cinémathèque Royale è un progetto in
progress, un lavoro di ricerca, identificazione, selezione che continua (e di
cui speriamo di poter mostrare altri risultati nelle prossime
edizioni del nostro festival) all'interno di un fondo straordinario, che vale
anche come testimonianza del lavoro e della formidabile
rete di rapporti internazionali intessuta da Jacques Ledoux, per trent'anni
(1958-1988) conservatore dell'archivio belga.
Ritrovati e restaurati
Molti nuovi restauri, molti titoli da scoprire o ritrovare in arrivo dalle
cineteche di tutto il mondo. Spiccano quest'anno i film
provenienti della Cinemateca Portuguesa: primi tra tutti la versione
restaurata, con il contributo dell'Academy Film Archive e della
Twentieth Century Fox, di Four Sons (1929), dramma d'una lacerazione familiare
e romanzo di formazione nazionale negli anni
della Grande Guerra, il più grande successo popolare del John Ford muto (per
il film il Maestro Antonio Coppola sta scrivendo una
nuova partitura), e il primo, bellissimo De Oliveira, Aniki Bobo (1941), film
che sembra anticipare la stagione neorealista. Dalla
Cinémathèque Suisse proviene la copia a colori di Madame Dubarry (1919) di
Ernst Lubitsch, storico mélo di grande sfarzo
produttivo, autentica prova di forza dell'industria cinematografica tedesca;
dalla Cinémathèque française un capolavoro del cinema
francese, Paris qui dort (1924) di René Clair, cui i colori della nuova copia
restaurata restituiscono l'eccentrica levità tra fiaba e
fantascienza; dall'Academy Film Archive i film realizzati in America da Oskar
Fischinger; dal Münchner
Filmmuseum-Stadtmuseum alcuni inediti realizzati da Orson Welles tra il 1968 e
il 1984.
Incontri e Seminari
Il Cinema Ritrovato vuole essere un luogo di riflessione sull'attività degli
archivi cinematografici e, in particolare, sulle attività di
restauro; per questo abbiamo progettato, insieme ad Archimedia e al Gruppo
Gamma, un seminario che intende fare il punto
sull'attuale stato delle ricerche relative alla conservazione del film e in
particolare al problema della "sindrome dell'aceto", che
affligge parti sempre più rilevanti delle collezioni negli archivi di tutto il
mondo.
Nelle giornate del festival, assieme al Dipartimento di Musica e Spettacolo
dell'Università di Bologna, avvieremo il progetto di un
Osservatorio del cinema muto italiano, per verificare approcci e metodologie
di studio su un campione di quattro film muti italiani
recentemente restaurati: Kalida'a, la storia di una mummia (1917) di Augusto
Genina, Il Resto umano (1913) prodotto dalla Film
d'Arte Italiana, Vedi Napule e po' mori! (1924) di Eugenio Perego, Attila
(1918) di Febo Mari.
Evento Speciale
Quarant'anni di Cinema Libero
La Mostra Internazionale del Cinema Libero
A quarant'anni di distanza, e per il secondo anno, continuiamo a ricostruire
il valore storico della Mostra che nacque nel 1960 nella
piccola città termale di Porretta, e che fu per molti anni l'avamposto
italiano del moderno cinematografico, delle nascenti nouvelles
vagues, del "cinema nuovo" che in Europa e fuori d'Europa andava scardinando i
canoni del linguaggio ordinario. Il Cinema
Ritrovato, che di quell'esperienza audace raccoglie oggi l'eredità , ha puntato
sul passato della Mostra uno sguardo naturalmente
non neutro, militante in nuovo senso cinetecario: continuando a interrogarsi
sui problemi di conservazione e di riedizione di quei
dirompenti film anni Sessanta e Settanta poi diventati classici, continuando a
cercare le copie migliori per mostrarle al pubblico di
oggi. Quest'anno, l'omaggio al passato della Mostra è stato pensato e
realizzato con la collaborazione della Cineteca Nazionale, del
Nederlands Filmmuseum, dell'Oesterreichisches Filmmuseum e di Enno Patalas
(sarà con lui, a Bologna, il pittore e regista Jürgen
Böttcher, attivo nella Germania dell'Est dagli anni Sessanta al crollo del
muro): attenzione concentrata sulle avanguardie europee,
con programmi dedicati, tra gli altri, ad Alberto Grifi e Peter Kubelka. E
come sempre speriamo che non si tratti solo di celebrare,
ma di rimettere in circolo immagini da troppo tempo fuorischermo, e nuove
riflessioni.
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