Marina Abramovic
Andrea Salvino,
Annalisa Cattani
Paola Di Bello
Armin Linke
Stefano Pasquini
Marco Vaglieri
Alighiero Boetti
Jack & Dinos Chapman
Gianluigi Colin
Carlos Garaicoa
Pino Pascali
Milan Knizak
Adrian Paci
Ottonella Mocellin
Nicola Pellegrini
Prinz Gholam
Andrea Salvino
L'esposizione alla Galleria Milano non vuole ricalcare il tema della guerra in se', vuole essere un invito a riflettere sui motori, sugli effetti e le conseguenze delle guerre di tutti i tempi. Per questo, oltre ai lavori di artisti che in anni piu' recenti hanno affrontato questi argomenti, saranno presenti nella mostra alcuni esempi di opere del passato.
Il prossimo 2 Aprile si aprirà presso la Galleria Milano la mostra "Riflessioni
sugli effetti delle guerre", da una idea di Daniela Palazzoli.
Il tema della guerra è stato posto al centro di molte importanti rassegne
attualmente in corso in Europa. L'esposizione alla Galleria Milano non vuole
ricalcare il tema della guerra in se - giusta o sbagliata che sia - vuole
essere un invito a riflettere sui motori, sugli effetti e le conseguenze delle
guerre di tutti i tempi.
Per questo, oltre ai lavori di artisti che in anni più recenti hanno affrontato
questi argomenti, saranno presenti nella mostra alcuni esempi di opere del
passato: grafiche di Daumier e Cham, Goya, Maximilian Luce, Kathe Kollwitz e
Picasso, una tela di Carrà del 1939 raffigurante un bambino che pare
chiedere alla mamma "Perché?", un paesaggio di Radziwil con uno scorcio di
"Colonia nel 1947" e un disegno di un ferito di guerra di Grosz.
Riconfermano l'attualità di situazioni passate, Gianluigi Colin, i Prinz
Gholam e i Chapman, che si riappropriano di opere d'arte storiche e le
contestualizzano. Gianluigi Colin rielabora in digitale un dipinto di K.D.
Friedrich; i Prinz Gholam, nell'opera fotografica esposta, "Goya couple
seated", riprendono la posa trasognata e graziosamente rococò di una coppia
tratta dai "Capricci" per riambientarla su uno sfondo postindustriale
abbandonato di Beyrut ; Dinos e Jake Chapman, in una serie di incisioni, rendono
omaggio ai "Disastri della guerra" di Goya.
Sono dedicati alla violenza che cova nelle abitudini quotidiane, l'
assemblaggio di bossoli in cui sono infilati i disegni dei "Killer" di Pino
Pascali e l' installazione di Milan Knizak ( inutili nanetti da giardino ilari
e sorridenti, armati di fucili e fondine).
Ripropone il tema delle armi e della violenza nascosta Nicola Pellegrini in una
serie di ritratti di persone incontrate nel West degli Stati uniti cui l'artista
chiede: "Do you have a gun?" Le risposte riportate in calce sono talvolta
agghiaccianti.
Sempre correlati alla volontà di distruzione che anima lo spirito umano sono
gli spazi urbani in avanzato stato di decadenza del light box di Carlos
Garaicoa " Cubans were here I" e "La fine delle illusioni" di Ottonella
Mocellin, un progetto per l'Arco della Pace che la Mocellin ha realizzato per
la rassegna "In alto arte sui ponteggi" patrocinata dal Comune di Milano e dalla
Soprintendenza ai Beni Culturali.
Anibal Lopez documenta fotograficamente una azione realizzata durante una parata
militare a Guatemala City, con l'intento di ricordare all'esercito i delitti
commessi.
Ironia e una apparente e voluta leggerezza pervadono le figure in divisa di
Katia Bassanini. Gli abiti da Kamikaze, come ogni altra uniforme, privano
l'essere umano di identità e di vita propria.
Più esplicitamente sugli effetti dei conflitti e delle guerre sono il dipinto di
un'aula della scuola Diaz dopo il G8 di Andrea Salvino, come pure i video di
Annalisa Cattani, Paola Di Bello, Armin Linke e Stefano Pasquini girati a
Baghdad nel 2002 durante un workshop organizzato dall'Unione Fotografi Irakeni
eil critico Emanuela De Cecco per rompere l'embargo culturale, e "I sette
passi" di Marco Vaglieri. Un lavoro quest'ultimo che documenta con testi e
fotografie una lunga escursione dell'artista attraverso i monti del Carso,
dove tracce della prima guerra mondiale sono ancora evidenti fra gli alberi.
Più indirettamente, ma non per questo meno efficacemente, sono "La stella di
fuoco" della Abramovic e il video di Adrian Paci "Albanian Stories" in cui una
bambina, raccontando delle favole, mescola ai personaggi fiabeschi episodi
della guerra vissuta.
Elenco degli artisti rappresentati nella mostra:
Abramovic - Bassanini - Boetti - Baruchello - Carrà - Dino e Jack Chapman -
Cattani - Colin - Daumier e Cham - P. Di Bello - Garaicoa - Goya - Grosz -
Knizak - Kollwitz - Linke - Lopez - Luce - Mocellin - Novelli - Paci - Pascali
- Pasquini - Pellegrini - Picasso - Prinz Gholam - Radziwil - Salvino - Vaglieri
Apertura della mostra: Mercoledì 2 Aprile 2003
Orari : da martedì a Sabato dalle ore 10,00 alle 13,00 e dalle 16,00 alle
20,00
galleria milano
20121 Milano - Via Manin, 13 - Via Turati, 14
Tel. 02 29 00 03 52 - Tel e Fax 02 29 00 32 83