Luoghi e dinamiche dell'Essere. Le sole parole di Calvino, selezionate da alcuni dei suoi piu' celebri testi, concorrono a dare corpo alla critica intorno ad Essente di Antonio Ambrosino, opera rappresentante una figura umana colta nella posizione propria del Buddha in meditazione aleggiante in un tempo quasi sospeso, dilatato.
La R.T.A. Progetto Porta degli Angeli, in collaborazione con il Comune di Ferrara - Circoscrizione 1, presenta un nuovo appuntamento curato dall'Associazione YORUBA - Diffusione Arte Contemporanea di Ferrara.
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Sabato 05 maggio 2012 alle ore 18.30 inaugurerà la mostra Luoghi e dinamiche dell’Essere, curata da Federica Zabarri e Maria Letizia Paiato, dell'Associazione Yoruba, coadiuvate da Linda Gezzi. L’esposizione presenta un’insolita bipersonale: uno stringente dialogo tra il giovane, di origini napoletane, Antonio Ambrosino e Italo Calvino, uno tra i più geniali scrittori del Novecento.
Le sole parole di Calvino, selezionate da alcuni dei suoi più celebri testi, concorrono a dare corpo alla critica intorno ad Essente di Antonio Ambrosino, opera rappresentante una figura umana colta nella posizione propria del Buddha in meditazione aleggiante in un tempo quasi sospeso, dilatato.
Il vagare di mostra in mostra e di luogo in luogo di questa figura è, in questa sede, narrato attraverso una selezione d’immagini che non vogliono essere un pretesto né una visione documentaristica ma un modo per mettere in risalto il concetto di cambiamento, elemento endemico dell'uomo. Un pensiero, un’idea amplificata, allo stesso tempo, dai differenti titoli attraverso cui essa è di volta in volta presentata.
Un uomo, un’opera e simultaneamente la moltiplicazione dell’immagine mediante video, genera più uomini e più opere (anche se in fondo è sempre lo stesso uomo e sempre la stessa opera), testimonianza, questa, della molteplicità dell’essere. Così le immagini possono essere considerate nuove opere d’arte, con altrettanti nuovi titoli, magari quelli dei luoghi che Essente ha occupato e plasmato con la sua stessa presenza.
Questo progetto di mostra nasce dalla collaborazione tra più soggetti, nella consapevolezza condivisa che spesso la critica d’arte può essere eccessiva o talvolta incompleta nell’esprimere ciò che un’opera dovrebbe trasmettere all’osservatore. Ecco allora la scelta di far intervenire la letteratura che, in questo caso, da sola, pare essere più esemplificativa di qualunque altra parola scritta appositamente. Viceversa l’opera di Ambrosino riassume visivamente il pensiero espresso dal grande Calvino.
Un ringraziamento va pertanto a Massimo Bignardi Direttore del FRAC di Baronissi (Sa) e ad Ada Patrizia Fiorillo docente di Storia dell’Arte Contemporanea dell’Università di Ferrara, e alle associazioni di giovani critici e curatori DIEM di Napoli e Contemporanea Progetti di Siena, team che ha reso possibile una chiave di lettura nuova e originale per il lavoro di Ambrosino.
Durante l’inaugurazione, inoltre, è previsto un reading ad opera de il Gruppo del Tasso di Ferrara, associazione che si occupa di poesia e letteratura contemporanea, già in diverse occasioni partner di Yoruba.
[…] Il fine delle mie esplorazioni è questo: scrutando le tracce di felicità che ancora s’intravvedono, ne misuro la penuria. Se vuoi sapere quanto buio hai intorno, devi aguzzare lo sguardo sulle fioche luci lontane. […] .
inaugurazione 5 maggio ore 18.30
Porta degli Angeli
Rampari di Belfiore, 1 (via Belvedere di Rampari, 1) - Ferrara
Da mar. a dom. 10.30 - 12.30 e 15.30 - 18.30 o su appuntamento
Ingresso libero