The Fairytale Machine. Bocchini attua un'operazione di recupero di vecchie lamiere consunte e logore. Nei lavori di Carotti, attraverso il vezzo giocoso, segno e superficie diventano uno simile all'altro.
a cura di Marco Aion Mangani - Alice Zannoni
Venerdì 4 Maggio 2012 alle ore 19:00 la BT'F gallery di Miria Baccolini a Bologna è lieta di presentare "The Fairytale Machine", doppia personale degli artisti Francesco Bocchini e Cristiano Carotti a cura di Marco Aion Mangani e Alice Zannoni.
Dice Pablo Neruda in un aforisma: “Il bambino che non gioca non è un bambino, ma l’adulto che non gioca ha perso per sempre il bambino che ha dentro di sé”. Francesco Bocchini e Cristiano Carotti sono adulti che non hanno smesso giocare: si divertono, a modo loro, con ciò che circonda la propria realtà quotidiana e il loro fare produce una cosa meravigliosa: arte.
L'operazione di recupero di vecchie lamiere consunte e logore, traslate attraverso un atto di controllata anarchia, nelle opere di Francesco Bocchini, restituisce il gusto nostalgico della ricerca di una perduta innocenza, come un onere obbligato a cui ogni individuo partecipa, nella costrizione meccanica della necessità e l'intrinseca tragedia messa in scena sul proscenio dell'utopia.
Attraverso il vezzo giocoso, sfrontato, spesso cinico e l'irriverenza quasi cromosomica delle opere di Cristiano Carotti vediamo come il segno e la superficie possano essere condotte fino alla prossimità dei loro confini, in cui l'uno diventa simile all'altro. Le icone culturalmente associate a valori positivi qui vengono smascherate e corrotte da quello che solo la pittura, pedagogia della conoscenza, sa riconoscere come semplice vanitas, fallaci e traditrici dunque, venditrici di miraggi e per questo passibili di condanna.
Direzione: Miria Baccolini
Inaugurazione: Venerdì 4 Maggio 2012, ore 19:00
BT'F gallery
via Castiglione 35 Bologna
Orario: da Lunedì a Venerdì su appuntamento
ingresso libero