Conversazione con Lara Conte, Elena Volpato e Gianfranco Maraniello; proiezione del video sull'artista di Gerry Schum
La Sala Conferenze del MAMbo ospita Paolo Icaro per un incontro in conversazione con Lara Conte, Elena Volpato e Gianfranco Maraniello. A partire dagli anni '60 e '70 Icaro ha fornito un apporto del tutto personale ai linguaggi artistici del momento come l'arte povera, l'arte concettuale e la process art, imprimendo un particolare apporto al rinnovamento della scultura contemporanea. Dopo aver partecipato alle prime mostre dell'arte povera, Icaro ha portato avanti una ricerca sulla scultura e una riflessione sul linguaggio stesso della scultura, sfuggendo a rigide e univoche classificazioni, a etichette e a dimensioni di gruppo. Icaro ha esplorato materiali diversi che gli hanno permesso di esperire il divenire e l'accidentalita' della forma plastica, la sua continua evoluzione nel tempo. Nella sua ricerca l'opera si sottrae alla dimensione finita e immutabile per situarsi in una continuita' fenomenologica con l'esistente. La scultura diventa dunque per Icaro uno spazio da esperire col corpo, da misurare in senso fisico e mentale, da ricercare nel divenire del tempo. Uno spazio da raccontare, dove progetto e accidentalita', sacrale intimita' e sottile ironia si fondono, conducendo la ricerca verso un continuo faredisfarerifarevedere della forma e del pensiero. Durante l'incontro sara' proiettato il video di Gerry Schum, Sculptures of Paolo Icaro, 1968. (Immagine: Gabbia Pliniominio, 1967)