Sogni, forme e colori. Nei lavori recenti entra in gioco, accanto alla pittura tradizionale, l'elaborazione digitale.
Lavori presentati di recente al Museo Italo Americano di San Francisco.
Vi è nel lavoro di Anna Caser lo spirito delle avanguardie storiche, l’idea che il mondo sia sempre in fermento e che ne sia l’arte il catalizzatore. Il contributo che gli artisti devono dare al mondo appartiene al territorio infinito della sperimentazione, del sondare le illimitate possibilità della forma a rappresentare le idee e delle idee a diventare forma. Non vi possono essere altri limiti che quelli che ci si impone per pigrizia o per incapacità a comunicare. Tutto questo per la Caser non esiste in quanto nell’artista veneta la gioia di comunicare e il piacere di lavorare fanno parte integrante del suo progetto artistico.
E si vede. Anche nei recentissimi lavori in cui entrano per la prima volta le tecniche digitali e l’ elaborazione al computer accanto alle tecniche pittoriche tradizionali, la fantasia conquista facilmente il potere di mettere in sintonia con il mondo la capacità visionaria dell’artista. In effetti, si respira un’aria di libertà che c’è sempre stata, ma anche sicuramente legata all’ espressione pittorica, subiva alcuni condizionamenti ( e rallentamenti) inevitabili. Adesso molte cose sono cambiate e alcune invece sono rimaste. Continua indubbiamente la fascinazione della Caser appunto per le avanguardie e i loro stilemi: non dico che si respiri un’aria da papier collé, ma quasi. E poi molte soluzioni figurative, e mi riferisco in particolare a profili e silouhette, sono certamente da ascrivere all’immaginario picassiano. Ma completamente nuova è la composizione che arrischia, con successo, delle complessità ardite e affatto originali. Quello che si può dire di questi lavori recenti è proprio l’innovazione compositiva che non si adagia più nell’alveo infantile e primitivo di Klee, ma si lancia direttamente dal collage dadaista direttamente negli x files dei software di elaborazione immagini. Lo spirito delle avanguardie è soffiato ancora, ma questa volta nella direzione di una contemporaneità che è sempre memoria aggiornata dei western files artistici, ma in un modo veramente libero e sempre più esplicito....
Valero Dehò
Sabato ore 18,30 inaugurazione
Villa La Valverde
via A. da Legnano, 21 - Verona
Domenica orario continuato 11,00-20,00