Teatro Studio
Scandicci (FI)
via Donizetti, 58
055 7591591 FAX 0552345443
WEB
Baci dalla Provincia
dal 14/4/2003 al 17/4/2003
055 757348
WEB
Segnalato da

Fabio Norcini




 
calendario eventi  :: 




14/4/2003

Baci dalla Provincia

Teatro Studio, Scandicci (FI)

Tavole, disegni e proiezioni dei cortometraggi di Gianni Pacinotti. Presentazione in prima nazionale del film I Quattrocento Pinocchi. A seguire incontro con l'autore a cura di Goffredo Fofi e Sergio Staino.


comunicato stampa

TEATRO STUDIO DI SCANDICCI
Stagione 2002-2003
AI CONFINI DELLA REALTA'

martedi 15 aprile 2003

ore 18.30
BACI DALLA PROVINCIA

Una mostra di GiPi (Gianni Pacinotti)
Tavole, disegni e proiezioni dei cortometraggi dell'artista nel foyer del Teatro Studio.
La mostra sarà visitabile fino a giovedi 17 aprile (dalle 15.00 alle 19.00)

ore 21.00
I QUATTROCENTI PINOCCHI

Un film di GiPi (Gianni Pacinotti)
presentazione in prima nazionale
soggetto, sceneggiatura e regia di Gianni Pacinotti
Prodotto da Teatro Studio/Co-prodotto da Guelfo Guelfi
con Gabriele Spinelli, Tommaso Novi, Lucia Mattioli, Eldo Spinelli, Simone Bianchi, Ranieri Iacobucci
musiche di Tommaso Novi con la collaborazione di Lorenzo Bartolini e Fabio Ammannati

A seguire incontro con l'autore a cura di Goffredo Fofi e Sergio Staino

"Ho conosciuto una famiglia intera di Pinocchi: Pinocchio il padre, Pinocchia la madre e Pinocchi i ragazzi, e tutti se la passavano bene. Il più ricco di loro chiedeva l'elemosina." Questa frase fa dire Collodi a Geppetto, durante la scelta del nome del burattino. E questa frase ispira e apre la vicenda de "I quattrocento Pinocchi." E' esistita, esiste ancora, da qualche parte, una famiglia originaria di Pinocchi. Mai raccontata o vista. Ispiratrice del nome del Pinocchio famoso. Questa famiglia, il cui componente più ricco ha vissuto di elemosina, la troviamo nel nostro film intenta a lavorare in un capannone scalcinato, al servizio di un padrone senza scrupoli. Padre, madre e due figliuoli trascorrono le loro giornate lavorando in una condizione simile alla schiavitù. Sono persone, ma hanno un naso lungo e questo naso è la loro vergogna, è il motivo per il quale non sono mai usciti "nel mondo", per cui sono sempre, da sempre, rimasti chiusi, a lavorare. In cambio di un tetto, un nascondiglio. Per tutta la vita hanno lavorato. Mentre il Pinocchio famoso lasciava la casa di Geppetto e si abbandonava al suo destino di avventure, loro erano qui. neppure sfiorati dal vento dell'occasione, della fuga. I nostri Pinocchi non sono mai usciti alla luce del sole. Hanno paura del mondo, i loro nasi sproporzionati sono un marchio che li identifica come "mostri" nel mondo degli uomini. Per il Padrone hanno prodotto manufatti a basso costo in ogni occasione: gadget per gli eventi sportivi, crocifissi per le feste religiose e piccoli burattini di Pinocchio, infine, da vendere in occasione del successo cinematografico del loro "cugino ricco". La vicenda del film si svolge nell'arco di una notte. L'ultima notte per i nostri Pinocchi. Questa notte vedrà una corsa contro il tempo per fabbricare "400 Pinocchi". 400 gadget da vendere all'uscita delle sale cinematografiche "...che questo è l'anno buono..", ospiterà la violenza ottusa del Padrone e del suo sgherro "Il Caporale" e mostrerà la lotta finale dei nostri Pinocchi verso un finale liberatorio. Il film viene girato con materiali a basso costo, con attori non professionisti e ragazzini presi dalla strada dei quartieri più poveri della provincia pisana.
Gianni Pacinotti

TEATRO STUDIO via Donizetti 58 - Scandicci (Fi) tel.055757348

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