L'opera di Alessandro Fonte, Shawnette Poe e Fabio Rao vede la perforrmer Elisabeth Kaiser attraversare un percorso di diciotto metri di lunghezza nel tentativo di raggiungere il proprio doppio virtuale.
a cura di Ada Biafore
Venerdì 25 maggio nel suggestivo spazio - perfettamente simmetrico - del Chiostro del Bramante si condenserà la performance/installazione “Split Me Resonance” degli artisti: Alessandro Fonte, Shawnette Poe e Fabio Rao, in collaborazione con la performer Elisabeth Kaiser.
Il lavoro dei quattro artisti si inserisce nella rassegna Vari(e)azioni, organizzata dal Chiostro del Bramante per fornire una concreta opportunità di visibilità ai giovani che operano nel campo delle arti visive e performative, del teatro e della musica.
L’installazione “Split Me Resonance”, attraverso l’azione performativa di Elisabeth Kaiser, riflette sulla capacità di conquista proiettiva del sé, ma mostra anche il fallimento reiterato dell’incapacità umana.
L’azione è fortemente legata allo spazio architettonico del Chiostro. Infatti la performer (cantante lirica sperimentale), attraverserà un percorso di diciotto metri di lunghezza - reso accidentato dall’emersione dei frantumi acuminati del travertino - nel tentativo di raggiungere il proprio doppio virtuale. Un’azione difficoltosa e fallimentare quella della Kaiser, che tradurrà istantaneamente in suono l’interazione corporea ed emotiva con gli elementi dell’installazione. La performance - ideata dai quattro artisti - è, dunque, un tentativo impossibile di ricongiungimento attraverso un’azione di completamento tra l’identità e il suo doppio, descritta mediante l’immagine della performer proiettata all’interno di un pozzo, nell'atto di immergersi ed emergere, in un gioco di riflessi e riflessione tra reale e virtuale, tra percezione e intuizione.
L’impossibilità di guardare insieme all’aspetto immanente e a quello trascendente dei fenomeni rende però possibile la riconfigurazione di un equilibrio – pure se stremato, interrotto, frangente – tra la tensione all’inabissamento (che è una perdita di sé e il guadagno di una origine) e l’insensatezza di un canto muto (perché non necessita una interlocuzione a distanza - come il bambino nello stato prenatale o perché in uno stato ideale l’articolazione è superflua).
Alessandro Fonte (1984, Polistena) e Shawnette Poe (1980, Varsavia) vivono e lavorano tra l’Italia e la Germania, hanno esposto in importanti istituzioni pubbliche europee e partecipato alla 54° Biennale di Venezia Padiglione Italia / Calabria a cura di Vittorio Sgarbi. Lavorano nel campo delle arti visive (installazioni/ pittura/ video) e in quello dell’architettura.
http://alessandrofonte.com/
http://shawnettepoe.com/
Fabio Rao (1981, Addis Abeba ), regista e produttore, lavora e vive tra l’Italia e l’Etiopia. Selezionato e premiato in vari festival internazionali tra cui “Images that matter” (Africa), “Project direct” (U.S.A.) di cui è l’unico finalista italiano.
http://fabiorao.tumblr.com/
La performer, Elisabeth Kaiser - cantante lirica sperimentale e compositrice - nata a Regensburg, si è esibita in importanti teatri europei tra cui nel 2011 al Selianitika/Patra Grecia con l’aria “Erda” di Wagner e al Philharmonie of Essen con “Aria” voce solo di John Cage.
Sponsor dell’evento sono invece J&B Provider nazionale per l’ educazione continua in medicina e Simet autolinee
Opening - 19:30 installazione - 20:45 performance
Chiostro del Bramante
via Arco della Pace, 5 - Roma
Ingresso libero