La quarta edizione del Festival delle Letterature e della Societa' propone vari appuntamenti legati allo sconfinamento dei linguaggi artistici.
Sparigliare le carte, scombinare le regole, spostare i margini dei linguaggi,
invertire le rotte tradizionali per incontrarsi al limite, anche quello della città.
Giunto alla quarta edizione, “Scrivere sui margini - festival delle Letterature e della Società” si presenta con un ricco programma e l’intento di creare promozione culturale in una zona periferica della città di Milano. Con questa precisa collocazione nel Villaggio Barona, prosegue la scommessa del gruppo di Scrivere sui margini, nato dalla collaborazione di realtà diversamente attive nel campo della solidarietà, promosso dal Comune di Milano, dalla Fondazione Cassoni, dalla Fondazione Cariplo e organizzato dall’Associazione omonima.
Con la direzione artistica di Alessandro Cesqui, Scrivere sui margini propone vari appuntamenti da venerdì 25 a domenica 27 maggio, mettendo al centro del proprio programma quanto solitamente resta nascosto, inespresso.
Il filo conduttore di questa quarta edizione è lo sconfinamento dei linguaggi artistici: la scrittura è punto di partenza per elaborare altre espressioni, che spesso sconfinano a loro volta in altri margini. Pino Aprile, Matteo B. Bianchi, Paolo Briguglia, Simone Lenzi, Melania Mazzucco, Marco Missiroli, Alessandro Zaccuri sono solo alcuni dei nomi che, raccontando la propria esperienza di narratori, evidenziano le differenze e le modalità della comunicazione artistica.
Il fil rouge del programma è quindi raccontare come e quanto i codici della scrittura si spostano, scegliendo un’altra strada per esprimersi.
Dal romanzo al teatro: il regista Paolo Briguglia porta in scena l’esperienza di Enaiatollah Akbari con lo spettacolo “Nel mare ci sono i coccodrilli”, tratto dall’omonimo romanzo di Fabio Geda. La storia e l’incredibile viaggio di Enaiatollah Akbari è una riflessione attualissima sulle immigrazioni, dolorose e pericolose in tutti i tempi. Dal best seller alla scena teatrale: una lezione sulla speranza e sull’umanità.
“Bugiardi e incoscienti” è il titolo dato all’incontro tra Matteo B. Bianchi, autore letterario, televisivo e blogger, con Diego Palazzo e Piergiorgio Pardo, giornalisti ma anche leaders di Egokid, band musicale indipendente: Matteo B. Bianchi verrà messo alle strette, i suoi racconti pop verranno analizzati da Palazzo e Pardo, nella ricerca, spesso ironica, di quel confine che lo scrittore quotidianamente supera.
L’incrocio tra teatro, letteratura e rock si scandaglia con “Chelsea Hotel”, uno spettacolo teatrale di e con Massimo Cotto, Mauro Ermanno Giovanardi e con Matteo Curallo: sul palcoscenico si alternano narrazione e canto, affabulazione e commozione. Un uomo che racconta e un artista che canta: sono molte le storie che si sono incrociate al Chelsea Hotel, celebre albergo sulla 23esima strada a New York. A metà tra spettacolo teatrale e concerto, si narra degli ospiti che sono passate in queste stanze, da Leonard Cohen a Janis Joplin, da Bob Dylan a Patti Smith, passando per Mapplethorpe, Iggy Pop e Charles Bukowski.
Con “Ascolta chi scrive. Gli audiolibri raccontati da chi li fa” si indaga la relazione tra ascolto e lettura: Flavia Gentili, di Emons, racconta come viene prodotto un audiolibro, affiancata dall’autrice radiofonica e attrice Valentina Carnelutti.
Di padre e figli all’ombra del mistero discutono Alessandro Zaccuri e Marco Missiroli, autori di “Dopo il miracolo” (Mondadori) e “Il senso dell’elefante” (Guanda): i due autori si confrontano sul sottile confine tra l'amore e il tradimento, il conflitto con la fede e la dedizione verso l'altro.
Di donne oltre ai margini ci parla Melania Mazzucco, prendendo come spunto il tema e la protagonista del suo ultimo romanzo “Limbo” (Einaudi), mentre Pino Aprile ci fa riflettere di confini lontani e di tutti i Sud del mondo, partendo dalla sua ultima pubblicazione “Giù al sud. Perchè i terroni salveranno l’Italia” (Piemme).
La parola a Massimiliano Verga e Gina Codovilli per parlare di “Normalmente diversi: genitori e figli a confronto”, partendo dalle singole esperienze di ciascuno dei due genitori protagonisti, raccontate con tenerezza e sincerità in “Zigulì” (Mondadori) e “Il mio Principe” (Itaca).
“La generazione dei nuovi adulti” è il tema di cui parla Simone Lenzi, che si interroga – e ci interroga – sul desiderio di avere figli e di come questo si declini in modo differente al maschile e al femminile.
La serata di sabato 26 maggio si chiude con uno spettacolo di danze gipsy del gruppo Nomad Dance Fest: “Viaggio nomade”, che ripercorre il percorso della via nomade dall’India all’Andalusia.
Una mostra dedicata ad Alda Merini, intitolata “L’anomalia della luce. Testimonianze”, con foto e dipinti di Giulio Grittini ci regala la figura della grande poetessa milanese vista con gli occhi di inaspettati amici.
Come nelle scorse edizioni, agli incontri per gli adulti si affiancano laboratori per bambini, letture teatrali per i più piccoli, uno spettacolo di burattini, e un festoso pic-nic conclusivo.
Una giornata di pre-festival si svolge presso la Biblioteca S. Ambrogio con le letture sceniche dall’atlante poetico “Il senso del viaggio – viaggiando nei sensi” di Fabio Clerici, interpretato dall’attore Lino Fontana.
Il legame tra il Festival e il territorio è sottolineato anche dal concorso letterario “Quando la scrittura diventa creativa” rivolto ai ragazzi delle scuole elementari e medie del quartiere: in palio la realizzazione di un file audio con i racconti dei sei vincitori che verrà realizzato in collaborazione con Emons Libri.
Le giornate del festival rappresentano un’occasione per creare un momento di cooperazione tra chi abita nel Villaggio Barona e tutti quei cittadini sensibili e curiosi che vogliono essere coinvolti in una “avventura” che sposta i margini dei linguaggi.
Noemi Colombo
UFFICIO STAMPA SCRIVERE SUI MARGINI
MANZONI22
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Il programma completo è sul sito.
Villaggio Barona
via E. Ponti, 21 - Milano