Concerto-performance. Nelle sue installazioni Welch utilizza walldrawing, scultura e suono per esplorare temi di 'mutazione anarchica' e trasformazione sociale. Allo stesso modo, la sua attivita' musicale e' primariamente basata sull'improvvisazione.
Fritz Welch, membro fondatore di Peeesseye ed attualmente impegnato con Brittle Hammer Trio, Fvrtvr, Ki e The Glasgow Improvisers Orchestra, è percussionista, vocalist e artista visivo, contraddistinto da un approccio alla materia sonica intenso e viscerale.
Ha trascorso molte ore ad evitare il lavoro e la morte, mentre suonava la batteria ed esplorava ‘altre’ possibilità scultoree. In questa sua pratica la determinanza fondamentale di linea e volume viene accumulata in una collisione di spoglia abbondanza in un’interminabile vibrazione.
Nelle sue installazioni utilizza walldrawing, scultura e suono per esplorare temi di ‘mutazione anarchica’ e trasformazione sociale; il suo lavoro è tipicamente site specific e impiega spesso interventi performativi. Anche la sua attività musicale è primariamente basata sull’improvvisazione e utilizza la ‘pratica collaborativa’ come sfasamento dell'impulso creativo individuale. Ha esposto il suo lavoro internazionalmente in gallerie, istituzioni e spazi pubblici, tra cui A/C Project Room (NYC) , The Drawing Center (NYC), The Winter Garden of the World Financial Center (NYC), Participant Inc. (NYC), Momenta Art (Brooklyn, NY), Kunsthalle Exnergasse (Wien), TRACE Gallery (Cardiff), Jeleni Gallery (Prague), Alma Enterprises (London), Westgermany Gallery (Berlin).
Welch ha suonato in concerti e festival in Nord America e in Europa. Ha collaborato con Stephen O'Malley, Seamus Cater, Clare Cooper, Neil Davidson, Jazzfinger, Clayton Thomas, Usurper, Michael Vorfeld, W! 77iN6 e Jack Wright, tra gli altri.
Le sue deviate intuizioni musicali, restituiscono al concetto di sperimentazione una valenza completamente propositiva: liturgia percorsa da echi nevrastenici e abluzioni primordiali che colpiscono a morte fino all’annullamento finale.
Le dinamiche percussive (che mai accennano al ritmo) intonando un isterico e dilatato mantra improvvisato, vengon squarciate da cacofoniche declamazioni vocali biascicate con una seriosa e minacciosa enfasi: invocazioni dai toni profanatori.
Fritz Welch officia sulfuree esibizioni miscelando alchimie esoteriche i cui rimandi ancestrali dipingono un senso perenne di oscurità incombente.
26 maggio 2012 h. 21.00
O'
via Pastrengo 12 Milano isola
ingresso con donazione