Sofia Cacciapaglia
Ludovica Gioscia
Marta Sforni
Veronica Smirnoff
Kristine Alksne
Laura Baldassari
Zaelia Bishop
Beth Campbell
Libia Castro
Olafur Olafsson
Margherita Chiarva
Shezad Dawood
Davide Dormino
Talia Keinan
Shin il Kim
Ragnar Kjartansson
Maria Laet
Delfino Sisto Legnani
Soren Lose
Marcelo Moscheta
Stephanie Nava
Taiyo Onorato
Nico Krebs
Agostino Osio
Maddalena Sisto
Lisi Raskin
Roee Rosen
Eugenia Vanni
Gal Weinstein
Alberto Biagetti
"Dreaming Beauties" mette in relazione i lavori di quattro artiste (Sofia Cacciapaglia, Ludovica Gioscia, Marta Sforni e Veronica Smirnoff) che indagano il concetto di bellezza; "Caveau" presenta opere di autori italiani e internazionali con la partecipazione del designer Alberto Biagetti.
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Dreaming Beauties.
31 Maggio – 27 Luglio 2012
La Galleria Riccardo Crespi presenta Dreaming Beauties, mostra collettiva che mette in relazione le opere di quattro artiste: Sofia Cacciapaglia, Ludovica Gioscia, Marta Sforni e Veronica Smirnoff.
All’interno del percorso sensoriale offerto dalle quattro artiste si giunge ad una visione onirica e quadridimensionale del concetto di bellezza, finalmente libero da ogni meccanismo d’equilibrio. Le disomogeneità di stili e tecniche contribuisce alla riprogrammazione di ogni manifestazione fisica e concettuale, sino al completo stordimento percettivo.
Nel lavoro leggero e imponente di Sofia Cacciapaglia si ritrovano forme femminili che nella loro essenzialità tendono a divenire forme astratte, allo stesso modo le botaniche immaginarie riecheggiano immagini antropomorfe, quasi allegoria di un ciclo dal quale non si può uscire. La natura umana, l’essere donna ‘ossessivamente’ non sfugge alla propria essenza: l’osservatore viene riportato sempre lì, a confrontarsi con il rincorrersi ed il confondersi delle unità di misura della realtà e dell’onirico.
Ludovica Gioscia, con un percorso molto personale e rigoroso, indaga il mondo contemporaneo attraverso simboli e manie. Servendosi di un’estetica smaccatamente Pop analizza la realtà in modo crudo e realistico. Rossetti e immagini patinate diventano ignari protagonisti di un mondo che li osserva, li studia e li ricicla producendo nuove estetiche, con intento non più solamente iconografico come nella Pop art, ma con un ruolo d’archivio dell’universo nevrotico e compulsivo del consumismo femminile.
I lampadari raffigurati sulle tele di Marta Sforni sono un lavoro allegorico, una pausa nel caos della contemporaneità, una profonda riflessione sulla nozione del bello e una ripetizione che conduce ad un momento di contemplazione e continuo approfondimento. L´artista pare aver scelto la leggerezza dell´essere per penetrare il mistero dell´esistenza. Così appare, problematicamente, l´eterea decoratività dei suoi quadri che ricombinano asimmetricamente spazi separati da cui però emana un forte anelito verso una completezza forse irraggiungibile.
Veronica Smirnoff unisce culture formali e concettuali differenti: miniatura e icona russa si mescolano alla storia dell’arte occidentale, non senza riferimenti alla storia contemporanea, forse lo spunto più evidente nei contenuti. Un tentativo di non abbandonare la memoria, senza lasciare nulla al caso, ma utilizzando una tecnica, la tempera all’uovo su tavola gessata, che si rifà anch’essa alla tradizione. L’ossessione di ricordare ma anche la tensione verso l’oblio per allontanarsi da un passato che è l’origine e la fonte dell’identità, ma è altrettanto carico di fantasmi.
Dreaming Beauties rappresenta quindi una vera e propria irruzione all’interno del sentire estetico che oltrepassa la realtà per gettarsi in una dimensione sognante ove germinano nuove forme e nuovi significati.
Il concetto di bellezza è densamente ramificato all’interno dell’animo umano. La ricerca di un’estetica perfetta, di una forma che possa soddisfare i sensi o confondere le percezioni è parte integrante dell’esperienza comune. Oltre ogni plasticità classica o canone precostruito, il concetto di bellezza è mutevole come un organismo in continuo divenire che cannibalizza incessantemente la sua stessa fisiologia per giungere al superamento del sé. La bellezza sfida la forma all’interno di un movimento non organizzato che alimenta il desiderio con le sue tensioni. Questo moto perpetuo non è esclusivamente alimentato da proporzione ed armonia bensì da una miriade di manifestazioni dissimili e disomogenee che sfuggono al raziocinio. L’uomo ha da sempre tentato di raggiungere la bellezza reificandola mediante l’analisi della realtà e delle forme circostanti e donandole un’estetica concreta all’interno della pratica artistica. Eppure la realtà da sola non può descrivere la bellezza, essa tiene conto della bellezza e si interroga sulla sua natura ma ciò si riduce ad una mera misurazione, un atteggiamento scientifico dove la bellezza diviene un’entità misurata e da misurare. Per approdare ad una nuova esperienza, diversa da quella derivata e minima dell’analisi del reale e dalla dimensione logica, bisogna per forza di cose ripensare la bellezza unita ad una componente onirica.
Dreaming Beauties rappresenta quindi una vera e propria irruzione all’interno del sentire estetico che oltrepassa la realtà per gettarsi in una dimensione sognante ove germinano nuove forme e nuovi significati. All’interno del percorso sensoriale offerto da Sofia Cacciapaglia, Ludovica Gioscia, Marta Sforni e Veronica Smirnoff si giunge ad una visione onirica e quadridimensionale del concetto di bellezza, finalmente libero da ogni meccanismo d’equilibrio. Le disomogeneità di stili e tecniche delle quattro artiste contribuisce alla riprogrammazione di ogni manifestazione fisica e concettuale, sino al completo stordimento percettivo. All’interno delle opere presenti in mostra le forme consuete e tondeggianti sterzano verso parabole impossibili, la decorazione e l’ornamento assumono una dimensione propria, la consapevolezza dell’incompleto produce un conturbante enigma ed infine il passato si unisce al futuro per architettare un disegno atemporale dove anche la bellezza riflette la sua stessa natura. In questo si ricrea la chimerica meraviglia del Leviatano, creatura biblica che il filosofo Thomas Hobbes avvicina simbolicamente al concetto di stato come grande corpo le cui membra sono oggettivate da ogni singolo cittadino. Il concetto di bellezza diviene quindi un'enorme creatura pulsante che sconvolge ed al tempo stesso ammalia la mente umana con il suo feroce vigore. Le membra autonome di questo maestoso prodigio della natura sono formate da molteplici visioni selvagge che le artiste in mostra offrono allo spettatore, in tutta la loro devastante potenza immaginifica.
-Micol Di Veroli-
Ufficio Stampa:
+39 02 36561618
press@riccardocrespi.com
Inaugurazione mercoledi' 30 maggio ore 18.30
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Dreaming Beauties
31st May – 27th July 2012
Galleria Riccardo Crespi presents Dreaming Beauties, a group exhibition of four artists: Sofia Cacciapaglia, Ludovica Gioscia, Marta Sforni and Veronica Smirnoff.
Within the four artists' sensory pathway, we can gain a four-dimensional and oneiric vision of the concept of beauty, finally free from any balance mechanism. The differences in styles and techniques contribute to the re-programming of any physical and conceptual expression, until the complete perceptive bewilderment.
Sofia Cacciapaglia's delicate and stately works present images of female forms that merge to become abstract forms, in an allegory of the inescapable cycle of human nature, where a women's material nature or 'being' obsessively returns to its essence. The work captures this state of existence between dream and reality in an imaginary world with floral and botanical echoes and anthropomorphic images.
Ludovica Gioscia, explores the contemporary world through its obsessions and symbols, borrowing the raw graphic aesthetics of Pop Art to analyze reality. Lipsticks and glossy commercial images become unsuspecting actors - collected, examined and recycled - to produce a new aesthetic. The works function as archives of the neurotic and compulsive universe of female consumerism.
Marta Sforni's painted images of chandeliers on multiple canvases suggest a deep reflection on the notion of beauty; a moment of contemplation and investigation in the chaos of contemporary life. Through a strong decorative value, the artist seems to have chosen the lightness of being to penetrate the mystery of existence. The ethereal quality of the paintings combines elements of asymmetrical structure with a desire for wholeness that is maybe unattainable.
Veronica Smirnoff's traditional painting technique, working with egg tempera on wood and plaster, combines formal and conceptual cultures. Her sources include Russian icons and references to the history of Western art, and contemporary events and imagery. The importance of memory is central to the work; the tension between the compulsion to remember and oblivion; to escape from the stories and memories that are the origin and source of identity, yet are at the same time full of the ghosts of our past.
Dreaming Beauties therefore bursts into an aesthetic feeling that goes beyond reality to flow into a dreamy dimension where new shapes and new meanings germinate.
The concept of beauty is a highly ramified one in the human mind. The search for a perfect aesthetic, for a form that can gratify our senses or confound our perceptions, is an integral part of everyone’s experience. Going beyond any classical plasticity or pre-established canon, the concept of beauty is mutable, like a continually evolving organism that incessantly cannibalizes its own physiology to arrive at a surpassing of itself. Beauty challenges form within an unorganized movement that feeds desire with its tensions. This perpetual motion is not exclusively driven by proportion and harmony, but by a multitude of dissimilar and disparate manifestations that elude rational grasp. Man has always tried to arrive at beauty by reifying it through analysis of reality and the forms that surround him and by giving them a concrete aesthetic within artistic practice. And yet reality by itself cannot describe beauty. It takes beauty into consideration and wonders about its nature, but comes down to a mere measuring, a scientific attitude where beauty becomes something measured and to be measured. To arrive at a new experience, different from the derived and minimal one of analysis of the real and from the dimension of logic, it is necessary through force of circumstance to think of beauty in association with a component of dream.
So Dreaming Beauties represents a genuine irruption into the aesthetic sensibility that goes beyond reality to launch itself into a dimension of dream where new forms and new meanings arise. Following the sensory route offered by Sofia Cacciapaglia, Ludovica Gioscia, Marta Sforni and Veronica Smirnoff we come to an oneiric and four-dimensional vision of the concept of beauty, at last free from any mechanism of balance. The lack of homogeneity in the styles and techniques of the four artists contributes to the reprogramming of any physical and conceptual expression, to the point of complete perceptual bewilderment. In the works on show in the exhibition familiar and roundish forms veer towards impossible trajectories, decoration and ornament take on a dimension of their own, the awareness of the incomplete produces a perturbing enigma and finally the past is united with the future to engineer a timeless design where beauty too reflects its own nature. In this there is a recreation of the chimerical marvel of the Leviathan, the biblical creature that the philosopher Thomas Hobbes symbolically equated with the concept of the state as a great body whose limbs are given concrete expression by individual citizens. Thus the concept of beauty becomes an enormous pulsating creature that plays havoc with the human mind and at the same time beguiles it with its ferocious vigour. The independent members of this majestic prodigy of the nature are formed by multiple savage visions that the artists in the exhibition offer to the viewer, in all their devastating imaginative power.
-Micol Di Veroli-
Press office
+39 02 36561618
press@riccardocrespi.com
Opening 30th May 2012 h 6.30 pm
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Caveau
31 maggio – 23 giugno 2012
Caveau presenta una raccolta di opere selezionate di artisti giovani e già affermati, italiani e internazionali, che saranno esposti in uno spazio temporaneo allestito dalla Galleria Riccardo Crespi, con la partecipazione speciale del designer Alberto Biagetti.
Richiamando il modello espositivo di Raid The Icebox, mostra con cui Andy Warhol rese accessibile la collezione conservata nei “freddi magazzini” della Rhode Island School of Art and Design, Caveau offre una modalità di fruizione inusuale in cui il visitatore può immergersi nelle molteplici suggestioni di questa sorta di “stanza delle meraviglie”.
Per Caveau esporranno gli artisti:
Kristine Alksne, Laura Baldassari, Zaelia Bishop, Beth Campbell, Libia Castro & Ólafur Ólafsson, Margherita Chiarva, Shezad Dawood, Davide Dormino, Talia Keinan, Shin il Kim, Ragnar Kjartansson, Maria Laet, Delfino Sisto Legnani, Søren Lose, Marcelo Moscheta, Stéphanie Nava, Taiyo Onorato & Nico Krebs, Agostino Osio, Maddalena Sisto, Lisi Raskin, Roee Rosen, Eugenia Vanni, Gal Weinstein, e il designer Alberto Biagetti.
Ufficio stampa +39 02 36561618 press@riccardocrespi.com
Inaugurazione martedi' 30 maggio 2012 – h. 18.30
Galleria Riccardo Crespi
via Mellerio, 1, Milano
lun-sab 11-13; 15 - 19.30
ingresso libero
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Caveau
31st May - 23th June 2012
Caveau presents a collection of selected works by emerging and established artists, both Italian and international, which will be exhibited in a temporary space set up by Galleria Riccardo Crespi, with the special participation of designer Alberto Biagetti.
Caveau recalls the exhibition model of Raid The Icebox, a show by Andy Warhol which made accessible the Rhode Island School of Art and Design's collection from its "cold storag". It offers an unusual approach to the artworks as visitors can immerse themselves in the many suggestions of this "room of wonders".
Caveau features the following artists:
Kristine Alksne, Laura Baldassari, Zaelia Bishop, Beth Campbell, Libia Castro & Ólafur Ólafsson, Margherita Chiarva, Shezad Dawood, Davide Dormino, Talia Keinan, Shin il Kim, Ragnar Kjartansson, Maria Laet, Delfino Sisto Legnani, Søren Lose, Marcelo Moscheta, Stéphanie Nava, Taiyo Onorato & Nico Krebs, Agostino Osio, Maddalena Sisto, Lisi Raskin, Roee Rosen, Eugenia Vanni, Gal Weinstein and the designer Alberto Biagetti.
Press office
+39 02 36561618 press@riccardocrespi.com
Preview 30th May 2012 - h. 6.30
Galleria Riccardo Crespi
via Mellerio, 1, Milano
Mon-Sat 11-13; 15 - 19.30
free admission