Rustling. L'artista mette in relazione due superfici silenziose: 'Piecemeal' e' una performance in cui il bisbiglio del coro simula un rumore bianco, mentre 'At the source of noise' e' una raccolta di immagini realizzate con la polvere.
Gianluca Codeghini è radicale senza dare nell’occhio: offre delle immagini, degli
oggetti, dei suoni, delle parole, delle frasi apparentemente tranquille e
inoffensive, in realtà mira al nucleo del pensiero stesso: è lì che vuole introdurre
il rumore, il fruscio di fondo, far perdere la regola, farlo girare su stesso
perché, quando volesse trarre le fila del suo operare, al tempo stesso finisca col
dubitare di aver teorizzato altro o alcunché, di aver fallito oppure riuscito
inconsapevolmente altrove...
E. Grazioli (Noi se, a+mbookstore, 2012)
In questa mostra mette in relazione due superfici silenziose, due lati dello stesso
foglio bianco, pronte a vibrare. L’azione congiunta dei due progetti, ”Piecemeal” e
“At the source of noise”, agisce come un taglio anche se con tempi e modalità
diverse, innesca cortocircuiti, tensioni e provocazioni discrete con e tra il
pubblico.
“Piecemeal” (2009) è una performance al limite dell’inudibile, in cui il bisbiglio
del coro simula un rumore bianco, sembra quasi un invito a fare silenzio, mentre “At
the source of noise” (1994) è una raccolta di immagini al limite del visibile,
realizzate con la polvere, che tendono ad essere anche rumorose perché mutevoli,
cedevoli, barcollanti, immagini prossime a crollare ognuna su se stessa.
L’evanescenza del suono di “Piecemeal” appare in contrapposizione con la materialità
degli oggetti di “At the source of noise”, ma cosa succede se questi ultimi perdono
la loro riconoscibilità nell’istante stesso in cui dovrebbero evidenziarla, ovvero
quando vengono toccati?
La materia delle cose si confonde, muta, cambia relazioni, si arrangia e si
manifesta nell’altro con una trasposizione a basso contenuto informativo, così il
fruscio delle voci si annida, si incunea nella ripetizione che lo rende udibile e si
fissa sull’altra faccia del foglio come l’immagine di polvere, in toni di grigio,
sottoposta ad una diversa percezione temporale, supera il suo corpo in una sequenza
di sottrazione in cui uno stesso segno diventa di continuo altro. Due sguardi
implacabili, fatti sul nulla, talmente intensi da lasciare nella memoria il dubbio
di aver guardato altro o di non aver guardato affatto.
Si ringrazia Il Laboratorio Corale di Milano diretto da Susan Lovegrove Graziano per
la gentile collaborazione nella realizzazione della performance “Piecemeal”.
In mostra sarà presente l’edizione su Gianluca Codeghini Noi se, at the source of
noise, a cura di Elio Grazioli, a+mbookstore edizioni, 2012, con testi di Elio
Grazioli, Carla Subrizi, Marco Belpoliti,
Daniela Cascella, Riccardo Panattoni e Gianluca Solla, Pietro Braione e Gianluca
Codeghini.
Inaugurazione: Mercoledì 30 maggio 2012 ore 18.00
Galleria Enrico Fornello
Via Massimiano, 25 Milano 20134
Orario di apertura: Lunedì - Venerdì 14 - 19
Ingresso libero