Valerio Adami
Vincenzo Agnetti
Adriano Altamira
Getulio Alviani
Shusaku Arakawa
Nanni Balestrini
Gianfranco Baruchello
Gabriele Basilico
Bernd e Hilla Becher
Gianni Berengo Gardin
Alighiero Boetti
Arduino Cantafora
Mario Carbone
Alfa Castaldi
Enrico Castellani
Alik Cavaliere
Carla Cerati
Giuseppe Chiari
Christo
Cesare Colombo
Gianni Colombo
Claudio Costa
Dadamaino
Sergio Dangelo
Bruno Di Bello
Luciano Fabro
Vincenzo Ferrari
Luciano Giaccari
Alberto Grifi
Richard Hamilton
Allan Kaprow
Tetsumi Kudo
Emilio Isgro'
Ugo La Pietra
Laboratorio di Comunicazione Militante
Tullio Brunone
Giovanni Columbu
Ettore Pasculli
Paolo Rosa
Silvia Lelli e Roberto Masotti
Urs Luthi
Gordon Matta-Clark
Fausto Melotti
Alessandro Mendini
Davide Mosconi
Maria Mulas
Ugo Mulas
Hidetoshi Nagasawa
Louise Nevelson
Edoardo Paolozzi
Gianfranco Pardi
Marinella Pirelli
Pietro Pirelli
Arnaldo Pomodoro
Giovanni Ricci
Aldo Rossi
Mimmo Rotella
Giovanni Rubino
Gianni Emilio Simonetti
Giuseppe Spagnulo
Daniel Spoerri
Emilio Tadini
Giovanni Testori
Giuseppe Uncini
Franco Vaccari
Franco Vimercati
Massimo Vitali
Francesco Bonami
Paola Nicolin
Arturo Schwarz
Gino Di Maggio
Mino Bertoldo
Luciano Caramel
Giorgio Marconi
Gabriele Mazzotta
Carla Pellegrini
Tommaso Trini
Lea Vergine
Arte a Milano 1969-1980. La mostra riscopre le connessioni tra artisti, voci militanti e contesto sociale, con l'intento di approfondire un'epoca di grandi cambiamenti compresi tra gli anni della contestazione e quelli di un nascente postmodernismo. Oltre 70 protagonisti offrono una delle letture possibili tra opere, documenti audio video e una sala dedicata alle riviste indipendenti. Affiancano la mostra una serie di attivita' e momenti di approfondimento tematico.
A cura di Francesco Bonami e Paola Nicolin
Palazzo Reale prosegue il suo dialogo con l’arte contemporanea con Addio Anni 70. Arte a Milano
1969-1980, dal 31 maggio al 2 settembre 2012: un viaggio attraverso opere, artisti e situazioni
protagonisti a Milano nel decennio compreso tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli anni
Ottanta.
La mostra, a ingresso gratuito, é ideata e prodotta dal Comune di Milano– Cultura e Palazzo Reale,
su un progetto di Francesco Bonami e Paola Nicolin, con il sostegno di 24 ORE Cultura – Gruppo 24
ORE e pone l’accento sul sistema dell’arte a Milano e sulla produzione culturale legata alle arti
visive che caratterizzò la scena cittadina di quegli anni, attraversati dalla tempesta della politica.
«Dopo 'Bramantino a Milano' ecco il secondo esperimento di autoproduzione del Comune di
Milano - ha dichiarato l'assessore alla Cultura Stefano Boeri - Una mostra di grande qualità
espositiva e di assoluto rigore scientifico, con opere e testi ri-esposti oggi per la prima volta dagli
anni Settanta, in un contesto di assoluta gratuità che dà il senso del nuovo corso della politica
culturale milanese. Una grande mostra, con oltre 2500 mq espositivi per oltre 70
artisti rappresentati, che racconta in modo inequivocabile come negli anni Settanta Milano sia
stata una delle capitali europee dell'arte e della cultura. Oggi possiamo dire che le esperienze
artistiche milanesi hanno trasformato il decennio più vitale e controverso del ventesimo secolo in
un momento fondamentale della storia della cultura internazionale. In quel decennio così
complesso e difficile, infatti, a Milano sono nati - e da Milano sono partiti - spunti estetici e di
ricerca che hanno poi influenzato le esperienze di molti dei più noti artisti contemporanei».
Il percorso espositivo è strutturato non tanto come una ricostruzione storica, una rassegna o una
mappa cronologica, quanto piuttosto come una delle letture possibili di quegli anni, una sequenza
di opere e voci che diventano progressivamente rivelatori di una situazione viva, mettendo a
confronto opere di pittura, scultura, fotografia, video e film d’artista, installazioni,
documentazione video e sonora legata ad azioni irripetibili come performance, happening,
concerti, spettacoli teatrali e di teatro danza, completate da una selezione di materiale editoriale,
proveniente da archivi privati e pubblici. Dalla Milano di Ugo Mulas a quella di Gianni Berengo
Gardin e Gabriele Basilico, dalle installazioni di Luciano Fabro e di Luise Nevelson alle sculture di
Arnaldo Pomodoro, da Christo alla biro su carta di Alighiero Boetti.
«Addio Anni 70 desidera restituire una situazione complessa, una solida polifonia di voci di un
decennio irregolare, caratterizzato dalla coincidenza degli opposti, compreso tra l’esaurirsi della
stagione delle speranze, delle utopie, del protagonismo dei soggetti collettivi e delle grandi
trasformazioni del’68 e la corsa al benessere diffuso e protetto, al consolidarsi dell’individuo
attorno alle categorie del mercato e dello sviluppo economico» spiegano Francesco Bonami e
Paola Nicolin, curatori della mostra «In mezzo ci sono dieci anni che hanno fatto di Milano una
delle città più insanguinate dalla strategia della tensione e del terrorismo, una città simbolo per il
Paese, dove convivono due anime: l’anima violenta della guerriglia e l’anima post-moderna,
gaudente, che sboccerà nei successivi anni Ottanta. Queste due anime convivono per tutto il
decennio e contribuiscono a connotarlo come un periodo “doppio”, come un “gemello”. Così
facendo del decennio la mostra desidera sottolineare quella condizione di compresenza di due
anime e insieme riflettere un preciso modo di intendere il ruolo dell’artista e il processo creativo
come sintesi di dualismo d’intenti”.
Sospesi tra lo sguardo del testimone e il “senno di poi” del curatore, la mostra coinvolge
direttamente anche alcuni protagonisti del tempo, come per esempio Nanni Balestrini, Gianni
Emilio Simonetti, Sergio Dangelo con Arturo Schwarz e Daniel Spoerri con Gino Di Maggio,
chiamati a curare alcune delle sale della mostra sulla base di esperienze che hanno vissuto in quel
periodo.
In questo senso si muove anche il progetto editoriale concepito come integrazione della mostra, di
uguale importanza e rilievo nella economia del racconto. Il libro che accompagna l’esposizione,
realizzato da Mousse, è infatti un’antologia di testi e immagini d’epoca, selezionati e ristampati
per l’occasione. Si tratta di documenti introvabili, provenienti da archivi, gallerie, fondazioni e
biblioteche, utile punto di partenza per chiunque fosse interessato ad ulteriori sviluppi e analisi
della storia artistica milanese.
Apre e chiude il percorso una reading room, progettata grazie alla collaborazione di Artek e Domus
e realizzata con tavoli e sedie di Enzo Mari, legate all’esperienza dell’Autoprogettazione che egli
presentò per la prima volta alla Galleria Milano nel 1974. Nella sala saranno visibili anche le
interviste a critici e protagonisti del decennio realizzate appositamente per la mostra insieme alla
documentazione editoriale d’epoca. Completa l’esposizione una sezione dedicata al libro d’artista
e alle riviste indipendenti, allestita, dal 22 giugno 2012, nella sala degli Archivi Gianferrari del
Museo del 900 a cura di Giorgio Maffei.
Mercoledì 30 maggio, in occasione dell’inaugurazione della mostra, a Palazzo Reale in Sala
Cariatidi si terrà alle ore 17.00 un incontro ad ingresso libero con Marco Belpoliti, intitolato “Anni
70: un dizionario”.
Per restituire la complessità del periodo di riferimento affiancheranno la mostra una serie di
attività e momenti di approfondimento tematico pubblici e gratuiti.
Un ciclo di lezioni sugli stessi anni Settanta a cura di Doppiozero, ad ingresso libero (ore 19.00), a
partire dal 21 giugno 2012 dalla Politica con Giorgio Boatti, il 28 giugno Sesso e moda con Luca
Scarlini, il 5 luglio Grafica e poesia visiva con Giovanni Anceschi, il 12 luglio Letteratura con Marco
Belpoliti e il 19 luglio Cinema con Luca Mosso.
In programma il 13 giugno 2012 a Palazzo Reale un seminario “Noi non c’eravamo, studi di nuova
generazione sull’arte a Milano negli anni ‘70” realizzato in collaborazione con il dipartimento di
Storia delle Arti, Musica e Spettacolo Arte dell’Università Statale degli Studi di Milano a cura di
Silvia Bignami e Giorgio Zanchetti. Otto giovani studiosi, provenienti da diverse Università italiane,
approfondiscono attraverso esemplari casi di studio alcuni snodi del sistema dell’arte a Milano
negli anni Settanta. Il panorama complesso e ricco di spunti di quel decennio — ancora in attesa
di una più sistematica e capillare ricostruzione storico-filologica — è inquadrato attraverso una
serie di “flash” che illuminano l’attività di alcuni artisti anche nei loro rapporti col mercato, le
istituzioni e l’editoria.
La mostra, a ingresso gratuito, é ideata e prodotta dal Comune di Milano–Cultura e Palazzo Reale, con il sostegno di 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE.
Allestimento Altofragile
Immagine: Alfa Castaldi, La machine à manger les huitres – Milano, 1972 ca, stampa ai pigmenti, 43 x 51cm. Archivio Alfa Castaldi
Ufficio Stampa 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE
Giulia Zanichelli | giulia.zanichelli@24orecultura.com | tel. 02 3022 3739
Elisa Lissoni |ext.elisa.lissoni@24orecultura.com | tel. 02 3022 3643
Barbara Notaro Dietrich |b.notarodietrich@gmail.com | tel. 348 7946585
Ufficio Stampa Comune di Milano
Elena Maria Conenna | elenamaria.conenna@comune.milano.it tel. 02 88453314
Mercoledì 30 maggio, alle ore 11.30, presso la "Grande Anticamera" di Palazzo Reale (1° piano), l’assessore alla Cultura Stefano Boeri presenterà alla stampa la mostra.
Inaugurazione mercoledì 30 maggio alle 18.30 preceduta alle 17 da una lezione aperta da titolo "Anni 70: un dizionario" tenuta dal critico Marco Belpoliti.
Palazzo Reale
Piazza Duomo, 12 - Milano
Lunedì: dalle ore 14.30 alle ore 19.30; martedì, mercoledì, venerdì e domenica: dalle ore 9.30 alle ore 19.30; giovedì e sabato: dalle ore 9.30 alle ore 22.30
Ingresso gratuito