Sono oltre 100 i film presentati, suddivisi tra le sezioni competitive nazionali e internazionali e la sezione Panorama, che verte su diversi temi tra cui l'alimentazione e la crisi economica. Inaugura la manifestazione il film di Jeff Orlowsky "Chasing Ice".
La 15^ edizione del Festival CinemAmbiente avrà luogo a Torino, da giovedì 31 maggio a
martedì 5 giugno 2012, data in cui si festeggia il World Environment Day (WED), la
Giornata Mondiale dell'Ambiente promossa da UNEP (United Nations Environment
Programme), di cui il festival è partner ufficiale.
Per la giornata di chiusura del 5 giugno, CinemAmbiente propone la proiezione-evento del
film La vita negli oceani, anteprima italiana dell’ultimo film di Jacques Perrin e Jacques
Cluzaud, già autori de “Il popolo migratore”. Il film, già grande successo di pubblico in
Francia, è doppiato nella versione italiana da Neri Marcorè, che interverrà durante la
serata di chiusura del festival. La vita negli oceani sarà proiettato a cura di
CinemAmbiente in contemporanea in numerose città italiane.
Tra gli eventi speciali in anteprima italiana La Soif du monde, il nuovo film di Yann
Arthus-Bertrand, fotografo paesaggista e regista che con i suoi documentari riprende la
biodiversità e la bellezza della natura catturando splendidi immagini aeree della Terra.
Elemento centrale della narrazione di quest’ultima opera del grande fotografo è l’acqua.
Il festival riflette anche sulla crisi economica, che ha posto al centro del dibattito
internazionale questioni importanti che ruotano attorno al concetto di progresso, agli stili di
vita e al modello sociale ed economico vigente. CinemAmbiente intercetta in pieno questo
dibattito, solleva domande, propone analisi e punti di vista, offre risposte concrete,
presentando film insieme divulgativi e informativi.
Sono oltre 100 i film che verranno presentati a CinemAmbiente, suddivisi tra le sezioni
competitive nazionali ed internazionali (Concorso Internazionale Documentari,
Concorso Documentari Italiani, Concorso Internazionale Mediometraggi), e la
sezione Panorama, che verterà su diversi temi tra cui l’alimentazione, mostrando quanto
le abitudini alimentari influiscano sull’ecosistema, l’analisi della crisi e dell’attuale
modello economico, e gli stili di vita sostenibili proponendo modelli economici e di
produzione alternativi già adottati da intere comunità. Tra i film di questa sezione, il
cortometraggio We Want a Future di Massimiliano D'Epiro e Myriam Catania, prodotto
da Luca Argentero e realizzato in occasione del 50° anniversario del WWF.
Infine la sezione Ecokids, dedicata al pubblico più giovane, che quest’anno sarà
inaugurata dall’anteprima di Lorax – il guardiano della foresta, film in 3d di Chris
Renaud e Kyle Baldain.
Tra i film del Concorso Internazionale Documentari, The Big Fix, prodotto da Tim
Robbins e Peter Fonda, che riprende una delle crisi ambientali più gravi degli ultimi anni, la
tragedia della BP, per indagare a fondo il commercio del petrolio; Scorie in libertà –
L’incredibile avventura del nucleare in Italia, di Gianfranco Pannone, che narra
attraverso lo sguardo degli abitanti di Latina, le vicende della centrale nucleare e dello
smaltimento delle scorie, Silent Snow di Jan van den Berg che a 50 anni dal saggio
Primavera silenziosa di Rachel Carson ripropone il tema dell’inquinamento da pesticidi.
La giuria del Concorso Internazionale Documentari sarà composta tra gli altri da Yann
Arthus-Bertrand e Neri Marcorè.
Il Concorso Documentari Italiani presenta una serie di titoli che ripercorrono vicende del
nostro Paese. Partendo da nord, 40 passi - La verde Brianza e la città infinita di Andrea
Boretti tratta dell’urbanizzazione estrema dell’area della Brianza; Ciar cumè l'acqua del
Lamber di Elena Maggioni e ulda ederica rr , racconta il rapporto tra il fiume
Lambro e le persone che da decenni abitano sulle sue sponde; Fuori dal gregge sulla
transumanza nella periferia di Milano. Si ripercorre l’Italia fino a sud, con due film che
raccontano la Campania: Campania In-Felix di Ivana Corsale e (R)esistenza, il primo
sulla gestione dei rifiuti e il secondo sull’ordinaria resistenza di alcuni abitanti di Scampia.
Saranno presentati inoltre i lavori realizzati all’interno di Territorio Maneggiare con Cura,
un progetto per la produzione e la diffusione di tre audiovisivi sul tema del consumo del
suolo realizzato nel quadro di Azione ProvincEgiovani, iniziativa promossa dall'UPI e
finanziata dal Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri
e gestita dall'Unione delle Province d'Italia.
Lo staff e gli ospiti del festival si muoveranno con auto elettriche, car pooling e bike
sharing, i pranzi e le cene saranno a km 0 grazie a Coldiretti. Un elemento poco visibile ma
qualificante nell’ottica della sostenibilità dell’intero festival.
CinemAmbiente è diretto da Gaetano Capizzi e organizzato dal Museo Nazionale del
Cinema di Torino.
SERATA DI APERTURA E SERATA DI CHIUSURA
Ad inaugurare la 15^ edizione del Festival CinemAmbiente, giovedì 31 maggio ore 21.00 –
cinema Massimo, sarà Chasing Ice di Jeff Orlowsky, inserito all’interno del Concorso
Internazionale Documentari e già vincitore di Excellence in Cinematography Award al
Sundance Film Festival 2012.
Il film è stato descritto dalla stampa statunitense come il lavoro che prova in modo
incontrovertibile l’azione del riscaldamento globale. Alla sua prima esperienza nel
lungometraggio, Jeff Orlowsky documenta il coraggioso progetto fotografico di James
Balog. Il fotografo del National Geographic riesce con un sistema sperimentale di sua
invenzione a riprendere il ghiaccio del Polo Nord a distanza di tempo, raccogliendo così
immagini che testimoniano in modo incontrovertibile il fatto che i ghiacci perenni stanno
diminuendo di volume. Anni di riprese sono compressi in una manciata di secondi, con il
risultato di immagini video di grande bellezza, ma anche di profonda inquietudine.
In occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente indetta dall’Onu, a chiudere il festival,
martedì 5 giugno ore 21.00 – cinema Massimo, sarà La vita negli oceani, un viaggio
spettacolare compiuto dai registi Jacques Perrin e Jacques Cluzaud alla scoperta delle
meraviglie oceaniche. Nel corso della serata interverrà Neri Marcoré, voce narrante del
film per la versione italiana e membro della giuria per il Concorso Internazionale
Documentari. In occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente il film sarà proiettato in
contemporanea in diverse sale del circuito The Space in trentaquattro città italiane, a cura
di CinemAmbiente.
CONCORSO INTERNAZIONALE DOCUMENTARI
Il film di apertura del 15° Festival CinemAmbiente “fa vedere” il riscaldamento globale:
Chasing Ice di Jeff Orlowsky ripercorre l’esperimento fotografico di James Balog, e
mostra visivamente gli effetti del riscaldamento sui ghiacciai.
Il fenomeno è ben visibile anche nel film The Hungry Tide di Tom Zubrycki, che mostra
ciò che sta avvenendo nelle isole Kiribati, uno Stato dell'Oceania, che potrebbe essere la
prima nazione a scomparire a causa dell'innalzamento del livello marino causato dai
cambiamenti climatici.
Il Concorso, composto da undici documentari in anteprima italiana provenienti da tutto il
mondo, approfondisce il tema dell’inquinamento ambientale declinandolo in modo da
rappresentarne le numerose facce: The City Dark di Ian Cheney racconta l’inquinamento
luminoso a New York, e in generale del rapporto assente tra le persone che vivono nelle
grandi città e il cielo di notte, rischiarato a tal punto dall’illuminazione metropolitana da non
mostrare neppure le sue stelle. In Energieland la regista Johanna Ickert documenta
l’esperienza di una compagnia elettrica in Germania che ha sviluppato un programma per
catturare e sotterrare le emissioni di anidride carbonica. Si parla di rifiuti tossici anche
nell’ultimo lavoro di Gianfranco Pannone, Scorie in libertà: siamo in Italia e si racconta
della vicenda della centrale nucleare di Latina. Con Silent Snow di Jan van den Berg si
compie un viaggio in Groenlandia, dove gli effetti dell’inquinamento atmosferico, minaccia
silenziosa e invisibile, sono tragicamente più evidenti. The Big Fix di Josh Tickell e
Rebecca Tickell riprende il tema dell’inquinamento dei mari, trattando in particolare della
tragedia del Golfo del Messico e della fuoriuscita di petrolio della BP. I registi, il cui film è
stato prodotto da Peter Fonda e Tim Robbins, partono da questa drammatica vicenda per
analizzare come avviene in realtà il commercio del petrolio.
Le riflessioni sull’attuale sistema di approvvigionamento dell’energia proseguono con
Retour sur Terre di Pierre Lacourt in cui il regista decide di trascorrere un periodo della
propria vita presso una stazione di benzina, dove incontra studiosi, economisti e scienziati,
così come lavoratori, consumatori, cittadini, con i quali discute del ruolo centrale dell’oro
nero nel settore energetico.
Surviving Progress di Mathieu Roy e Harold Crooks raccoglie numerose autorevoli
opinioni di economisti, scrittori e scienziati che si interrogano sul concetto di progresso in
un mondo in cui l’accumulazione e la continua ed esponenziale crescita della produzione
non sembra essere l’unica strada possibile, e neppure la migliore.
Nel 2012 non potevano mancare film che riprendessero le lotte ambientaliste sempre più
numerose e frequenti in tutte le parti del mondo: sono cittadini che si battono contro opere
ritenute dannose per l’ecosistema, o per proporre stili di vita più sostenibili dal punto di
vista ambientale, economico e umano. In Estonia un gruppo di giovani tenta di
riorganizzare il proprio quartiere sulle basi di un nuovo paradigma con al centro una
maggiore sostenibilità ambientale, esperienza raccontata da The New World di Jaan
Tootsen. Mentre Just Do It di Emily James esplora con metodo etnografico la vita
all’interno dei cosidetti climat camp, campeggi autorganizzati sempre più frequenti in
diversi Paesi d’Europa, dai quali prendono vita azioni di protesta ispirate alla non violenza
e all’environmental activism.
CONCORSO DOCUMENTARI ITALIANI
Sono tredici le pellicole del Concorso Documentari Italiani, differenti per le tematiche
affrontate, che offrono uno spaccato sull’Italia di oggi, e più in generale sulle condizioni
ambientali del nostro pianeta.
(R)esistenza di Francesco Cavaliere riporta lo spettatore a Scampia, nella Gomorra di
Roberto Saviano, attraverso otto storie di resistenza quotidiana di chi lotta per non
arrendersi al degrado e alla criminalità. Anche Campania In-Felix di Ivana Corsale si
addentra nella provincia di Napoli, documentando le ecomafie e lo smaltimento dei rifiuti
nelle mani della Camorra, con evidenti conseguenze non solo a livello ambientale. Sempre
sul tema dei rifiuti, declinato in maniera molto diversa, è La crociera delle bucce di
banana in cui Salvo Manzone mostra la battaglia di Aimée, anziana francese che da tanti
anni vive sull’isola di Stromboli e lotta per diffondere una corretta gestione dei rifiuti
sull’isola.
Con I morti di Alos, Daniele Atzeni realizza un documentario a metà tra realtà e finzione,
che attraverso la vicenda del villaggio di Alos astrae un discorso generale sulle
conseguenze causate dall’industrializzazione a danno della cultura pastorale.
Christian Tito, con il suo I lavoratori vanno ascoltati, dà voce a tutti quei lavoratori che
per anni hanno vissuto all’ombra dell’Ilva di Taranto, una delle più grandi industrie europee
dell’acciaio, che da sempre devasta il territorio e le vite di chi lo popola.
Il consumo del suolo è l’argomento centrale di 40 passi – La verde Brianza e la città
infinita, un film di Andrea Boretti sull’importanza di preservare gli spazi verdi in una delle
province più urbanizzate d’Italia.
Sono tre i film che trovano nell’acqua il loro denominatore comune: in The Well – Voci
d’acqua dall’Etiopia, Paolo Barberi e Riccardo Russo raccontano la vita della
popolazione dei Borana, in Etiopia, costretta a scavare pozzi nella roccia per poter
garantire alla comunità l’accesso all’acqua. Lagunemine di Nicola Piovesan porta sullo
schermo tre storie che raccontano tre modi diversi di vivere la laguna di Venezia, tra riti e
antiche tradizioni che sempre più vanno scomparendo. L’acqua come risorsa
fondamentale è anche la tematica affrontata da Ciar cumè l’acqua del Lamber, di Elena
Maggioni e Hulda Federica Orrù: un film sul fiume Lambro e sul terribile incidente che
nel 2010 ha intaccato questa indispensabile risorsa per la zona. Offre uno spaccato sul
territorio milanese anche Fuori dal gregge, in cui i tre registi, Michela Barzanò,
Emanuele Cucca, Cristina Meneguzzo raccontano l’esperienza dei pastori transumanti
della Lombardia.
Marco Landini e Gianluca Marcon raccontano la singolare esperienza della Casa del
Gufo in cui gli anziani abitanti hanno indetto una gara di bellezza decisamente particolare:
questa la vicenda alla base di Ortobello – Primo concorso di bellezza per orti. Diverso
è l’approccio di Michele Trentini in Piccola terra, un film che descrive in maniera quasi
intima il rapporto con la terra e con il paesaggio che inevitabilmente cambia.
Good Things to Do di Barbara Ferrari esce dai confini italiani per portare sul grande
schermo una realtà da cui prendere esempio: l’isola di Samso, in Danimarca, in cui è in
atto una vera e propria “Green Revolution” con lo scopo di rendere tutta la Danimarca
ecosostenibile entro il 2030.
CONCORSO INTERNAZIONALE MEDIOMETRAGGI
Mobilità, disboscamento, alimentazione sono alcune delle tematiche affrontate dai film del
Concorso Internazionale Mediometraggi. Nove titoli che compongono una sezione
competitiva nuova all’interno del festival CinemAmbiente, che va a sostituirsi al concorso
cortometraggi. Un formato che delinea sempre più l’esigenza del “Green Cinema” di
mostrare le condizioni del nostro pianeta al fine non solo di sensibilizzare, ma soprattutto
di educare alle buone pratiche.
Due i film interamente focalizzati sul verde: Big Damage di David Fedele mostra le
drammatiche conseguenze del disboscamento perpetrato dall’industria del legno in Papua
Nuova Guinea a danno del territorio e della popolazione indigena, mentre Jason Nardella
in 78 Days racconta le vicende di un gruppo di piantatori di alberi in Canada che per 78
giorni affronta le dure condizioni di vita nei boschi al solo scopo di aiutare la natura.
Diversi anche i film che riflettono sul concetto di società dei consumi per promulgare stili di
vita sostenibili come Couchorama di Jacqueline Farmer, in cui la regista riflette sui costi,
sulle difficoltà di smaltimento e i conseguenti problemi ambientali causati dall’abuso di
pannolini usa e getta, o come Stuff Everywhere di Judith de Leeuw, una riflessione sulla
proliferazione degli oggetti nella società contemporanea. Si parla di buone pratiche anche
in Cafeteria Man di Richard Chisolm, che documenta l’esperimento alimentare del cuoco
Tony Geraci di proporre alle scuole di Baltimora un’alimentazione “verde”.
Le comodità della vita quotidiana sono anche al centro di Sobre Ruedas - El sueño del
automóvil, una lucida analisi in cui Óscar Clemente riflette su come l’automobile abbia
radicalmente cambiato le abitudini delle persone e propone nuove soluzioni per la mobilità.
Manuela Frésil con Entrée du personnel affronta il tema della meccanicizzazione del
lavoro, attraverso la testimonianza dei lavoratori di un mattatoio che raccontano
l’alienazione e al ripetitività del loro lavoro.
Sacred Stones di Muayad Alayan e Laila Higazi documenta invece lo sfruttamento della
pietra naturale palestinese perpetrato dagli israeliani, che gestiscono questo bene naturale
in maniera spregiudicata, incuranti delle conseguenze ambientali causate da questo
abuso. Più poetico è Le Jardin des merveilles di Anush Hamzehian, in cui il regista
conduce lo spettatore all’interno del carcere della Giudecca, a Venezia, alla scoperta di un
orto delle meraviglie che un gruppo di detenute cura da anni con dedizione.
PANORAMA
Più di 40 cortometraggi e 10 documentari, tutti fuori concorso, compongono quest’anno la
sezione Panorama.
PANORAMA DOCUMENTARI
La crisi economica attuale coinvolge profondamente le tematiche legate allo sviluppo
sostenibile. Alcuni film inseriti nella sezione Panorama approfondiscono questo complesso
aspetto, tentando di trovare delle vie di uscita percorribili allo stato di cose attuale, che non
possono risolversi in risposte di carattere emergenziale, ma dovrebbero prevedere delle
ricadute a lungo termine. Così Payback di Jennifer Baichwal affronta un tema di
carattere macro-economico, il debito, mettendo in luce l’influenza di questo meccanismo si
ripercuota a livello planetario. La regista si è ispirata al saggio Payback, tradotto in Italia
con il titolo Dare e avere - Il debito e il lato oscuro della ricchezza, della nota scrittrice
canadese Margaret Atwood. Il carattere economico della globalizzazione viene indagato
dal documentario We’re not broke delle due registe americane Karin Hayes e Victoria
Bruce, che cercano di rispondere alla domanda: perché le grandi corporations non
falliscono di fronte alla crisi? La risposta si troverà in un complicato meccanismo di società
offshore che di fatto permettono l’evasione sistematica delle tasse. Alcuni Americani sparsi
per tutto il Paese hanno deciso di vivere Off the Grid. Il film di Alexander Oey racconta
diverse esperienze, ispirate alle più diverse ideologie, ipernazionaliste o socialiste, in cui
gruppi più o meno grandi di persone hanno deciso di autogestire alcuni aspetti della
politica amministrativa.
Il tema dell’alimentazione coinvolge in modo immediato la sfera individuale, e allo stesso
tempo solleva questioni di interesse planetario. Ne è un esempio l’industrializzazione della
carne che, come viene mostrato da Alma the Film di Patrick Rouxel, sta distruggendo la
foresta Amazzonica. Anche l’acqua, elemento fondamentale per la vita, è stata messa a
profitto: Bottled Life - Nestlé’s Business with Water, di Urs Schnell mostra il rapporto
inversamente proporzionale tra il guadagno per la grande corporation e il guadagno
dell’ambiente: più cresce il primo e più diminuisce il secondo.
A volte attraverso la narrazione di esperienze personali emergono in modo significativo
temi importanti, come nel caso di Breathtaking di Kathleen Mullen: la regista è figlia di un
uomo morto a causa dell’esposizione all’amianto, di cui il suo Paese, il Canada, è
principale esportatore nel Mondo. La transumanza della pace di Roberta Biagiarelli
racconta la storia di Gianni Rigoni Stern e del suo trasferimento di esperienza e sapienza
legata ai ritmi della terra da un Altopiano italiano verso un Altopiano bosniaco. L’intervento
dell’uomo spinto da scopi turistici può sconvolgere l’equilibrio come mostrato da Peak di
Hannes Lang, che mostra come il turismo di massa sulle montagne abbia trasformato il
paesaggio.
Il resto dell’anno di Luca Papaleo e Michele Di Salle porta lo spettatore a Salina
un’isola delle Eolie, durante la stagione invernale, mostrando la vita reale del paese non
trasformato dalla massiccia presenza di turisti d’estate.
Cosmic Energy di Giuseppe Schillaci storia di tre uomini che fondano una società la cui
missione è quella di sperimentare nuovi metodi per l’agricoltura e l’ambiente partendo
dall’idea che il Cosmo, la Natura e l’Uomo sono fatti della stessa energia e quindi connessi
tra loro.
ECOKIDS
Torna anche quest’anno a CinemAmbiente ECOKIDS, la sezione che si rivolge al pubblico
dei più piccoli, per educare e sensibilizzare anche i giovani spettatori al rispetto
dell’ambiente e ai comportamenti ecosostenibili.
La sezione inaugura giovedì 31 maggio con l’anteprima nazionale di Lorax – Il guardiano
della foresta in 3d, il film diretto da Chris Renaud e Kyle Balda e doppiato da Danny De
Vito, che uscirà in sala venerdì 1 giugno distribuito da Universal Pictures.
All’interno della sezione, numerosi film che si rivolgono a giovani e giovanissimi e che
affrontano tematiche importanti, legate all’ambiente e alla sua sostenibilità.
Oltre a Lorax, i piccoli spettatori delle scuole elementari potranno rivedere sul grande
schermo Happy Feet 2 di George Miller, sui cambiamenti climatici e il divertente Rango
di Gore Verbinski.
Altri due capolavori dell’animazione compongono la sezione: Arietty – il mondo segreto
sotto il pavimento di Hiromasa Yonebayashi e Rio di Carlos Saldanha.
Alle scuole medie sono riservati Qualcosa di straordinario di Ken Kwapis, sul problema
dell’estinzione delle balene e L’incredibile storia di Winter il delfino di Charles Martin
Smith, tratto da una storia vera.
Dedicati al tema dell’energia i film per le scuole superiori: Into eternity di Michael Madsen
che affronta il delicato tema del nucleare, Solartaxi – Around the World with the Sun di
Erik Schmitt, che propone un modo alternativo di produrre energia solare e A Crude
Awakening – The Oil Crash di Basil Gelpke e Ray McComarck sul tema del petrolio.
EVENTI SPECIALI
Sono cinque gli appuntamenti con le anteprime cinematografiche della sezione eventi
speciali al 15° Festival CinemAmbiente.
La Soif du monde del fotografo paesaggista Yann Arthus-Bertand, presidente della
giuria del Concorso Internazionale Documentari, è un vero e proprio omaggio al tema
dell’acqua. Realizzato per celebrare la giornata mondiale dell’acqua del 22 marzo, il film
offre allo spettatore una serie di meravigliose immagini aeree.
Anche La Vita negli oceani di Jacques Perrin e Jacques Cluzaud, film di chiusura della
15^ edizione del Festival, affronta il tema dell’acqua con un viaggio spettacolare nel mondo
sottomarino.
Tra gli eventi speciali, anche i film di Territorio – Maneggiare con cura, un progetto per la
produzione e la diffusione di tre audiovisivi sul tema del consumo del suolo. I film,
interamente realizzati da registi “under 30”, rappresentano un utile strumento di
comunicazione rivolta ai giovani al fine di sensibilizzare al tema del consumo di territorio.
Alice sui pattini di Cecilia Belletti è un cortometraggio sull’importanza del valore e del
recupero del territorio. La rivoluzione della cintura di Maurizio Bongioanni è un
documentario sui comuni periferici che ambiscono a riconquistare il centro, oltre che la
propria identità attraverso la valorizzazione del paesaggio. Terzo prodotto audiovisivo
realizzato nell’ambito di questo progetto è My Terristory di Ruggero Pini e Gabriele
Veronesi, un film nato dalla partecipazione degli utenti su internet per raccontare lo
sfruttamento del suolo.
ECOLETTURE
Quest’anno CinemAmbiente ha scelto di definire lo spazio dedicato al dibattito, nella
convinzione che le tematiche affrontate dal festival debbano essere approfondite
attraverso l’incontro con persone che si sono concentrate negli anni sullo studio di questi
argomenti.
Il consueto appuntamento delle presentazioni di saggi e testi, si trasforma quindi per il
primo anno in Ecoletture: le presentazioni di testi di recente pubblicazione e di progetti
diventerà occasione di apprendimento, scambio e confronto, mettendo così in risalto la
naturale propensione del festival verso il dibattito e la condivisione di saperi.
Si parlerà di scienze ambientali e green economy, ma anche di bicicletta e orti urbani.
Da segnalare la presentazione del progetto I limiti dello sviluppo: dal libro al film, che
darà vita al film work in progress Ultima Chiamata di Enrico Cerasuolo ispirato alla saga
di Limits to Growth, il testo scientifico che scosse il Mondo nel 1972 contribuendo a porre
al centro del dibattito questioni come la sostenibilità. Il film nasce da un incontro avvenuto
nel 2007 con lo staff di CinemAmbiente e un gruppo di esperti tra cui Luca Mercalli, Enrico
Moriconi, Gianfranco Bologna, riuniti attorno all’idea della necessità di comunicare al
grande pubblico i temi urgenti di carattere globale. Il progetto è presentato in anteprima.
ECOEVENTI
Numerosi eventi collaterali popoleranno la città di Torino durante i giorni della 15^ edizione
del Festival CinemAmbiente.
Barche “parlanti”, progetto nato da un’idea visionaria della regista Laura Fusco, è un
viaggio spettacolare lungo il Po, in cui piccole imbarcazioni si trasformano in veri e propri
palcoscenici in cui gli attori si esibiranno per un pubblico ristretto, recitando brani della
mitologia antica incentrati sul tema dell’acqua.
Due mostre d’arte contemporanea: On Air - Radio Upcycle, dal 31 maggio al 7 giugno
presso la Pow Gallery di Torino, una mostra che riflette sul concetto di recupero di
materiali di scarto per creare opere d’arte; On Air – Radio Raee, il 9 giugno presso il Polo
Trattamento Rifiuti di Gaia a Valterza (Asti), propone una serie di interventi tra pittura,
scultura e videoarte su una tettoia di rifiuti elettronici.
African Cyclists, un reportage fotografico a cura di Antonio Maini, propone una serie di
scatti che raccontano storie, talvolta particolari, di ciclisti in Africa.
L’essenza del tutto, un’installazione di Senda Dons, in cui l’artista riflette sul concetto di
natura nel vivere contemporaneo.
Park(ing) day, ovvero una giornata in cui il verde invade le strade di Torino, tra via
Montebello, via San Massimo e via Giolitti, cuore pulsante del Festival.
Il giardino portatile...si mangia!, un concorso organizzato in collaborazione con Aiapp e
Torino Sette rivolto a chiunque vorrà realizzare un piccolo angolo di verde trasportabile.
FierAmbiente, ovvero la fiera della sostenibilità e della buone pratiche, ma anche un
momento di scambio per sensibilizzare a temi come l’ecologia e la sostenibilità. La fiera si
svolgerà nei giorni del 2 e 3 giugno.
CinemAmbiente a tavola, nato dalla collaborazione tra il festival e Coldiretti: cinque
pranzi proposti da cinque diversi agriturismi piemontesi, durante i giorni del festival al caffé
Blah Blah, via Po 21.
INFO E CONTATTI
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Studio Sottocorno
Valentina Tua e Delia Parodo
Tel.: 011 8138843 - Cell.: 339 3779900/ 320 4048063
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con la collaborazione di Marta Franceschetti per la stampa locale
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Proiezioni al Cinema Massimo
via Verdi, 18 - Torino
Ingresso intero: € 3,00
Ingresso per le proiezioni mattutine riservate alle scuole: gratuito
I biglietti per le proiezioni si possono ritirare alle casse del cinema Massimo tutti i giorni del festival
anche per proiezioni future. I biglietti possono inoltre essere acquistati on line.
Proiezioni in altri luoghi del festival: ingresso gratuito fino ad esaurimento posti