Mediterraneo. Una ricerca che affonda le radici in una tradizione pittorica tesa all'intimismo e alla meditazione sul significato dell'opera.
a cura di Francesca Bogliolo
Ad Albenga, il silenzio mediterraneo come quiete evocativa nella pittura di Silvana Gatti, che ritorna a Palazzo Oddo dopo la collettiva Gli universi di Bottega Indaco nell’agosto 2010.
Alcuni artisti si muovono con calma tra il rumore e la fretta, e ricordano la pace che si può trovare nel silenzio. All’interno di un complesso mondo figurativo simbolico si muove l’artista Silvana Gatti, conscia di veicolare significati che vanno oltre la semplice immediatezza comunicativa: la sua ricerca formale affonda le radici in una tradizione pittorica tesa all’intimismo e alla meditazione sul significato dell’opera, che vuole coinvolgere lo spettatore in un incessante dialogo riguardante le sue origini. Le opere di Silvana Gatti, spoglie di ogni elemento formale superfluo che possa distrarre l’osservatore, si concentrano sull’intensità dei concetti e della loro espressione, senza cedere il più piccolo ruolo a espedienti estetici affatto necessari.
Le opere sembrano condurre chi guarda a una riflessione sulle sensazioni più inconsce, anche attraverso un accordo equilibrato tra forma e contenuto: l’intera attenzione si focalizza su quanto rappresentato, rivelando una volontà figurativa che pure, nelle sue caratteristiche essenziali, prescinde dalla realtà tangibile. Pur mantenendo un gusto rappresentativo equilibrato, l’artista modella con variazioni di luce le emozioni che percorrono la tela, invitando il pubblico a riscoprirne onirici significati nascosti, celati dalla mancanza di ogni riferimento al reale, scomparso per lasciare spazio al tema portante. La ricerca rivela all’osservatore attento anche la capacità intimistica della pittrice nell’interpretazione del soggetto, tratteggiato con un sentimentalismo allusivo. Se per la pittura simbolista il ritratto costituisce lo strumento privilegiato da parte dell’artista per comprendere i sentimenti degli altri e riflettere la conoscenza di se stesso, nei volti di Silvana Gatti si rintraccia, eco di tradizioni consolidate, una trasfigurazione artistica dell’intimità dell’anima, e non una semplice rappresentazione del soggetto inteso in chiave verista.
La poetica viene evidenziata attraverso l’ambizione al superamento della realtà, che si rivela anche nella rappresentazione del paesaggio, che, pur rimanendo fedele alla tradizione figurativa, se ne distacca per conferire al naturalismo una dimensione potentemente simbolica. Il tentativo conseguito è quello di celebrare la natura e la sua dimensione ideale, per evidenziare la necessità di rispettare l’ambiente, dal mare al deserto ideale che la Gatti ripropone nelle sue rappresentazioni, monito futuro per tutte le generazioni. E’ questo il tentativo che l’artista compie nell’invitare gli osservatori a percorrere le tappe della mostra “Mediterraneo, l’arte di Silvana Gatti tra due sponde” , a Palazzo Oddo dal 7 al 21 luglio, dedicata al Mediterraneo come culla delle civiltà in cui culture differenti hanno trovato punti di contatto influenzandosi a vicenda in un equilibrato incontro di culture. L’artista invita alla pace e all’armonia, auspicando che un futuro sereno nasca dall’arricchimento reciproco e dal rispetto delle differenze culturali e religiose. Con piena consapevolezza poetica Silvana Gatti sembra fare sue parole di un antico poeta, ripetendoci che, nonostante “tutti i suoi inganni, i lavori ingrati e i sogni infranti, (questo) è ancora un mondo stupendo”, e regalandoci un unico avvertimento: “Fai attenzione. Cerca di essere felice”. (Francesca Bogliolo)
L'artista ringrazia chi vorrà dare spazio nelle proprie testate cartacee e virtuali a questo comunicato.
Inaugurazione 7 luglio ore 17
Palazzo Oddo
via Roma 58 ad Albenga (SV)
Tutti i giorni (escluso il lunedì mattina) dalle 10:30 alle 12:30 e dalle 16:30 alle 19:30.
Ingresso libero