La mostra riproduce simbolicamente gli interni della casa di Sebastian Matta (1911-2002) arredata esclusivamente con le sue creazioni a cavallo fra arte, design e artigianato. Sono inoltre esposte alcune opere pittoriche dell'artista cileno.
a cura di Johnny Dell'Orto
Triennale Design Museum presenta una mostra che svela un aspetto inedito e meno indagato del lavoro del cileno Sebastián Matta (1911-2002).
Casamatta riproduce simbolicamente gli interni della casa di Matta arredata esclusivamente con le sue creazioni a cavallo fra arte, design e artigianato.
Sedie, divani, panche, tavolini, armadi, letti, lampade, realizzati sperimentando diversi materiali come legno, resina e metallo, dialogano con oggetti d’uso quotidiano in ceramica, posate, piatti, vasi decorati e piccole sculture.
Saranno inoltre esposte alcune delle opere pittoriche di Matta, che all’interno della casa, restituiranno una visione completa della sua versatile ed eclettica opera.
Sebastián Matta
Nato a Santiago del Cile, dopo gli studi in architettura, nel 1934 si trasferisce a Parigi dove
si dedica alla pittura. Lavora con Le Corbusier e prende contatto a Madrid con intellettuali
spagnoli, fra cui i poeti Rafael Alberti e Federico Garcia Lorca. Nel 1936 si trasferisce a
Londra dove si unisce a Walter Gropius e Moholy-Nagy, e ha modo di conoscere anche lo
scultore britannico Henry Moore.
A Parigi conosce André Breton e Salvador Dalí nel 1937 e dal 1938 aderisce al surrealismo,
con una pittura attenta alla dimensione onirica e inconscia.
Comincia allora a partecipare a importanti eventi come l'Esposizione Internazionale del
Surrealismo alla Galleria di Belle Arti di Parigi. Realizza i suoi primi oli surrealisti che prima
chiama Morfologie Psicologiche e poi Inscape. Conosce Duchamp a Parigi e nel 1939
mantiene contatti con Pablo Neruda.
Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale ripara a New York assieme a Yves Tanguy. Qui
ha contatti con gli altri surrealisti, con i dadaisti ed esercita una forte influenza su molti
giovani artisti, tra i quali Pollock, Rothko e Gorky.
Alla fine degli anni ‘50 Matta è già un artista riconosciuto a livello internazionale, con opere
esposte in importanti musei di Londra, New York, Venezia, Chicago, Roma, Washington e
Parigi.
Nel 1971 la rivista francese Connaissance des Arts, lo colloca fra i dieci migliori pittori
contemporanei del mondo e nel 1985 il Centro Georges Pompidou di Parigi gli dedica una
grande retrospettiva.
Nel 1990 torna a Parigi trascorrendo dei periodi in Italia, a Tarquinia, dove a partire dagli
anni settanta installa uno studio, una scuola di ceramica e una sala di esposizioni.
Dopo aver lasciato il Cile nel 1934, Matta vi fa ritorno solo in occasione della vittoria
elettorale di Salvador Allende e dell'Unidad Popular.
In quell’epoca guida un gruppo di muralisti - le Brigate Ramona Parra - che dipingevano sui
muri i motivi del programma economico e sociale di Allende.
Negli anni ‘60 Matta sostiene apertamente il presidente Salvador Allende. In seguito al
golpe di Augusto Pinochet, l'artista è dichiarato "persona non gradita" e viene inserito in
una lista nera. Il pittore decide allora di diventare cittadino francese.
Tra le sue mostre più importanti, vanno ricordate le retrospettive tenute al Museum of
Modern Art di New York nel 1957 e al centro Pompidou a Parigi nel 1985.
Catalogo Corraini Edizioni
Ufficio Stampa e Comunicazione Triennale Design Museum:
Damiano Gullì, Responsabile T. +39 02 72434241 damiano.gulli@triennale.org
Conferenza stampa 20 Giugno 2012, ore 11.30 - 13.00.
Inaugurazione 20 Giugno 2012, ore 19.00.
Triennale di Milano
viale Alemagna, 6, 20121. Milano
Orari Martedì - Domenica 10.30 - 20.30 Giovedì 10.30 - 23.00
Ingresso 6 euro