Nell'ambito de "A Milano con Carlo Emilio Gadda". Con gli studenti di Ingegneria, Architettura e Disegno Industriale
Carlo Emilio Gadda era - si direbbe oggi - un milanese di Milano: amo' la sua citta' e le dedico' pagine, e pagine, raccontandone la terra, la gente, se' stesso. Perche', come la sua Milano, era nevrotico, borghese, eclettico, intellettuale, solo. Oggi la citta' di Milano ritrova se stessa in Gadda, nei suoi scritti e nei luoghi di cui egli narra: con un progetto iniziato due anni fa, intitolato non a caso "A Milano con Carlo Emilio Gadda" che nasce dall'entusiasmo della sua ideatrice e curatrice, Giuseppina Carutti, i milanesi, vecchi e nuovi, scoprono o riscoprono la grandezza di questo grande intellettuale che ha segnato la letteratura del 900: attraverso la lettura e l'interpretazione dei suoi scritti, attori, attrici e studiosi come Massimo Popolizio, Franca Nuti, Anna Nogara, Fabrizio Gifuni, Giovanni Agosti e Jacopo Stoppa fanno rivivere i testi gaddiani nei luoghi naturali dove la loro aria si respira: al Castello Sforzesco, al Cimitero Monumentale, al Museo della Scienza e della Tecnica, al Politecnico di Milano. Giovedi' 21 giugno gli studenti della piu' antica universita' milanese, dove Gadda si laureo' negli anni '20, si mettono alla prova con l'interpretazione del primo capitolo del Verso la Certosa, un capitolo intenso, fra i meno conosciuti dei testi gaddiani: Il viaggio delle acque; a cura di Federico Bucci e Andrea Silvestri. Ingresso libero con prenotazione obbligatoria.