Via Padova altrove. Una serata con percorso suggerito dalle artiste Anna Forlati e Bignia Wehrli, un reading e musica dal vivo tra lo storico Bar Tubino e il Liceo artistico Caravaggio. Ultimo appuntamento di Bureau for Art Nerds.
Per l’ultimo appuntamento di Bureau for Art Nerds, a cura di Valentina Sansone – un programma (due mostre e cinque eventi) nella sede di Milano dell’Istituto Svizzero di Roma e in spazi pubblici e autogestiti della città partito il 10 maggio scorso – Carrozzeria Margot presenta Via Padova altrove, una serata con interventi di arte contemporanea, un reading e musica dal vivo in Via Padova, tra lo storico Bar Tubino e il Liceo artistico Caravaggio.
Via Padova altrove presenta una nuova produzione delle artiste Anna Forlati (Padova, 1980) e Bignia Wehrli (Uster, Svizzera, 1979). Il percorso suggerito dalle artiste lungo Via Padova prosegue la loro collaborazione, iniziata a Parigi e a Venezia nel 2004 – quando realizzarono per la prima volta la serie di interventi in progress Mapping A Common Place. Il progetto nasce originariamente come una serie di interventi urbani, prodotti contemporaneamente dalle artiste e sempre in due luoghi differenti, a partire da semplici istruzioni pratiche. Per quasi dieci anni Forlati e Wehrli hanno realizzato almeno un’azione simultanea a settimana, solo quando si trovavano in due città diverse. Le azioni consistevano in operazioni ordinarie: percorrere a piedi un tragitto prestabilito, scriversi una cartolina o scattare una foto alla stessa ora e nello stesso giorno.
Ciascuna di queste piccole azioni ha contribuito a una ricerca sul territorio lungo un percorso immaginario, visionario, attraverso una pratica che si interroga sull’immobilità dei luoghi e mette in pratica una forma di interpretazione del paesaggio urbano.
Mapping A Common Place consiste in una serie di sculture, installazioni all’aperto e mappe di città dove le artiste hanno vissuto e lavorato: Parigi, Londra, Dresda, Zurigo, Venezia, Il Cairo…
Le mappe di Forlati e Wehrli sono disegnate a mano, secondo un sistema che permette a due punti, ciascuno in una località diversa, di coincidere sempre; a città differenti di sovrapporsi, mescolandosi in scenari urbani fantastici.
Dal 2006 al 2008 le artiste hanno realizzato una serie di 15 azioni tra Hangzhou, in Cina, e Venezia. Le azioni consistevano in scritte sui marciapiedi, registrazioni sonore e fotografie che mappavano connessioni geografiche impossibili. Nel 2011, invitate da Carrozzeria Margot come parte del progetto Osloo, nell’ambito del Padiglione della Danimarca alla 54ma Biennale di Venezia, hanno presentato We are all hanging on Cartesian vortex, una performance realizzata in simultanea a Shanghai e a Venezia. Eseguita per la prima volta con la collaborazione di 2 curatrici, la performance prevedeva la lettura di alcuni sms da Shanghai a Venezia e viceversa.
Per Via Padova altrove le artiste hanno lavorato per la prima volta insieme nella stessa città: dopo aver trascorso circa un mese a Milano, hanno collaborato all’elaborazione di 6 punti su Via Padova, all’interno di un unico percorso immaginario. Ciascuno di questi punti corrisponde a un luogo preciso in un’altra città, attraverso un sistema di sovrapposizione di mappe: le mappe di città diverse – Shanghai, Palermo, Zurigo, Venezia, Dresda, Berlino, Parigi – sono sovrapposte (in scala identica) sul rispettivo punto di fondazione.
Su una serie di luoghi specifici nell’area di Via Padova il punto corrispondente dell’altra città è evocato attraverso oggetti e installazioni, concepiti a partire da uno scambio tra le artiste e una persona (o una comunità) che abita, lavora o frequenta quello stesso punto: il calzolaio Luigi, il Bar Tubino, un parrucchiere cinese, la bocciofila Caccialanza, una panchina in piazza Durante, il Liceo artistico Caravaggio.
Tutti i punti in Via Padova e dintorni sono indicati su una mappa distribuita al Bar Tubino, dove sarà visibile il primo intervento del percorso suggerito dalle artiste (dalle 18 alle 20).
Dalle 20 alle 22, al Liceo artistico Caravaggio la serata sarà scandita da 3 eventi: una mostra di Anna Forlati e Bignia Wehrli; un reading con testi inediti su Via Padova ispirati a fatti di cronaca e di attualità di Marco Valsecchi, accompagnato da una perfomance musicale di InVino Veritas; la presentazione di un intervento site specific realizzato da Anna Forlati e Bignia Wehrli con la collaborazione degli studenti del Liceo artistico Caravaggio, che entrerà a far parte della collezione permanente della scuola e della Collezione di Carrozzeria Margot.
Il progetto grafico per la comunicazione dell’evento è stato realizzato con Alice Guarnieri, studentessa del Liceo artistico Caravaggio.
Inaugurata a luglio 2010, Carrozzeria Margot è nata come uno spazio polifunzionale, abitazione e luogo di lavoro. Oggi ha abbandonato lo spazio in cui è nata e prosegue senza sede ma in modalità pluricentrica come un luogo virtuale di riflessione e invenzione.
Carrozzeria Margot è una casa di produzione d’arte contemporanea. Opera come associazione di artisti e altri professionisti dell’arte contemporanea per la realizzazione delle opere che entreranno a far parte della Collezione di Carrozzeria Margot.
www.lacollezione.eu
Anna Forlati è nata a Padova nel 1980. Vive e lavora a Venezia. Ha studiato allo IUAV (Dipartimento di Arti Visive) a Venezia e lavora come illustratrice e artista.
Principali mostre collettive: 2011: 91mQ Art Project Space, Berlino; 5th Artist’s Book and Small Editions Festival, Barcellona. 2010: Southern Railway Station, Shanghai; Galleria Vastagamma, Pordenone. 2006:
Museumsquartier Vienna.
Bignia Wehrli è nata a Uster in Svizzera nel 1979. Vive e lavora a Berlino. Ha studiato pittura e scultura alla Hochschule für Bildende Künste a Dresda e all’Accademia di Belle di Arti di Hangzhou (Cina) con una borsa di studio DAAD.
Principali mostre collettive e performance: 2011: 91mQ Art Project Space, Berlino; Projektraum am Weissen Hirsch, Dresda (performance). 2010: Theater am Gleis (performance con Judith Karcheter e Judith Hampel), Winterthur (Svizzera); Southern Railway Station, Shanghai; Frisch Textilmuseum San Gallo. 2008: Museum of Modern Art, Shanghai. 2007: Longmarch Space, Pechino. 2006: Kunstlerhaus, Dortmund, Germania.
Marco Valsecchi (Lecco, 1981) è giornalista. Vive e lavora in Via Padova a Milano. Oltre a numerosi racconti e poesie per varie antologie, ha pubblicato il romanzo-biografia Il Passatore. Re della strada, re della foresta e la raccolta di reportage Cronache dal Villoresi. Con gli InVino Veritas ha realizzato il reading InVino Recital e lo spettacolo teatrale Ancora in piedi (ricordi di una guerra).
La band InVino Veritas è composta dal chitarrista Edoardo Favrin e dal tastierista Gianmarco Sgroi. Con l’ingresso di Stefano Giani (chitarra) e Giacomo Fusi (didjeridoo), nel 2002 il gruppo pubblica il primo disco, intitolato semplicemente InVino Veritas. La collaborazione col percussionista e autore Marco Valsecchi parte nel 2004 con i reading musicati. Nel 2010 InVino Veritas pubblica il suo secondo disco, demoDé, con la partecipazione straordinaria del violino di Fulvio Renzi. La presentazione del disco coincide con l’ingresso nella band di Gianluca Canetto (basso) e Umberto Gillio (batteria). Con questa formazione InVino Veritas ha partecipato al concerto di Capodanno di Piazza Duomo, a Milano, il 31 dicembre 2011.
In collaborazione con Liceo artistico Caravaggio www.liceocaravaggio.com/lacca
Maggiori informazioni:
www.lacollezione.eu
www.istitutosvizzero.it
Ufficio stampa:
Alessandra Santerini, 335.6853767, alessandrasanterini@gmail.com;
Chiara Costa, 349.1981349 chiara.a.costa@gmail.com
martedì 26 giugno 2012 dalle 18 alle 20:
Bar Tubino via Padova 30 - 20131 Milano
dalle 20 alle 22:
Liceo artistico Caravaggio via Prinetti 47 20127 Milano
Ingresso libero