Stefano Arienti
Vanessa Beecroft
Maurizio Cattelan
Enzo Cucchi
Gino De Dominicis
Jan Fabre
Giovanni De Lazzari
Brendan Lynch
Alessandro Mendini
Maria Morganti
Gianni Pettena
Michelangelo Pistoletto
Luigi Presicce
Ettore Spalletti
Giuseppe Stampone
Patrick Tuttofuoco
Valentina Vetturi
Sandro Visca
Giacinto Di Pietrantonio
Umberto Palestini
La fortezza plurale dell'arte. La mostra si articola in due sezioni: la prima e' dedicata a disegni, video, fotografie e performance, la seconda alle proiezioni. Mette a confronto le "visioni" differenti di artisti di varie generazioni come Stefano Arienti, Vanessa Beecroft, Maurizio Cattelan, Jan Fabre, Ettore Spalletti, Steve Mc Queen, Shirin Neshat. A cura di Giacinto Di Pietrantonio e Umberto Palestini.
A cura di Giacinto Di Pietrantonio e Umberto Palestini
Nell’ambito di “Castelbasso/Civitella. Cultura contemporanea nei Borghi”
l’AssociazioneCulturale Naca Arte presenta, dal 1 luglio 2012, la mostra
Visioni. La fortezza plurale dell’arte, a cura di Giacinto Di Pietrantonio e
Umberto Palestini e prodotta da Sistema Museo. Con questo progetto, la
Fortezza di Civitella del Tronto diventa una “Fortezza dell’arte”: la
particolarità
della
sua
posizione,
conformazione,
struttura
architettonica,urbanistica e paesaggistica, ha portato i curatori a comporre la
mostra di due sezioni, quali parti di un unico corpo. Una Fortezza anche
“plurale”, perché pensata per ospitare le diverse e molteplici forme di
espressione dell’arte di oggi, dalla pittura alla performance, fino ad opere che
sono uscite dai confini dell’arte, per diventare film. Si tratta di una delle più
imponenti opere di ingegneria militare d’Europa che, con i suoi 25.000 mq di
superficie e una estensione lineare di più di 500 metri, ha rappresentato un
baluardo posto dagli Angiò, prima, e dai Borboni, poi, al confine tra il Regno
delle Due Sicilie e lo Stato Pontificio, luogo mai espugnato fino all’Unità
d’Italia. La mostra si snoda tra i vari ambienti interni ed esterni della fortezza
medesima: nelle vaste piazze d’armi e i lunghissimi camminamenti di ronda
come nella cisterna dell’acqua, o nella neviera, oppure nelle carceri e nelle
camere degli ufficiali, nei cunicoli segreti, o nella chiesa.
Visioni è una
mostra che non intende mettere al centro della riflessione dell’arte una
qualche teoria estetica, o etica – affermano i curatori - ma molto più
semplicemente le visioni differenti di artisti di varie generazioni che esprimono
con mezzi vari una concezione personale dell’arte e quindi del mondo. Difatti,
pensiamo che gli artisti, grazie al loro sguardo, riescano a farsi interpreti della
propria epoca superandola come promessa di futuro di cui oggi si sente
necessariamente il ritorno. Questo ritorno al futuro si articola in due parti di
una stessa unità: da un lato l’esposizione, con pitture, sculture, istallazioni,
disegni, video, fotografie, performance, opere realizzate con le tecniche più
svariate che l’arte contemporanea ha assunto come materiali di riferimento,
dall’altro la proiezione di un serie di film. Nella prima sezione si vedranno
opere tipiche e atipiche di: Stefano Arienti (istallazione) – visione della
manipolazione del libro, Vanessa Beecroft (fotografia e pitture)– visione del
corpo antico-contemporaneo dell’arte, Maurizio Cattelan (istallazione) –
visione della critica attiva contro il sistema scolastico, Enzo Cucchi (pittura-
scultura) – visione visionaria della spiritualità originaria, Gino De Dominicis
(opera sonora) – visione ironico-infernale del riso cosmico, Jan Fabre (video)
– visione metamorfica della mente e della natura,Giovanni De Lazzari
(scultura-istallazione) – visione della memoria prossima, Brendan Lynch
(scultura-istallazione) – visione contemporanea della follia barocca,
Alessandro Mendini (pittura) – visione della decorazione mondo, Maria
Morganti (pittura) – visione del colore esistenziale, Gianni Pettena
(istallazione) – visione ironica delle istituzioni, Michelangelo Pistoletto
(video) – visione geopolitica delle identità nazionali, Luigi Presicce
(performance e pittura)– visione, Ettore Spalletti (istallazione-pittura) –
visione del colore figurativo, Giuseppe Stampone (istallazione) – visione del
globalismo educativo, Patrick Tuttofuoco (istallazione) – visione prima dello
sguardo, Valentina Vetturi (opera sonora) – visione della memoria del luogo,
Sandro Visca (arazzi) – visione delle antropologie originarie. L’altra sezione
vede la trasformazione della chiesa della Fortezza in un vero e proprio
cinema, in cui verranno proiettati, per la durata della mostra, film
“cinematografici” di artisti. Non si tratta, infatti, di film d’arte pensati per il
circuito del sistema dell’arte, ma di film in cui artisti visivi hanno avuto il ruolo
di registi e sceneggiatori, usciti nelle sale e presentati anche nell’ambito di
festival del cinema come Venezia, Cannes, Locarno, risultando in alcuni casi
premiati. Vedremo proiettati film di Gianluca e Massimiliano De Serio,
Steve Mc Queen, Shirin Neshat, Mimmo Paladino, Julian Schnabel,
SamTaylor-Wood, Rirkrit Tiravanija.
Catalogo Silvana Editoriale
Promossa da Associazione Culturale Naca Arte
Con il Patrocinio di: Regione Abruzzo, Provincia di Teramo, Comune di
Castellalto,Comune di Civitella del Tronto, Consorzio dei Comuni del BIM, Camera di
Commercio di Teramo, Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo
Produzione: Sistema Museo
Informazioni e prenotazioni: 199.151.123 – callcenter@sistemamuseo.it
Inaugurazione su invito 30 giugno, ore 19
Fortezza di Civitella del Tronto
Civitella del Tronto(TE)
Orari: giugno, luglio e agosto 10.00 - 20.00; settembre 9.00 - 19.00; ottobre 10.00 - 18.00