Immagini di Renato Modesti. La mostra e' nata dalla necessita' di documentare la situazione di disagio degli artigiani nel Madagascar: lavorano rannicchiati al suolo su piccole stuoie, in terra, intagliando, levigando, colorando, o pulendo per interi giorni lo stesso pezzo; c’e’ sempre fumo, polvere e fuliggine.
Immagini di Renato Modesti
In Madagascar, soprattutto nel centro dell’isola, nella zona degli altipiani, vi e’ una forte e storica presenza di artigiani che lavorano abilmente legno pregiato.
Sfortunatamente, le grandi foreste che coprivano l’intera isola, sono oggi relegate in zone remote dell’umido nord-est del paese. La pressione antropica, l’applicazione del taglia e brucia per la conquista di nuove terre da coltivare, che diventano aride e sterili dopo pochi anni, hanno rotto gli equilibri ecologici, che mal si prestano alle crescenti richieste ed esigenze economiche. Le popolazioni locali, utilizzano il legno per costruire le proprie abitazioni, intagliate e decorate con disegni originali e complessi, spesso realizzate con pezzi che si assemblano completamente ad incastro.
L’abilita’ di questi artigiani ha ovviamente attratto anche i turisti occidentali, che, in un certo modo, hanno indirizzato il lavoro degli artigiani a nuove forme e disegni: figure della religione cristiana, miti dello sport, scatole porta oggetti…
Il passaggio all’ “industria†del legno, rappresentano un nuovo ed importante introito economico per le popolazioni locali, che vivono prevalentemente di agricoltura di sussistenza, ma anche una pressione eccessiva nei confronti delle poche e residue foreste di legno pregiato (ebano e palissandro in prevalenza) a lentissima crescita; oltretutto all’epoca del reportage (autunno 2002) il paese veniva da un periodo di grossa crisi politica ed economica, che l’ha tolto dalle rotte dei turisti occidentali: enormi quantita’ di oggetti restano quindi invenduti ed accatastati nelle case delle famiglie di artigiani, che ovviamente, non sanno che farsene.
Nata dalla necessità di documentare la situazione di disagio degli artigiani locali: lavorano rannicchiati al suolo su piccole stuoie, in terra, intagliando, levigando, colorando, o pulendo per interi giorni lo stesso pezzo; c’e’ sempre fumo, polvere e fuliggine, un fuoco, che serve a scaldare, arroventare strumenti o cuocere riso e fagioli, anche contemporaneamente.
Artemisia
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